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Roma: gli “stronzi” contestano Luca Telese

All’indomani dello scorso 14 novembre, giorno in cui le grandi manifestazioni studentesche furono attaccate a manganellate dalle cosiddette forze dell’ordine, il direttore del neonato quotidiano ‘Pubblico’ – per altro apprezzabile se non fosse per chi lo dirige – aveva firmato un breve quanto gratuito intervento dal titolo ’25 stronzi’. Nel quale l’ex rifondarolo e poi redattore de Il Giornale di Berlusconi e poi ancora al Fatto e ora alla testa di un quotidiano tutto suo ribadiva la trita versione dei manifestanti buoni infiltrati e deviati da quelli ‘cattivi’. Apostrofati appunto come “gli stronzi”.

Contro di lui e le sue invettive in rete si era scatenata una polemica durata alcuni giorni, alimentata anche dal fatto che a far parlare di sé, nonostante l’impegno di certa stampa di regime, non furono tanto i presunti ’25 infiltrati violenti’ che avrebbero rovinato una manifestazione di decine di migliaia di studenti gioiosi e innocui. Quanto le violenze incredibili di agenti fotografati mentre picchiavano o trascinavano adolescenti già a terra. E poi ancora le foto dei lacrimogeni sparati dall’ultimo piano del Ministero della Giustizia in Via Arenula avevano lasciato presagire che la trappola agli studenti su Lungotevere e la successiva caccia all’adolescente nelle stradine di Trastevere e dell’altro lato del fiume fossero preorganizzate, allo scopo di catturare il numero più alto possibile di studenti da denunciare – e ricattare – man mano che la mobilitazione contro Monti proseguirà. Poi una perizia dei Carabinieri aveva giurato e spergiurato che no, i lacrimogeni erano partiti da Ponte Garibaldi e che erano rimbalzati sulle finestre del Ministero di Via Arenula. E così l’attenzione e il dibattito si erano spostati sulla richiesta di identificazione dei celerini, in modo da poterli denunciare quando abusano della loro divisa e del loro manganello. Anche in quel caso una breve dichiarazione della Ministra Cancellieri – “non si può fare” – aveva tagliato la testa al toro, e ormai nessuno sembrava più ricordarsi delle farneticazioni di Luca Telese.

Finché ieri il direttore non si è presentato nella Facoltà di Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma, invitato a parlare in una conferenza a proposito di “giornalismo ai tempi della crisi”. Dopo aver impartito lezioni di giornalismo a un centinaio di studenti, Telese è stato individuato da alcune decine di “stronzi”  che lo hanno contestato a suon di slogan: tra gli altri «Servo della polizia», «buffone», «pagato dalla questura» e “fascista”. Ma i contestatori non si sono presentati a mani vuote. A conferma delle loro argomentazioni i ragazzi e le ragazze hanno portato uno striscione e dei cartelli che mostravano le foto delle cariche a freddo dei celerini contro gli studenti, a smentire le fantasiose ricostruzioni di Telese alla base della sua invettiva. Che, per chi non l’avesse letta, riportiamo di seguito. 


 
25 stronzi

“Alessandro Manzoni diceva di avere 25 lettori, che però per lui erano determinanti. Io temo che anche gli scontri di ieri ci dicano che la tentazione guerrigliera, largamente minoritaria nei movimenti, può sempre contare su almeno 25 stronzi, che però sono spesso determinanti per far danno a tutti gli altri.
Questo numero di malati delle battaglie urbana, gli stessi che ieri hanno innescato le cariche con una pioggia di sassi e bottiglie, possono essere pochissimi (come ieri) o pochi (come il 15 ottobre a San Giovanni).
Ma quando prendono, anche per un momento, la testa di un corteo, possono innescare il disastro, e mettere a rischio gli studenti o i manifestanti pacifici, che poi subiscono le cariche della polizia per colpa loro. I manifestanti non violenti sono vittime di questi infiltraggi incappucciati. Ma non sono sempre, o non tutti, innocenti. Senza una zona grigia che li tollera, i 25 stronzi non si infiltrano. E siccome noi siamo durissimi nel condannare le manganellate dei poliziotti o le schedature dei ragazzi innocenti, non possiamo che scrivere: l’unico modo per impedire ai 25 stronzi di fare danni è tenerli lontani dalla testa dei cortei. È più igienico”.

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3 Commenti


  • Mic

    25 stronzi? Fa decisamente più danno uno stronzo solo con un giornale su cui scrivere stronzate…


  • aldo

    Lo stronzo è lui,che è un servo del Pd.


  • barabba

    L’Italia pullula di traditori e di babbei che vendono la loro dignità per un pacco di pasta.
    Sono lamaggioranza nel Paese e crescono a dismisura, Non possiamo fare altro che rassegnarci.

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