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L’Europa che lotta contro le politiche della Troika. La diretta


Le piazze italiane sono oggi attraversate per lo sciopero generale europeo convocato dalla Confederazione europea dei
sindacati (Ces), ma allargato ad altre aree politico-sindacali e settori sociali. I Cobas hanno a loro volta proclamato uno sciopero generale, mentre l’Usb, insieme al Comitato No Debito, ha indetto una giornata di mobilitazione nazionale, dando appuntamento alle 12 davanti alla Camera.

16.31 Roma – In un comunicato l‘Unione Sindacale di Base esprime solidarietà agli studenti che hanno manifestato oggi a Roma e condanna ”le violentissime cariche da parte delle forze dell’ordine, attuate nei confronti di giovanissimi manifestanti, fra cui molti studenti delle scuole medie”. ”L’impiego di blindati contro gli studenti, che vengono anche inseguiti singolarmente e trascinati sull’asfalto in una ‘caccia all’uomo’ a cui si stanno giustamente opponendo numerosi cittadini romani; l’uso massiccio di lacrimogeni, che sta provocando malori e crisi di panico, costituiscono – afferma l’Unione sindacale di base – un comportamento assurdo e inadeguato che l’Usb censura senza riserve”.

16.00 Roma – Dopo averli identificati, la Polizia ha rilasciato tutti i ragazzi e le ragazze fermati per un’ora e mezza su Lungotevere all’altezza di Porta Portese. Gli studenti si allontanano controllati a vista dai celerini, diretti all’Università La Sapienza dove alle 18, nella Facoltà di Lettere, è prevista un’assemblea sul pesante bilancio della repressione e per valutare l’opportunità di nuove mobilitazioni nei prossimi giorni

15.30 Roma – A pochi metri dal centinaio di studenti fermati, tenuti a distanza dai celerini, rimangono un centinaio di altri studenti, attivisti sociali e giornalisti. Arrivano notizie di gruppetti di giovani fermati e identificati a Trastevere e nei dintorni di Porta Portese. Uno studente mostra il segno, sulla fronte, di un lacrimogeno sparato ad altezza d’uomo dalla Polizia a Via Arenula.

14.50 Roma. Un centinaio di studenti e studentesse, per la maggior parte minorenni, sono stati circondati da più lati e isolati sul lungotevere, all’altezza di Porta Portese, divisi in due gruppi e completamente circondati dai poliziotti in assetto antisommossa. Atteggiamento intimidatorio anche verso i cronisti che si cercano di capire cosa sta succedendo e chiedono informazioni. Gli abitanti dei palazzi hanno protestato contro la brutalità degli agenti, che sembrano utilizzare manganelli non regolamentari e hanno a lungo scorazzato con i blindati tra i ragazzi.

Ore 14.30 Roma. Interminabile carica della polizia e dei carabinieri sul Lungotevere e poi su Ponte Garibaldi. Il corteo, prosegue dal lato di Trastevere in direzione Porta Portese e ministero dell’istruzione. Aria irrespirabile per le centinaia di lacrimogeni lanciati dai cosiddetti “tutori dell’ordine” al servizio, in questo momento, della Troika. Confermati tre fermi tra i manifestanti e un ferito raccolto da un’ambulanza. L’atteggiamento della polizia, che punta con le camionette contro qualsiasi gruppo di ragazzi, è decisamente “terroristico” e “genovese”.

Ore 14,15 Milano. Una serie di grossi petardi sono stati fatti esplodere vicino alla sede di Assolombarda, in centro a Milano, da un gruppo di manifestanti. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, non ci sono stati danni a strutture ma solo qualche telefonata di cittadini preoccupati per i boati.

Ore 14.15 Roma. La polizia sta caricando gli studenti sul Lungotevere. Cariche pesantissime, anche con le camionette direttamente contro i ragazzi! Alcuni fermi già effettuati a colpi di manganello. Un “ragazzino” che era stato bloccato dai poliziotti è stato letteralmente liberato da studenti e passanti che lo hanno strappato via dalle mani degli agenti. Il punto è molto stretto e senza vie di fuga sufficienti per una massa così grande di persone.

Ore 14.00 Roma. La polizia ha bloccato il lungotevere all’altezza di Ponte Sisto, dal lato sinistro del fiume oggi in piena. Momenti di tensione provocati dalle “forze dell’ordine” che si sono ora bardate di tutto punto per effettuare le cariche.

Ore 14.00 Mestre. Nel giorno dello sciopero indetto dalla Cgil, a Mestre in pieno centro, una trentina di giovani dei Centri sociali veneziani Rivolta e Morion hanno compiuto stamattina un blitz occupando la nuova sede del Banco dei Pegni della Cassa di Risparmio di Venezia. Una manifestazione indetta perché ”le banche sono le colpevoli di questa crisi”, hanno gridato i giovani che hanno issato striscioni e cartelli, srivendo slogan sui vetri.

13.45. Madrid. La polizia ha sparato proiettili di gomma e usato manganelli per disperdere centinaia di manifestanti a piazza Cibeles, nel centro di Madrid. Fino ad ora sono stati 70 gli arresti registrati in tutta la Spagna nelle proteste organizzate in occasione dello sciopero europeo contro l’austerity.

13.45 Napoli.
Gli studenti che avevano occupato i binari della Stazione centrale di Napoli, provocando il blocco della circolazione dei treni, hanno posto termine alla loro protesta. Dopo aver liberato i binari, si sono allontanati, sempre in corteo, dalla Stazione.

Ore 13.40 Pisa. E’ finita dopo circa un’ora l’occupazione della Torre, dove hanno calato uno striscione contro la crisi. Il corteo poi si è rimesso in marcia diretto nuovamente verso il centro cittadino. La manifestazione ora sta proseguendo senza un itinerario preventivamente concordato, ma di volta in volta i partecipanti decidono gli ‘obiettivi’ da raggiungere scortati dalle forze dell’ordine. Il corteo si sta svolgendo comunque senza incidenti.

13.40 Padova. Due poliziotti sono rimasti leggermente feriti oggi nel corso degli scontri a Padova. Il primo agente ha una gamba ferita da un petardo che ha oltrepassato la tuta di servizio, l’altro ha avuto un mancamento in seguito allo scoppio di un’analogo ordigno rudimentale.

13.40 Genova.
I lavoratori del Collettivo autonomo portuali hanno bloccato il varco dell’ingresso traghetti del porto di Genova. Davanti all’ingresso per le auto è stato affisso uno striscione con scritto “Sciopero generale non un passo indietro”. Il blocco, che non ha condizionato l’attività dei traghetti, è avvenuto a margine dello sciopero generale. Sul posto alcune decine di persone che hanno transennato l’area. Intanto gli studenti in corteo sulla sopraelevata stanno bloccando una delle principali arterie cittadine. I giovani raggiungeranno il terminal traghetti per solidarizzare con i lavoratori portuali.

Varese. Circa 2.500 persone, per la maggior parte studenti, hanno partecipato stamani alla manifestazione nella giornata di mobilitazione europea. Il corteo, partito da piazza San Vittore, ha attraversato le strade del centro della città. Non si sono verificati disordini. Un corteo si è svolta anche a Saronno, dove i giovani hanno attraversato le strade della cittadina con striscioni contro i tagli alla scuola.

13.30 Roma. Il corteo degli studenti è sul Lungotevere e si sta dirigendo presumibilmente verso il ministero dell’Istruzione in viale Trastevere.

13.20 Genova. Bloccata la sopraelevata dagli studenti scesi in piazza a manifestare contro i tagli alla scuola e la precarietà. Il corteo di studenti, lavoratori precari e militanti dei centri sociali ha raggiunto la fiera, dove è in corso ABCD, il Salone italiano dell’educazione, poi ha imboccato la Soprelevata, diretto in lungomare Canepa, a Sampierdarena. Una delegazione di sindacalisti e insegnati aderenti ai Cobas entrata nel quartiere fieristico, dove si inaugurava il Salone per distribuire volantini.

Pisa. Il corteo contro la crisi in corso a Pisa ha raggiunto piazza dei Miracoli e qui un gruppo di manifestanti ha forzato il blocco della vigilanza riuscendo a salire sulla Torre pendente da dove ha calato uno striscione con la scritta: ”Rise up. Non paghiamo la vostra crisi”. I manifestanti sono nei giardini della piazza mentre gli autori del blitz sono ancora all’interno del monumento insieme a numerosi turisti. Al corteo hanno preso parte circa mille persone (secondo le agenzie di stampa). Un presidio davanti al Comune e al Rettorato, dove hanno scandito slogan contro i vertici dell’università di Pisa, che recentemente si sono aumentati le indennità.

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Brescia. Alle 7 del mattino tre giovani attivisti della sinistra antagonista ha organizzato un presidio bruciando alcuni copertoni in via Triumplina, zona nord della città. I tre sono stati fermati da una pattuglia dei vigili urbani in transito con l’accusa delirante di incendio, blocco stradale, e manifestazione abusiva. Poco dopo le 10 durante il corteo parallelo degli studenti, un folto gruppo ha deviato dal percorso previsto per manifestare davanti alla polizia locale.
In seguito circa duecento persone si sono recate in stazione dove i manifestanti e la polizia sono venuti a contatto. Gli studenti hanno forzato il cordone di sicurezza. Si sono registrate cariche e manganellate con alcuni contusi. Il gruppo è riuscito comunque a occupare i binari per un quarto d’ora. Il corteo è ripreso in tranquillità fino a piazza Loggia. Circa 500 persone  hanno continuato fino a via Capriolo. L’hotel Sirio, sfitto da anni, è stato occupato per protesta contro la crisi e la politica degli sfratti.

Ore 13,10 Treviso. Contestazione con lancio di uova contro la sede centrale di Unicredit. La manifestazione della Cgil a Treviso ha visto l’adesione di un numero di persone che il sindacato quantifica in circa 3 mila unità, fra lavoratori attivi, pensionati e reti studentesche. Nel corso degli interventi conclusivi, un gruppo di  Disobbedienti si è staccato per esporre cartelli di protesta contro la politica fiscale del governo ed il sistema delle banche, lanciando quindi alcune uova contro la vetrata della sede centrale di Unicredit.

Ore 13. Milano. Colpite la sede dell’Abi (assciazione banche italiana) di via Olona e la filiale Deutsche Bank di piazzale Cantore. La prima è stata tempestata dal lancio di uova e vernice, mentre la seconda ha visto l’ingresso cosparso di letame.Anche altre filiali sono state oggetto di contestazione, in alcuni casi con danneggiamento di vetrine e bancomat. Con l’esplosione di alcuni petardi e il lancio di un paio di fumogeni, un gruppo di manifestanti si è unito ai lavoratori del San Raffaele che manifestano davanti al Palazzo della Regione.

Ore 13. Milano.Tafferugli a Milano al termine del corteo. Un gruppo di manifestanti ha cercato di occupare i binari della stazione di porta Genova e si è scontrato con la polizia che cercava di bloccarli.Fuggi fuggi generale anche dei viaggiatori presenti dopo l’avvio del fitto lancio di fumogeni che hanno immediatamente reso difficoltoso respirare all’interno dell’androne.

Ore 13. Napoli. Circa 300 studenti a Napoli hanno occupato la stazione centrale, entrando nell’atrio e percorrendo a piedi avanti e indietro pensiline e binari. Esplosi anche petardi e accesi fumogeni rossi. “Occupiamo la città” è il loro slogan insieme a “Non toccateci il futuro”.

Ore 13.00 Roma. Il corteo degli studenti, dopo aver raggiunto piazza Venezia, non potendo andare oltre vero Montecitorio, si sta dirigendo verso via delle Botteghe Oscure e via del teatro Marcello. Nel secondo caso verrebbe fatto defluire verso Lungotevere.

Ore 12.50 Torino. Gruppi di manifestanti hanno fatto irruzione a Palazzo Cisterna, sede della Provincia di Torino, dove hanno issato la bandiera No Tav al posto di quella europea. Hanno divelto un cancello e hanno portato via sedie e mobili, accatastandoli in strada. Alcuni ragazzi sono stati fermati dalla polizia.

12.50, Roma. Il corteo degli studenti è arrivato a piazza Venezia. Polizia e carabinieri bloccano l’accesso a via del Corso, impedendo alla gente di avvicinarsi maggiormente a piazza Montecitorio. Ricordiamo che la manifestazione è autorizzata.

12.40. Torino. Un poliziotto sarebbe rimasto ferito davanti alla sede della Provincia di corso Inghilterra, a Torino. Dopo una carica, sarebbe rimasto accerchiato da una ventina di giovani. Il poliziotto è stato portato all’ospedale Mauriziano per la frattura di un braccio.

12.30 Roma. La polizia sta bloccando gli accessi a piazza Montecitorio. Anche ai dirigenti sindacali Usb e Cobas che avevano indetto il presidio! In pratica, vorrebbero selezionare loro chi può stare nella piazza e chi no. Respinti anche alcuni sindacalisti Cgil che volevano entrare nella piazza. E’ la prima volta che l’accesso a una manifestazione autorizzata viene impedito a chi vuole liberamente partecipare.

12.30 Pomigliano. Il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, è stato duramente contestato da alcuni giovani ricercatori che gli rimproverano di non aver difeso il lavoro ed i diritti dei lavoratori nelle riforme varate dal governo Monti, nei pressi del palco allestito in piazza primavera a Pomigliano d’Arco (Napoli), dove si sta svolgendo la manifestazione organizzata dalla Fiom. «Noi siamo disperati – ha spiegato Leandro Sgueglia, 28enne ricercatore universitario alla Federico II di Napoli – io non ricevo retribuzione da 7 mesi, e la politica non fa nulla per tutelare i lavoratori, e questo centrosinistra, che doveva difenderci, ha fatto passare una riforma vergognosa». Fassina, che è stato poi accompagnato sul palco da alcuni militanti della Fiom, per evitare che la discussione degenerasse, ha risposto che «l’articolo 18 difende lo stesso i discriminati, e lo dimostrano le ultime sentenze; forse prima era meglio, ma se non avessimo approvato le riforme l’Italia sarebbe andata a fondo». Ne consegue che i giovani ricercatori non sono “davvero italiani”?

12,20. Le Mans, Francia. I vigili del fuoco in sciopero bloccano la circolazione.

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12.20, Torino. La protesta degli studenti è proseguita davanti all’Ufficio Scolastico regionale, dove alcuni manifestanti hanno lanciato uova, petardi e fumogeni contro porte e finestre chiuse. Il corteo sta per raggiungere piazza Castello dove è in corso la manifestazione della Cgil. La polizia avrebbe fermato due ragazzi.

12,20. Padova. Cariche della polizia per impedire l’ingresso alla stazione ferroviaria da parte di alcune decone di manifestanti. Si preparano numerose denunce, secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa.

Ore 12,10, Roma. I due cortei studenteschi si stanno in questo momento riunificando all’incrocio tra via dei Fori Imperiali e via Cavour. Più di 30.000 persone, al momento, stanno partecipando. “Questo corteo non è nè l’inizio nè la fine – spiega una ragazza con l’altoparlante – nei prossimi giorni occuperemo molte scuole per riappropriarci degli spazi e dire no allo smantellamento della scuola pubblica, a cui assistiamo da anni e al tentativo di privatizzazione dell’istruzione portati avanti dalla proposta di legge 953. Siamo tanti e legati anche agli studenti spagnoli e greci, e abbiamo voluto il nostro corteo perchè la Cgil non ci rappresenta”.

Ore 12, Palermo. A suon di “occupiamo la citta’” studenti medi e lavoratori della Gesip hanno occupato i binari 4 e 5 della stazione centrale di Palermo.

Ore 12. Scontri a Madrid. Scontri tra polizia e manifestanti a Madrid. Le forze di polizia hanno cercato di disperdere migliaia di manifestanti che bloccavano un viale del centro della capitale nel corso dello sciopero generale contro l’austerity.

11.50. Bologna. Lancio di uova, poi l’invasione della sede Cisl. Un blitz del collettivo degli studenti che sta sfilando in corteo nel capoluogo emiliano. La sede di via Milazzo è stata occupata simbolicamente per un paio di minuti, ma c’è stata tensione tra attivisti e persone all’interno degli uffici. Sono volati spintoni. Poi il corteo è ripartito. In precedenza, con uova e vernice rossa, era stata colpita una sede del Ministero del Lavoro, in viale Masini, gesto accompagnato da slogan contro Elsa Fornero.

11.30. Brescia. Tre studenti sono stati arrestati dalla polizia locale questa mattina dopo che avevano incendiato alcuni copertoni in via Triumplina, a Brescia. Incendio doloso e travisamento le accuse. In segno di solidarietà, il corteo della manifestazione studentesca ha deviato il proprio percorso per dirigersi verso il comando di polizia locale. Successivamente gli studenti hanno raggiunto la stazione ferroviaria di Brescia, dove per circa mezz’ora hanno occupato alcuni binari. La polizia ha effettuato alcune cariche nel tentativo  di allontanarli dai binari. Il corteo studentesco si è poi diretto verso il centro cittadino.

11,30. Milano. Il corteo degli studenti si è scontrato in 2 occasioni con un cordone di agenti in tenuta anti sommossa in corso Magenta, a due passi dalla rappresentanza del Parlamento europeo a Milano. I ragazzi, schierati in formazione a testuggine con scudi e caschi, hanno tentato due volte di sfondare il cordone di agenti che ha reagito caricandoli. Durante i due momenti di confronto dal corteo sono volati sassi, sampietrini, fumogeni e grossi petardi. Dopo il secondo tentativo di superare l’ostacolo che li frappone all’obiettivo, i ragazzi (principalmente dei collettivi universitari) sono indietreggiati, proseguendo il lancio di oggetti e petardi in direzione degli agenti.

11,30 Bari. Un grande corteo di studenti medi (un migliaio secondo la Questura, circa 4.000 secondo gli organizzatori) sta percorrendo le vie del centro di Bari manifestando contro i tagli alla scuola e scandendo slogan contro il governo. Oltre ad una versione di “Bella Ciao” hard rock, tra gli slogan gridati anche quello in cui si sottolinea che “chi non ha il coraggio di protestare non ha il diritto di lamentarsi”. Tra gli studenti ci sono anche diversi insegnanti ma gli striscioni e le bandiere sono tutti studenteschi.

11.30 Milano. Lancio di petardi contro Palazzo Gonzaga, sede distaccata dell’Università Cattolica di Milano, da parte di alcuni studenti che partecipano al corteo. “50 per cento scuole pubbliche inagibili, mentre le private non pagano l’Imu”.

11,30 Genova. Migliaia gli studenti, lavoratori precari e militanti dei centri sociali scesi in piazza in occasione dello sciopero europeo contro l’austerità e per il lavoro e la solidarietà. Dietro ad un lungo striscione con scritto “Senza diritti e senza futuro, ci riprendiamo tutto”, il corteo è partito intorno alle 10 da piazza Caricamento. Dopo aver attraversato piazza De Ferrari, dove la Cgil, che aveva organizzato altre due manifestazioni in città, ha allestito il palco per i comizi finali, si sta ora dirigendo verso la fiera di Genova dove è in programma la cerimonia inaugurale di ABCD, il salone italiano dell’educazione. Alla cerimonia avrebbe dovuto prendere parte anche il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, ma la sua visita nel capoluogo ligure è stata annullata all’ultimo minuto. Al passaggio del corteo in piazza De Ferrari alcuni manifestanti hanno contestato e fischiato la Cgil per aver indetto solo quattro ore di sciopero e hanno invitato i lavoratori che ascoltavano il comizio finale a unirsi alla manifestazione, che si è svolta finora senza incidenti.

11,20. Napoli. Nessuna tensione tra le forze dell’ordine e i partecipanti alle tre manifestazioni programmate in città. Petardi e fumogeni, insieme a cori e striscioni. Due diversi cortei, quello organizzato dagli studenti, partito da piazza Dante, protesta indirizzata soprattutto alla riforma della scuola voluta dal ministro Francesco Profumo; quello messo in piedi dai sindacati di base con gli studenti dei collettivi universitari, cui partecipano anche i disoccupati organizzati, partito da piazza Mancini.
In questo momento i due cortei si stanno incrociando. Un gruppo di studenti, poi, ha effettuato un blitz alla manifestazione organizzata dalla Cgil in piazza del Gesù, salendo sul palco allestito per srotolare uno striscione che recita “Basta farse, lotta di classe”
.

11.20 Pomigliano.
Sulle note di ‘Bella ciao’ intonate da una parte dei 19 operai della Fiom che attendono l’assunzione nella newco Fabbrica Italia Pomigliano, sono arrivati in piazza Primavera le prime centinaia di manifestanti che partecipano al corteo organizzato dal sindacato metalmeccanici Cgil. Maurizio Landini, in testa al corteo che, secondo le prime stime delle forze dell’ordine conta la presenza di oltre 5mila persone, è stato anche avvicinato da un gruppo di donne del comitato mogli cassaintegrati della Fiat, che gli hanno consegnato la lettera d’invito all’assemblea dei lavoratori da loro organizzata per il 24 novembre prossimo. Al corteo sta prendendo parte anche l’ex segretario nazionale della Fiom, Gianni Rinaldini. Sul palco allestito in piazza, si alterneranno interventi di lavoratori di Fiat e di alcuni altri stabilimenti campani, mentre l’intervento conclusivo è affidato a Landini.

11,20. Cagliari. Manifestazione della Cgil davanti alla sede di rappresentanza del Governo. Nel presidio in piazza del Carmine ci sono un centinaio di persone cui stanno per unirsi gli studenti medi che hanno organizzato un corteo per le vie del centro cittadino.

11.20 Pisa. Macerie davanti all’ingresso del palazzo della Provincia lasciate da un gruppo di studenti medi superiori per denunciare ”lo stato disastroso delle nostre aule e delle nostre scuole”. Un gruppo di ragazzi si è staccato dal corteo che sta percorrendo le vie del centro per raggiungere la Provincia e mettere in atto il blitz di protesta. I giovani hanno acceso fumogeni e scaricato le macerie oltre ad affiggere uno striscione. L’azione è durata pochi minuti, seguita a distanza dalle forze dell’ordine, e si è conclusa senza disordini.

Ore 11,20 Milano. Il lungo corteo di migliaia di studenti si è diviso in due tronconi all’altezza di piazza Cordusio. Quella che era la testa della manifestazione si dirige verso piazza Vetra, mentre l’altro gruppo è intenzionato a raggiungere la rappresentanza del Parlamento europeo in corso Magenta.

Ore 11,20. Roma. Il corteo degli studenti, al quale si sono aggiunti anche alcuni docenti del coordinamento scuole di Roma, ha raggiunto piazza Esedra, dove ad attenderli c’è il concentramento dei Cobas e degli altri sindacati di base. Accolti da un lungo applauso saranno gli studenti medi, a cui si aggiungeranno anche gli universitari, ad aprire il corteo unitario che dovrebbe raggiungere piazza Venezia. Sloga: “Roma Atene, l’Europa ci appartiene” e “Parigi Lisbona, la piazza non perdona”. La prima fila porta come di consueto i “libri-scudo”.

Ore 11.10. Torino. Una parte degli studenti ha fatto irruzione nel cantiere del grattacielo di Intesa San Paolo in costruzione di fronte al palazzo di giustizia. I manifestanti hanno danneggiato alcuni vetri nel cantiere e divelto dei bagni chimici e hanno anche rotto un tubo dell’acqua. Poi hanno esposto uno striscione prima di disperdersi. La polizia in tenuta antisommossa ha lanciato alcuni lacrimogeni. Ora gli studenti si stanno dirigendo verso Corso Vittorio Emanuele per riprendere il corteo.

Ore 11. Firenze. Alcuni partecipanti ad uno dei cortei in corso a Firenze per lo sciopero europeo, hanno lanciato uova e imbrattato con vernici colorate l’esterno della sede fiorentina della Banca d’Italia, in via dell’Oriuolo.

Ore 11. Milano. In via Broletto i partecipanti al corteo attaccato diversi punti “sensibili” in piazza. Danneggiate le vetrine della sede Enel. Sulle 3 grandi vetrate danneggiate si notano i segni dei colpi di mazza o di altri oggetti contundenti e a terra le schegge di vetro e della terra rovesciata dalle fioriere sbattute al suolo. Scritte con vernice nera e rossa sono state fatte anche sulle vetrate di una sede Unicredit, e di fronte al punto Enel su quelle di Cariparma come, piu’ avanti, verso Cordusio, (la piazza principale, per gli Istituti bancari, a Milano) anche sulle vetrine di Deutsche Bank. Un elicottero sorvola continuamente la zona. Via Broletto è chiusa al traffico e la circolazione un po’ in tutto il centro è in tilt. Tra le scritte e i volantini lasciati dai manifestanti sulle vetrate, spiccano ‘Tenetevi l’Austerity’, insulti vari e inviti a ‘non pagare’ e contro il capitalismo.

Ore 11.10 Roma. Il corteo partito da Ostiense si è notevolmente ingrandito. All’altezza del Circo Massimo risulta composto da almeno 15.000 giovani e studenti. Aperti nuovi striscioni: “contro la scuola della crisi costruiamo la scuola della lotta” e “people of Europe rise up!”. Cori: ”se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città”, “Nati per resistere”.

Ore 11. Ancona. Lancio di uova e palloncini riempiti di vernice contro la sede della Banca d’Italia e altri istituti di credito in centro. Al momento sono un migliaio i partecipanti tra studenti e lavoratori. Uova anche contro le forze dell’ordine e lancio di petardi. La manifestazione sta proseguendo ora in piazza Roma, dove è stato allestito un palco dalla Cgil.

Ore 11. Bologna. Circa 10.000 persone partecipano al corteo “unitario” partito da piazza dei Martiri. il mondo della scuola è partito invece da via de’ Castagnoli. I collettivi studenteschi e universitari da piazza XX settembre, mentre la rete degli studenti e le scuole superiori da porta Lame. I cortei confluiscono su piazza Malpighi (sindacati confederali e studenti “moderati”), Prefettura e piazza Santo Stefano (docenti e studenti più incazzati).

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Ore 10.50. Roma. Provocazione studiata dei fascisti. Militanti di Blocco studentesco  volevano forzare un cordone di sicurezza a via Ripetta per arrivare a Palazzo Chigi. Dopo un lancio di sassi contro le forze dell’ordine c’è stata una carica di alleggerimento. Sia mai detto che li manganellano… Quei furbastri di Repubblica online titolano subito “scontri a Roma”.

Ore 10,40. Torino. Un gruppo di studenti ha fatto irruzione nella sede del ministero dell’economia e delle finanze. Nel blitz sono stati lanciati fumogeni ed è stato dato fuoco a della carta portata fuori dall’edificio di corso Bolzano. Uova e fumogeni contro la sede dell’agenzia delle entrate di Torino. Dopo il blitz alla sede del ministero dell’economia e delle finanze, gli studenti si sono spostati nei vicini uffici dell’Agenzia delle Entrate, sempre in corso Bolzano. Sulla facciata è comparsa la scritta, realizzata con spray rosso, «usurai strozzini».

Ore 10.35. Milano. Un lungo corteo contro è partito alle 10 da largo Cairoli, in centro a Milano. La manifestazione, organizzata dai collettivi studenteschi e universitari, intende sfilare per le vie del centro della città per chiedere, tra le altre cose, maggiori risorse per la scuola pubblica. Tra gli striscioni che costellano il lungo serpentone di giovani, uno recita: ‘Stay choosy’, rilettura del motto ‘Stay hungry’ (restate affamati) del fondatore di Apple Steve Jobs e di quel ‘choosy’ (schizzinoso) con cui il ministro Fornero definì qualche giorno fa i giovani italiani.

Ore 10,30. Roma. Un corteo do oltre 5.000 studenti è partito dalla Piramide è si è avviato lungo viale Aventino. Cantano “Tutti insieme famo paura”. Il corteo dovrebbe ricongiungersi con l’altro partito da Viale Castro Pretorio all’altezza di via Cavour, ai Fori Imperiali. «La scuola è di tutti, l’istituzione non è una merce», uno degli striscioni che di legge in piazzale Ostiense. Gli studenti stanno nel frattempo cantando slogan, accendendo fumogeni e facendo esplodere alcuni petardi.

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Ore 10,30. Pomigliano. Sono il ministro per il Lavoro, Elsa Fornero e l’ad di Fiat, Sergio Marchionne, i bersagli preferiti dei cori dei manifestanti, oltre il migliaio, secondo gli organizzatori, che stanno sfilando per le strade di Pomigliano d’Arco (Napoli) nel corteo promosso dalla Fiom. Quasi tutti i negozi hanno le saracinesche abbassate. Al corteo stanno partecipando, tra gli altri,  Nichi Vendola, Antonio Di Pietro e il segretario della Fiom, Maurizio Landini.

Ore 10. Portogallo. Ampia adesione allo sciopero generale contro le misure di austerity e i tagli alla spesa sociale, anche in Portogallo dove la mobilitazione, iniziata ieri sera alle 22, sta paralizzando i trasporti. Alla mezzanotte, informano fonti sindacali, la metropolitana di Lisbona si è fermata, così come gli autobus pubblici, che non garantiscono i servizi minimi mentre stamattina l’aeroporto di Lisbona ha annunciato la cancellazione di circa 200 voli. La protesta registra un’ampia partecipazione sia nel settore pubblico sia privato. Sempre a Lisbona, quasi il 100% dei servizi di pulizia ha aderito allo sciopero ed il 90% dei lavoratori della sanità e del settore ospedaliero. I leader sindacali e della sinistra, che hanno convocato la mobilitazione, hanno organizzato già dall’alba picchetti in fabbriche, mercati generali e caserme dei vigili del fuoco. La Banca del Portogallo, intanto, ha annunciato oggi le previsioni per il 2013 che indicano una recessione stimata dell’1,6%.

Ore 10. Roma. Il corteo romano degli studenti medi e dei docenti concentrato a Viale Castro Pretorio sta imboccando via San Martino della Battaglia per raggiungere Piazza Esedra, dove si unirà al corteo dei sindacati di base. In apertura lo striscione sorretto dagli studenti medi che recita ‘Blocchiamo l’Europa, liberiamo i saperi’, con a fianco un altro lenzuolo con scritto ‘Studio per non essere choosy’. Altro striscione recita “Siamo l’Europa ribelle, non vi dobbiamo niente”; e poi “sciopero generale” in quattro lingue. Anche oggi gli studenti stanno sfilando a fianco di docenti precari e personale della scuola. Il corteo unitario dovrebbe raggiungere Piazza Venezia.

Ore 10. Genova. Due cortei di lavoratori stanno attraversando la città, uno partito da Brignole, l’altro dal Terminal Traghetti, entrambi diretti in piazza De Ferrari, dove si terrà il comizio finale. Manifestano anche gli studenti, con un corteo da Caricamento alla Fiera.

Ore 10. Pomigliano. Un migliaio di persone, secondo gli organizzatori, si sono radunati a Pomigliano d’Arco (Napoli) per partecipare alla manifestazione organizzata dalla Fiom nella cittadina dove si produce la nuova Panda. Tra loro, politici, lavoratori, studenti, disoccupati, anziani, ed i 19 cassintegrati della Fiom che dovranno essere assunti nella newco entro il 28 novembre. Stamattina, intanto, alcune centinaia di lavoratori dello stabilimento fiat, hanno anticipato l’ingresso in fabbrica di quasi due ore per evitare eventuali picchetti da parte dei partecipanti alla manifestazione di oggi. Lo rendono noto gli stessi operai, che hanno sostenuto di aver ottenuto dall’azienda il permesso di entrare in fabbrica prima dell’apertura dello stabilimento per il primo turno, prevista per le 5,30. «Volevamo evitare i picchetti – hanno spiegato le tute blu – che tra l’altro abbiamo saputo non ci sono stati». I manifestanti, infatti, arrivati alle prime ore del mattino, si sono limitati a qualche presidio davanti agli stabilimenti della zona industriale, per poi riunirsi davanti alla rotonda dalla quale partirà il corteo

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