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No Tav arrestati, niente visita medica per i feriti

Una testimonianza da NoTav.info, sull’udienza di convalida degli arresti. Si apprendono particolari interessanti, che dànno la misura del grado di “civiltà” che sta raggiungendo il dispositivo repressivo messo in piedi per “combattere” il Movimento No Tav. Buona lettura.

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Questa mattina (ieri, 22 luglio, ndr) si è svolta l’udienza di convalida per gli arresti dei notav avvenuti durante gli scontri del 19 luglio nei pressi del ponte della Clarea.

Il giudice si è riservato di decidere sulla convalida o meno degli arresti. Da notare come i pm Padalino e Rinaudo, mastini fedeli della questura e di Caselli, durante l’udienza di convalida di questa mattina siano stati oltre modo eccitati nel riportare le accuse che secondo loro vedono imputati i notav arrestati.

Durante lo svolgimento dell’udienza gli avvocati hanno potuto vedere per la prima volta i propri assistiti. Ciò che riportano sono informazioni che rispecchiano in tutto l’operato violento delle forze dell’ordine avvenuto durante il fermo dei notav. Le denunce riportate dai legali parlano di violenze subite dai no tav durante i fermi, già denunciate da Marta durante la conferenza stampa, e di un generale atteggiamento criminoso e vendicativo perpetuato dalle forze dell’ordine.

Le violenze ai danni dei notav sono continuate anche dopo il fermo, tanto da richiedere poi l’intervento da parte di medici, avvenuto solo ed esclusivamente in questura. Tutti i notav riportano grosse ferite alla testa, costole fratturate e nasi rotti.

L’unico a non aver ricevuto le dovute cure mediche è stato Ennio Donato, il cui legale riporta gli siano state rifiutate ripetutamente le necessarie cure sia durante il fermo in questura sia nel carcere delle vallete dove si trova insieme agli altri notav arrestati. Continua quindi l’assurdo accanimento di procura e questura nei confronti degli arrestati, in modo particolare quello riservato ad Ennio, militante notav che dallo sgombero di Venaus del 2005 si batte a fianco del movimento con determinazione e generosità. Grave questo tipo di atteggiamento che tende ad intimorire personalmente ma porta con sé anche tutto il disprezzo che si ha nei confronti di un movimento popolare che da anni lotta e mette in difficoltà il ceto politico che vede nel Tav una grande opportunità di profitto.

Un comportamento schifoso che fa il paio con il sequestro dei registri del Pronto Soccorso dell’ospedale di Susa effettuato venerdì notte dalla Questura di Torino con l’intento di denunciare chi è andato a farsi ricoverare. Questa è la Polizia italiana…

 Ennio, Luke, Marcello, Piero, Matthias, Gabriele, Alberto liberi tutti!

 Continuiamo a scrivere agli arrestati!

 Alberto DE STEFANIS
Ennio Edoardo DONATO
Gabriele TOMASI
Luke MOLINA
Marcello BOTTE
Matthias MORETTI
Piero ROSSI

Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno”
via Maria Adelaide Aglietta 35
10151 TORINO

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