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Italiani? Brava gente!!

Qui di seguito ci limitiamo a fornire delle informazioni oggettive. Le valutazioni a giudizio dei lettori

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto nel pomeriggio del 22 dicembre al Quirinale i due sottufficiali della Marina militare, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, appena rientrati dall’India, accompagnati dal ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, dal ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, e dal sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura. La Corte Suprema del Kerala ha concesso la libertà su cauzione (10 milioni di rupie, circa 143mila euro ciascuno) ai due marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani. Il giudice indiano ha evocato alcune norme per garantire la reperibilità dei marò in occasione di un futuro processo. La convenzione, nota come «Sua Act» (Suppression of Unlawful Acts against the Safety of Maritime Navigation, 1988) o anche «Convenzione Lauro» (perché nata in seguito al dirottamento dell’Achille Lauro) era stata citata dai rappresentanti del Kerala per giustificare l’applicabilità delle leggi indiane in acque internazionali.  In particolare, il Sua Act definisce il «terrorismo marittimo» come dirottamento di una nave, violenza contro le persone che si trovano a bordo o danneggiamento della nave o del suo carico. Secondo l’accusa indiana, nella definizione di «nave» rientrava anche quello del peschereccio attaccato dalla petroliera italiana Enrica Lexie a bordo della quale c’erano i due marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani..

Il 9 giugno 2004, ad attendere all’aeroporto di Ciampino i tre mercenari italiani sequestrati in Iraq, Agliana, Cupertino e Stefio (il quarto, Quattrocchi, fu invece ucciso dal commando che li aveva sequestrati) c’erano il ministro degli Esteri Franco Frattini, il ministro per gli italiani all’estero, Mirko Tremaglia, il ministro dell’innovazione tecnologica Lucio Stanca, l’allora sindaco di Roma Walter Veltroni in tenuta ufficiale con fascia tricolore. La cifra pattuita per la liberazione dei tre ostaggi italiani rimasti in vita, secondo il Sunday Times, sarebbe stata di 4 milioni di dollari Usa, pagata da emissari del governo italiano. I «mercenari» Salvatore Stefio e Giampiero Spinelli nel luglio 2010 sono stati assolti dalla Corte d’assise di Bari, perché il fatto non sussiste, dall’accusa di arruolamento non autorizzato al servizio di uno Stato estero. Stefio, insieme con Maurizio Agliana, Umberto Cupertino e Fabrizio Quattrocchi, furono rapiti in Iraq nel 2004. Per la pubblica accusa avevano violato l’articolo 288 del codice penale che vieta agli italiani di organizzare servizi di scorta e di vigilanza negli Stati in cui l’Italia ha in corso interventi militari, anche di «peacekeeping». Dunque dalla sentenza del 16 luglio 2010 bisogna chiamarli ‘contractor’ (in inglese coloro che, per contratto, svolgono particolari compiti, in ogni ambito di lavoro). E non più mercenari. A Fabrizio Quattrocchi, ucciso in Iraq, le sue ultime parole ”Vi faccio vedere come muore un italiano” valsero il conferimento della medaglia d’oro al valor civile da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

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