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Bologna. Gli studenti e la città liberano piazza Verdi dalla polizia

Via Zamboni si è riempita presto per  l’assemblea pubblica convocata dal collettivo Cua. Le centinaia di studenti (del Cua e di altri collettivi) intenzionati ad andare in piazza Verdi hanno trovato un consistente schieramento di polizia e carabinieri.

“Le guardie”, a un certo punto, hanno formato due cordoni, lasciando uno spazio al centro. Gli stdenti si sono giustamente rifiutati di “passare dentro la gogna” preparata dagli agenti in divisa. “Noi in piazza Verdi scortati dalla polizia non ci andiamo, spostatevi”, hanno gridato nei megafoni. Cori spontanei si sono subito alzati: “Assemblea, assemblea” e “via via la polizia”.

Bel presto, però, una grande folla di cittadini ha a sua volta “circondato i cordoni di polizia.

Ad un certo punto la polizia ha cominciato a distribuire gratuitamente manganellate. Ma ben presto le cosiddette forze dell’ordine, oggi chiaramente e soltanto “forze dell’intimidazione”, sono state costrette  ad arretrare, sotto la pressione degli studenti e quella, alle loro spalle, dei cittadini, che a loro volta inveivano contro gli agenti. Alla fine carabinieri e poliziotti hanno dunque deciso la ritirata: prima fino a largo Respighi, poi rinchiudendosi  dentro i blindati nei pressi del portico del teatro comunale.

La situazione al momento è ancora fluida. Il pericolo è che le forze di intimidazioni aspettno il buio o la fine della mobilitazione per attaccare gruppi di studenti e cittadini alla spicciolata.
In piazza verdi si è tenuta una assemblea che ha è deciso domani di andare a contestare il c.d.A dell’ Ateneo alle dieci. Tutti concordano sul rimanere tutto il giorno in piazza organizzando un pranzo sociale e tutto ciò che serve per una socialità vera e non imposta! L’appuntamento è alle ore 10 tutt* a contestare il C.d.A per rigettare il processo di tagli e la cecità verso la situazione che versano gli studenti.
 Alle ore 12 organizzazione di un pranzo sociale da preparare tutti e tutte a Lettere

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