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Nemico pubblico n° 1. Contro i No Tav 130 mila poliziotti

L’ammodernamento della rete trasportistica italiana ”non puo’ dismettere i suoi progetti di sviluppo sotto l’influenza della pressione della piazza senza autocondannarsi ad un futuro di declino”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri parlando, in un’audizione alla prima commissione della Camera, delle manifestazioni No Tav in Val di Susa. La Valsusa per il ministro e’ ”il focolaio che impegna piu’ aspramente le forze di polizia” (Ansa).

Non avevamo dubbi sulla fedeltà della Cancellieri e del governo dei Tecnici alla lobby del Tav, del resto il governo ha stanziato 2 miliardi per il tav (in 13 anni) e rischio default per le universita italiane, quindi capiamo bene da che parte sta. Dopo la macellerie sociale inaugurata da un ano a questa parte ecco gli ultimi favori alla lobby del Tav.

Il vero problema ministro, è che il “focolaio” non impegna solo le forze di polizia, ma tutta la classe politica italiana, che aspettiamo anche alle prossime elezioni, del resto, lo diciamo a lei e ai suoi colleghi, ministri dell’interno e presidente del consiglio ne abbiamo visti tanti e tutti a raccontare le stesse cose, però noi ci siamo ancora e continuiamo ad essere un problema per quelli come lei (che tra poco sarà sostituita dal suo alter ego di turno), e una speranza per la maggior parte degli italiani e delle italiane.

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Come per le ragioni della nostra lotta, ancora una volta sono i numeri a fare chiarezza nella vicenda Torino Lione. Da tempo dimostriamo con i numeri le nostre ragioni svelando la propaganda della lobby sitav. Denaro pubblico buttato, flusso merci in calo, sottrazione di investimenti nelle scuole e nelle sanità, costo al centimentro e così via. E anche questa volta sono i numeri a portare chiarezza oltre misura, e sebbene lo pensavamo da tempo, ecco ufficializzare dal questore di Torino, l’impegno militare messo in campo per tentare di sconfiggere il Movimento Notav: nel 2012 oltre l’80% delle forze di polizia impiegate in servizi di ordine pubblico nel Torinese è stato utilizzato per eventi connessi alla linea ad alta velocità Torino-Lione. Poliziotti, carabinieri e finanzieri schierati sono stati complessivamente 160.847 di cui 129.952 per la Tav. A dirlo è Aldo Faraoni, questore di Torino, e aggiunge che il numero è in aumento e la conflittualità è diminuita.

129.952 agenti, 90.000 euro al giorno, 4357 lacrimogeni sparati solo il 3 luglio 2011, una procura che lavora tutta per noi, 300 provvedimenti in corso, due milioni di euro di richieste danni, segnalazioni ai servizi sociali per i minorenni che lottano, sono parte di queste cifre che ci candidano a nemico pubblico numero 1! mai visto tanto impegno da parte dello Stato che evidentemente giudica il Movimento Notav come un vero e proprio nemico da sconfiggere, annientare e portare a esempio se battuto, per tutti.

L’ormai ex ministro dell’interno Cancellieri del resto diceva che “i No Tav rappresentano la preoccupazione di gran lunga superiore per i problemi di ordine pubblico” ed ecco le cifre che ne dimostrano l’impegno.

Basterà? Pensiamo proprio di no! E parlando di numeri vogliamo citarne alcuni relativi al cantiere (ben difeso evidentemente):un anno e cinque mesi di cantieri. Metri di scavo: zero. Metri di tettoia: quattro!

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