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Cagliari: la bandiera d’Israele sporca il 25 aprile

Il 25 aprile non è solamente la festa della liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo; il 25 aprile è anche il simbolo della lotta di tutti i popoli oppressi contro gli oppressori. Il messaggio dei partigiani che lottavano per un paese eguale e giusto ci insegna ad attualizzare la lotta partigiana e a denunciare le oppressioni e le ingiustizie del nostro secolo. Questo avremmo dovuto acquisirlo. Eppure, il 25 aprile, a Cagliari, in mezzo al corteo antifascista padroneggiava, sfacciata, la bandiera di Israele. 

Una giornata dedicata alla vittoria degli oppressi sugli oppressori è stata rivoltata dalla presenza di una bandiera simbolo di un paese occupante e responsabile di politiche fasciste. Con quale coraggio è stato permesso che tale bandiera sventolasse nel giorno della liberazione? Come è stato possibile pensare che lo spirito del 25 aprile potesse coniugarsi con quello di una macchina militare che occupa illegalmente la terra di un popolo privandolo dei propri diritti?

Non era la bandiera della Brigata Ebraica, come i promotori dell’iniziativa hanno affermato. Era  quella di Israele. Sì, a sventolare era la bandiera di quel paese che tortura i detenuti politici in carcere, la bandiera di quel paese che nega il diritto al ritorno e che pratica l’apartheid contro il popolo palestinese. Eppure, non dovrebbe, il 25 aprile, ripudiare i valori legati al ventennio fascista? Perché è stato permesso che questo spiacevole fatto tradisse i valori della resistenza? Sventolare la bandiera di un paese responsabile di politiche fasciste non è forse il modo peggiore di rendere omaggio ai nostri partigiani morti per riscattare la dignità della loro terra occupata?

Non solo. Questo fatto spiacevole si somma alla altrettanto spiacevole proposta: conferire la cittadinanza onoraria allo scrittore David Grossman, che viene esibito al mondo intero per mostrare il volto buono e antimilitarista dello stato israeliano. Tuttavia Grossman, da presunto pacifista, ha sostenuto l’attacco militare contro il Sud del Libano nel 2006 e il massacro contro la Striscia di Gaza del 2008-2009, nega ai palestinesi il diritto al ritorno e sostiene la legalità dell’occupazione israeliana. La discutibile onestà intellettuale dello scrittore israeliano è piuttosto risaputa, tanto che diversi intellettuali israeliani lo accusano di essere uno scrittore “travestito da uomo di pace”.

Quella bandiera, allora, si aggiunge al dibattito sollevato dal conferimento della cittadinanza onoraria a Grossman. Una provocazione, insomma. Specie se si pensa al duro lavoro che l’Associazione Sardegna Palestina porta avanti da 16 anni a Cagliari, facendo conoscere le radici del conflitto e le relative soluzioni possibili.

La cittadinanza onoraria, se conferita, avrebbe un forte connotato politico. Rappresenterebbe un’approvazione della classe intellettuale della sinistra sionista, braccio intellettuale del governo israeliano, di cui fa parte Grossman, e, attraverso questa, una lode alla stessa politica di Israele. Un riconoscimento per Israele e uno schiaffo morale all’associazione Sardegna Palestina, che da anni lavora sul territorio creando quell’informazione necessaria per comprendere le radici del conflitto. Non solo, uno schiaffo morale anche per tutti quei sardi e cittadini cagliaritani che disapprovano tale posizione e che, condannando i crimini di Israele, sentono di portare alti i valori della lotta partigiana.

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2 Commenti


  • tak

    Un paio di giorni fa in Israele i turisti stranieri sono sottoposti al controllo di loro E- EMAIL dalle autorita Israeliane chi si opponeva e rispedito con forza alla sua provenienza.
    E incredibile ma puo sucedere solo in Israele i conlusioni gli fa ciascuno da se.
    Israeliani con doppia citadinanzia vengono espulsi da ogni attivita governativa.
    Hanno pura che esce fuori qulchecoso che nascondono… pero sano bene di nutrirsi al liberta di altrui e la fano in uno modo spavaldo perche hanno bisogno di sentire “NORMALI” e che loro popolo gli appoggia in tutto cio.!!!!!!
    E semplicemente triste.
    Allora la mia domanda è:- Lo permeterano loro una cosa simille a loro paese?! Se la risposta e si mi meraviglio.


  • graziella

    faccio notare che anche a Milano.il 25 arile cerano bandiere.di Israele

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