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Ingroia colpisce ancora…


“Cordoglio per Antonio Manganelli grande poliziotto e uomo di Stato dalla schiena dritta”. Con un tweet, il leader di una Rivoluzione Civile reduce da un clamoroso flop elettorale e che ha già perso vari pezzi, esprime il proprio cordoglio per la morte del capo della Polizia Manganelli. In queste settimane in moltissimi, tra i militanti delle forze della sinistra e non solo, si stanno chiedendo il perché di una sconfitta così inappellabile alle scorse elezioni. Per avere una delle tante possibili risposte basta confrontare la lapidaria quanto incontrovertibile dichiarazione di Ingroia con i commenti che qualche migliaio di militanti politici e attivisti sociali stanno scrivendo sui social network proprio in queste ore a proposito della scomparsa di un personaggio mai particolarmente amato. E a ragione. In Italia, si sa, da morti diventano tutti ‘brave persone’, ma ogni tanto la ‘vox populi’ riesce a fare qualche eccezione. A leggere la reazione del ‘popolo della sinistra’ e a confrontarla con quella del magistrato Antonio Ingroia salta alla vista, quantomeno, l’assoluta mancanza di sintonia.

Per quanto ci riguarda nessuna sorpresa per le dichiarazioni di un magistrato, di un uomo che appartiene agli apparati dello stato e che con essi, o almeno con una parte di essi, si identifica. Ingroia aveva già detto come la pensava, prima di buttarsi in politica, ai tempi della condanna di alcuni dirigenti di Polizia per i fatti di Genova 2001. In molti erano rimasti increduli, ed attaccandosi a qualche virgola o a possibili fantasiose interpretazioni delle sue parole avevano tentato di far dire a Ingroia qualcosa di diverso da ciò che aveva effettivamente detto. Ma la sua campagna elettorale deve aver chiarito le idee a più di qualcuno dei suoi precedenti fan, visto lo striminzito risultato ottenuto. 

Per par condicio a sinistra non possiamo non riportare anche il commento sulla morte di Manganelli, questa volta reso noto via facebook, di Nichi Vendola:

“Manganelli è stato un vero servitore dello Stato, un sincero democratico, un protagonista intelligente e determinato della lotta contro le mafie. Lo ricordo per la sua limpidezza e umanità.
Gli dico addio con sincera commozione”.

No comment…

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1 Commento


  • michel

    Non a caso un candidato di rivoluzione civile si chiamava Luigi Li Gotti,per 30 anni facista traghettato dal Msi ad An per approdare all’Idv: Ligotti inoltre è stato l’avvocato di un macellaio della Diaz,certo Grattieri,che a quanto pare sarebbe stato prescelto per sostituire Manganelli. E per quanto riguarda Vendola,costui ebbe modo di dire che dopo le cosiddette rivoluzioni(?) in Egitto,Tunisia e Libia,sarebbe giunto il momento anche per Cuba.
    Di che gentaglia è composta questa sinistra deforme .

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