Menu

La valle in marcia con il suo diritto alla resistenza

Un’altra giornata storica (domenica 15), di quelle che rimangono e ci spingono a guardare sempre più avanti. 30.000, 40.000 poco importa, oggi è sfilato l’orgoglio della Valle che Resiste con le sue famiglie, i suoi bambini, i suoi pensionati combattivi, i suoi giovani resistenti.

La manifestazione indetta contro la militarizzazione, a Susa dove è più evidente (cantiere/fortino escluso) si èfin da subito trasformata in una forma di partecipazione collettiva capace, ancora una volta, di prendersi in mano il proprio futuro, dimostrandolo con la lotta.

 

La giornata era iniziata con gli asfissianti posti di blocco al casello di Rivoli e per le statali della Valle, dove un nutrito numero di pattuglie della polizia effettuava minuziosi controlli pe rnon far dimenticare a nessuno perchè si andava alla manifestazione.

 

La partenza così come il finale, in piazza d’armi, somigliava ad una festa di paese, mangiare, bere e banchetti lungo cui incontrare amici e notav di ogni parte d’Italia.

 

Poi la manifestazione da Susa a Susa con gli striscioni e i cartelli autoprodotti capaci con una frase di legare le lotte che ci sono in Italia, parlare dei bisogni del paese e di come spendere i soldi pubblici. In testa i nostri bambini con il treno di gomma piuma, poi i sindaci notav fieri di esserci, gli studenti e poi il popolo notav, compatto e determinato come sempre, ma anche gioso e felice della giornata di sole.

 

Una manifestazione notav come quelle di sempre ma con un qualcosa in più: oggi scendevano in piazza i “terrroristi”, il nemico pubblico dei Caselli e del Pd, quelli per cui ci sono più soldati procapite che in Afganistan. E la prova è stata superata, la Valle si toglie dall’imbuto in cui la volevano far finire per mirare più in alto, per guardare più avnati, aprendo nuove prospettive alla sua resistenza.

 

Siamo scesi in piazza dopo l’accensine della talpa nel cantiere, che continua a non avere l’elettricità sufficiente per lavorare se non 10 minuti per qualche show, e se qualcuno pensava di trovare un popolo rassegnato è rimasto molto deluso.

 

Mentre si manifestava a Napoli e nei Paesi Baschi, il nostro fiume in piena cresceva legando le lotte e non dimenticandosi di nessuno. “Fratelli nella lotta, figli della stessa rabbia” cantava una canzone, e così è stato anche a Susa.

 

Gli interventi finali sono stati moltissimi e non sono mancati i notav del terzo valico, un saluto dei notav baschi, gli amici di sempre e le facce note, ma in particolare Luca, del coordianamento di lotta per la casa di Roma, ci ha portato la forza e il coraggio del 19 ottobre e dell’assedio continuo, trasmettendo alla Valle la determinazione di chi lotta per un futuro dignitoso e ci prova fino ai portoni dei palazzi del potere. Per questo ci si vedrà a Roma il 20 novembre, perchè dobbiao dire tutti insieme come si spendono i soldi pubblici e che Casa e reddito sono l’unica grande opera di cui questo paese ha bisogno, da subito.

 

Abbiamo dimostrato oggi che passano trattati internazionali, talpe senza elettricità, procuratori generali, politici da strapazzo, commissari di governo, ma qui, in questa Valle dovranno sempre fare i conti con i notav!

 

nota di colore: per la questura eravamo 7 mila…

*****

E in coda….

No Tav all’albergo delle forze dell’ordine. Stanotte non si dorme!

Serata movimentata a Sangano questa sera, in particolare davanti all’Hotel San Giorgio, dove alloggiano i “cacciatori”, strani personaggi vestiti di Rambo che quando non stanno in albergo scorrazzano per i boschi della nostra Clarea.

A quanto pare Giacu è voluto andarli a trovare insieme a una cinquantina di folletti che, armati di megafono e striscioni, gli hanno ricordato quanto poco graditi sono questi loschi figuri in Valle di Susa. Per una buona ora la strada davanti all’hotel si è colorata di slogan e canzoni sotto l’occhio attento di digos e una sparuta pattuglia di carabinieri.

A questi personaggi che guardavano dietro le tende, sembra che Giacu sia volato fin sopra le loro finestre e mentre gli sbertucciava, gli ha ricordato che non era finita lì …alla prossima!

i folletti di Giacu

*****

da NoTav.info

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *