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Una giornata di lotta contro la Troika

In un centinaio di città grandi e piccole di dieci paesi dell’Unione Europea, oggi 1 giugno si terranno manifestazioni e azioni di protesta contro le politiche imposte dalla Troika con lo slogan “Non dobbiamo, non paghiamo”. I paesi maggiormente impegnati appaiono però Spagna  e Portogallo. Anche in Grecia c’è qualche aspettativa.
Ieri si è manifestato a sotto la Bce con tentativi di blocchi della zona circostante l’Eurotower e dell’aeroporto. Oggi a Francoforte è prevista una nuova manifestazione che sta partendo alle 11.00.
In Italia oggi c’è un corteo a Bologna contro i licenziamenti nella logistica, mentre a Roma oggi e domani inizia il meeting nazionale dei movimenti su casa e reddito. Sempre a Roma domani mattina ci sarà una manifestazione dell’Usb  e di “Occupy” al centro commerciale Porte di Roma contro il lavoro nei giorni festivi.

La giornata di lotta contro la Troika è nata da un incontro tenutosi a marzo tra il movimento delle “maree a difesa del servizio pubblico” in Spagna e del movimento “Che si fotta la Troika” portoghese.

“La politica di tagli ai diritti sociali sta provocando una grande sofferenza nella popolazione. Abbiamo la necessità di rispondere in forma occordinata a livello europeo”  spiega Francisco Segua, portavoce della Marea Ciudadana. “Stanno utilizzando la crisi come un pretesto per privatizzare la educazione pubblica in modo che solo coloro che hanno risorse possano avera una educazione di qualità” denuncia Fernando Rodriguez del movimento Marea Verde. “Questa non è una crisi, è un inganno”.

In Spagna e Portogallo oggi sono previste circa 60 manifestazioni nelle diverse città. Una trentina in altri paesi europei.

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1 Commento


  • Paolo

    Finalmente i popoli tornano a farsi sentire, tutte le persone oneste , in tutte le nazioni , dovrebbero scendere nelle strade e dire NO a questa Europa e a questo mondo della finanza criminale e senza futuro. Bisogna tornare a lottare per difendere quello che i nostri padri/ nonni hanno conquistato anche per Noi…penso che ora si stiano rivoltando nelle loro tombe a vedere i nostri figli senza più speranza di futuro ed i loro padri ( NOI ) ad aspettare che accada…

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