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Viareggio chiude il cimitero per “non offendere” i responsabili della strage

“Lunedì 19 agosto l’Associazione “Il Mondo che vorrei” (familiari delle Vittime della strage ferroviaria di Viareggio), dalle ore 16.30 alle ore 19.00, sarà accanto ai propri cari al Cimitero della Misericordia, entrata dalla via Maroncelli”. Era l’inizio del comunicato dell’associazione “il mondo che vorrei”, composto dai familiari e parenti delle vittime della strage di Viareggio, firmato dalla sua presidente Daniela Rombi, che quel maledetto 29 giugno 2009 ha perso sua figlia Emanuela, 21 anni.

L’iniziativa al cimitero della Misericordia era stata decisa, insieme all’Assemblea29giugno, dopo la rinomina di Mauro Moretti – rinviato a giudizio il 18 luglio insieme a tutti i vertici delle Ferrovie per la strage di Viareggio – ad amministratore delegato delle Fs. Va ricordato, visto che questo è un paese dalla memoria corta, che prima della riconferma del cav. Moretti i familiari avevano fatto richiesta ufficiale di incontro con i ministri dell’economia e dei trasporti, rispettivamente Fabrizio Saccomanni e Maurizio Lupi, per spiegare loro le ragioni di quel no alla “… riconferma (…) che offende tutta la Versilia, è inopportuna sotto ogni profilo e va contro ogni principio etico e morale” e che “la strage di Viareggio poteva essere evitata rispettando le più elementari norme di sicurezza, mentre Moretti ha abbandonato la politica della sicurezza ferroviaria a scapito di ferrovieri, viaggiatori e cittadini (…).”

Non c’era stato nessun incontro, i due ministri si erano negati. Lunedì l’ennesimo schiaffo in faccia a queste mamme, padri, sorelle, fratelli .. che da quattro anni chiedono verità, giustizia, sicurezza per Viareggio e le dimissioni di Moretti e che ieri volevano piangere i loro cari sulle loro tombe. Si sono trovati davanti, invece, prima i cancelli sbarrati del cimitero – con un cartello sopra, a mo’ di beffa, che annunciava l’inagibilità per quel giorno – e poi anche la polizia, chiamata, come scrivono i familiari nel comunicato “per questa nostra incursione”. Perché poi sono entrati, da una porta secondaria, e sono rimasti al cimitero, vicino ai loro cari, fino alle 19.00, così come avevano detto. La realtà supera la fantasia, c’è proprio da dire. E un cerchio si chiude, da aggiungere. Vergogna, altro che “Misericordia”!

 

 

Ieri l’ass. “Il Mondo Che Vorrei” onlus ha convocato una conferenza stampa c/o il Dopolavoro ferroviario, sempre a Viareggio, per spiegare quanto accaduto ieri. Di seguito il comunicato stampa.

 

AL CIMITERO COMPORTAMENTI IDIOTI E SCELLERATI

Da alcuni giorni avevamo annunciato che lunedì 19 agosto familiari delle Vittime della strage ferroviaria di Viareggio avrebbero visitato i propri cari al Cimitero della Misericordia dalle ore 16.30 alle ore 19.00. Si trattava di una forma di protesta nei confronti della rinomina ad Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, rinviato a giudizio il 18 luglio scorso dal Tribunale di Lucca, assieme agli altri AD delle società Fs imputate, e del fatto che il governo, dal presidente del Consiglio Letta ai ministri responsabili alla rinomina, del Tesoro Saccomanni e delle Infrastrutture Lupi, non avevano dato alcuna risposta alla nostra richiesta di incontro.

 Quando, ieri pomeriggio, ci siamo ritrovati di fronte al cimitero i cancelli erano chiusi. Abbiamo chiesto spiegazioni, dagli addetti ci sono state raccontate diverse cose, risultate poi tutte false. Un simile comportamento nei confronti di familiari che hanno perso tutto quel maledetto 29 giugno è vergognoso. Ci siamo sentiti offesi e umiliati ancora una volta. All’uscita di una porta secondaria di familiari che avevano celebrato il funerale di un loro caro, abbiamo deciso di entrare e mantenere l’impegno assunto ed annunciato nei giorni scorsi. Ci siamo raccolti attorno ai nostri cari fino alle ore 19.00 e per questa nostra “incursione” è stata chiamata la polizia.

Prima ci hanno raccontato bugie, poi hanno tentato di impedirci di entrare al cimitero, ed infine hanno chiamato la polizia. Siamo di fronte alla realtà oppure si tratta di una fiction? D’ora in avanti dovremo comunicare da chi e da quanti è composto il gruppo dei familiari per poter entrare al cimitero? Forse questi “signori” non si rendono ancora conto di cosa è avvenuto a Viareggio il 29 giugno 2009 e quanto danno e dolore arrecano a noi e ai nostri cari con comportamenti tanto idioti quanto scellerati.

Associazione dei familiari delle Vittime

“Il Mondo che vorrei”

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foto di Patrizia Cortellessa

 

 

 

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