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Toscana. La sanità in mano a Equitalia? Fermiamoli

La Giunta Regionale Toscana  continua ad essere “prima della classe” in quanto a tagli alla sanità e attacco all’utenza del sistema sanitario regionale. In base di una delibera di giunta del gennaio scorso, tutte le aziende sanitarie stanno uniformando le procedure di riscossione dei ticket.
L’obiettivo è rendere “infallibile” il sistema di riscossione per visite, analisi e servizi sanitari, attraverso:
1) Verifica delle autocertificazioni annuali per l’esenzione del ticket. Gli esiti dei controlli effettuati dalle Asl saranno inoltrati alla Guardia di Finanza.
2) Tracciabilità per prestazioni effettuate e ticket non pagati; mancato pagamento del contributo per la digitalizzazione; mancata disdetta della prenotazione da parte  dell’utente nei termini previsti dalla normativa; mancato ritiro del referto.
3) In caso di mancato pagamento, le Aziende dovranno emettere formale “intimazione al pagamento”, e iscrivere a ruolo le somme non pagate, che saranno inserite nel portale web di Equitalia: per questo s’intende procedere alla stipula di un protocollo d’intesa tra Regione Toscana ed Equitalia Centro.

L’argomento che useranno gli esponenti della Giunta Regionale, l’Assessore alla Sanità e i vari dirigenti e burocrati per difendere queste scelte sarà il solito: “la stretta sul pagamento dei ticket ci farà recuperare risorse dai “furbetti” che non pagano”. Un luogo comune usato sempre per criminalizzare milioni di persone, allo scopo di giustificare aumenti, licenziamenti, riduzione dei diritti sindacali: con la scusa di una piccola minoranza di ladri o di pochi assenteisti si colpiscono intere categorie di lavoratori e di popolazione.

Con queste decisioni la Giunta Regionale Toscana trasforma un’emergenza sociale montante in una questione di polizia (invio dei controlli alla Guardia di Finanza), delegando Equitalia alla riscossione del non pagato, agenzia tristemente nota per l’inflessibilità nelle richieste e l’aumento delle imposte.
Provvedimenti particolarmente feroci per il periodo nel quale sono proposti, che denotano l’insensibilità di una classe politica giustamente penalizzata alle ultime elezioni.

Come dimenticare il recente caso di Marco Lenzoni, l’infermiere di Massa che pagando il ticket a una famiglia che altrimenti non avrebbe potuto far visitare la figlia, ha fatto emergere una situazione d’insolvenza che oramai colpisce una famiglia su tre anche nella “ricca” Toscana?

Come dimenticare dall’altro lato le decine di scandali e ruberie di politici e burocrati a danno della sanità
pubblica?
Come non pensare agli stipendi da capogiro che dirigenti, manager, consulenti della sanità pubblica percepiscono alla fine di ogni mese?

Ancora una volta, si tenta di far pagare le conseguenze di una crisi economica causata dal fallimento del modello economico capitalista
solo ai lavoratori, ai disoccupati, alle famiglie ridotte alla miseria a causa delle politiche della Troika europea, portate in Italia da Monti e votate da PD, PdL e UDC.

E’ ORA DI DIRE BASTA A QUESTE POLITICHE LACRIME E SANGUE!

NO AL PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE/EQUITALIA!

ENRICO ROSSI E LA SUA GIUNTA DI CENTRO “SINISTRA” VADANO A CASA!

Rete dei Comunisti

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