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Ross@. Adesso referendum contro i Trattati Europei. Il 18 e il 19 in piazza

Anche i luoghi hanno la loro importanza. La conferenza stampa convocata oggi da Ross@ per illustrare le sue proposte e motivare la partecipazione alle giornate di lotta contro l’austerità del 18 e 19 ottobre, si è spostata – con tanto di giornalisti al seguito – dalle sale di Palazzo Valentini alla vicina sede di rappresentanza dell’Unione Europea in via IV Novembre. Qui di fronte ai militari piuttosto sorpresi (il luogo infatti è presidiato da una camionetta dell’esercito non dalla polizia) è iniziata la conferenza stampa.

Tanto per capirsi il primo passaggio è stato un ringraziamento alla popolazione antifascista di Albano mobilitatasi contro il funerale del criminale nazista Priebke in una cittadina che ha pagato tanto nella resistenza antinazifascista. In secondo luogo Giorgio Cremaschi ha illustrato la campagna che Ross@ farà partire nei prossimi giorni con la richiesta di un referendum contro i Trattati Europei che stanno strangolando con le misure di austerity, interi paesi e interi sociali. “Per intendersi, la Legge di Stabilità varata dal governo, entro la mezzanotte di ieri, è stata inviata alla Commissione Europea di Bruxelles per vedere se è compatibile con i Trattati Europei. Solo dopo qualche settimana il parlamento italiano potrà discutere: E’ un esempio lampante di cosa significa il commissariamento dell’Italia da parte della Trojka europea. Ma noi, come hanno detto un milione di portoghesi scesi in piazza, vogliamo che anche in Italia la gente si mobiliti per dire “che si fotta la Trojka” ha sottolineato Cremaschi. “Per queste ragioni oltre alle mobilitazioni di piazza chiediamo che si faccia un referendum democratico contro questi trattati e nei prossimi giorni, a partire dal 18 e 19 ottobre, cominceremo la raccolta delle firme nelle strade su questo obiettivo”.

 

La curiosità dei giornalisti era molta sulle due prossime giornate di lotta, lo sciopero generale del 18 ottobre e la manifestazione dei movimenti sociali il 19 ottobre. Ross@, pur non essendo tra i promotori sarà in piazza e sosterrà pienamente queste due iniziative, lo sarà con tutte le proprie e i propri aderenti dietro uno striscione con su scritto “Ross@ con il conflitto sociale. Rompere l’Unione Europea”. Le due manifestazioni “pongono questioni ed emergenze sociali vere – come i salari, la casa, il reddito, l’opposizione ai tagli alle spese sociali e ai diktat della Bce, contro le quali la criminalizzazione e gli allarmi sull’ordine pubblico sono inaccettabili”. “Le manifestazioni, inclusa l’accampata in Piazza San Giovanni dal pomeriggio del 18 fino al giorno dopo, quando da lì ripartità la manifestazione, sono state autorizzate” ha precisato ai giornalisti Emidia Papi.

La rottura di un quadro politico, economico e sociale insopportabile per i settori popolari e i lavoratori determinato dalla subalternità del governo ai diktat dell’Unione Europea, sta dunque nelle corde del nuovo movimento politico anticapitalista che a dicembre terrà la sua assemblea costitutiva. 

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