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Ingroia ci sta e detta l’agenda del “quarto polo”

“Oggi è nato un nuovo progetto, alternativo al berlusconismo e al montismo”. Il magistrato siciliano Antonio Ingroia ha sciolto oggi le riserve ed ha accettato di essere la faccia e la leadership del quarto polo alle prossime elezioni. Lo ha fatto all’assemblea degli arancioni al cinema Capranica.

In prima fila, seduti in platea, i sindaci di Napoli e Palermo De Magistris e Orlando, ma anche i leader dei partiti come UIdv, Prc, PdCI, Verdi. A Di Pietro, Ferrero, Di liberto e Monelli, Ingroia ha chiesto esplicitamente di fare un passo indietro – definendolo come un “passo incontro” – per consentire alla società civile di fare un passo avanti. “Il quarto polo non sarà come l’Arcobaleno” ha detto Ingroia riferendosi alla fallimentare esperienza del 2008. “L’arancione è un colore che mi piace – ha detto Ingoria – ma non siamo solo arancioni. Domani c’è l’assemblea di Cambiare si può e queste due realtà stanno convergendo in un unico soggetto”.

Ingroia ha poi lanciato un invito a entrare nella sfida lanciata dal quarto polo anche l’associanismo e il sindacato ed ha fatto esplicitamente i nomi di Landini e della Fiom, di Don Ciotti e di Libera (la cui presidente ha già aderito all’appello “Io ci stò”) e poi di Salvatore Borsellino e del suo movimento delle “agende rosse” per finire con i giornalisti ed in particolare Michele Santoro e Sandro Ruotolo (quest’ultimo avrebbe già accettato l’invito). Obiettivo del quarto polo sarà quello di fare in Italia la “rivoluzione civile”. Molti i richiami alla legalità, alla lotta alla mafia e alla corruzione, toni meno forti sulle questioni sociali. Il quarto polo nasce ma sarà una creatura politica diversa dalla sinistra che abbiamo conosciuto…e di cui ci sarebbe bisogno dentro una crisi e un conflitto sociale come quello in cui siamo e saremo dentro.

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4 Commenti


  • Renato Sellitto

    Va bene fare un passo indietro a patto che venga potenziato il programma sui contenuti sociali a partire dal lavoro, con investimenti massicci a difesa del territorio e dell’ambiente.per il rilancio e la qualificazione del tessuto industriale dei vari settori. accanto a ciò la difesa intransigente dello stato sociale e la sua efficienza contro gli sprechi imposti dalla politica spesso in combutta con arree criminali. Il programma è la cartina di tornasole volta a garentire innanzitutto l’autonomia del nascente quarto polo, per sperare almeno di fare due passi avanti


  • masto pesto

    una sinistra capeggiata dai magistrati…roba da pazzi!


  • andrea.papini

    siccome penso che un referente istituzionale non è mai da buttar via, specie in tempi di crisi che possono prefigurare sempre maggiori strette repressive a tutti i livelli, credo che anche la sinistra conflittuale debba cercare di star dentro un progetto discutibile di un personaggio che non fa certo innamorare. porando dentro al programma echi di confltto sociale e visioni alternative di produzione e consumo. almeno provarci, senza necessariamente accordicchi o desistenze di vario tipo: questo non depotenzierà mai le lotte politiche e sociali che si fanno nei posti deputati (luoghi di lavoro, scuole, quartieri, piazze , ecc.)


  • giancarlo staffo

    A “Camp derby” in Toscana è pieno di armi nucleari, Da Aviano partono i bombardieri, dalla Base Dal Molin a Vicenza partono i “Marines” e da Sigonella in Sicilia, partono i “droni” per le guerre “umanitarie”, su qusto tema, cosa ci propogono Ingroia ed il movimento arancione che si dichiara “non antagonista al centro sinistra”. Continuiamo a restare nella Nato e tenerci le basi Usa?.
    Allora perchè dovremmo votare per loro?

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