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“La storia non è una fiction”, contestato Simone Cristicchi

Ieri sera 50 persone appartenenti alla rete nazionale Noi Saremo Tutto e Firenze Antifascista hanno contestato, interrompendolo, lo spettacolo teatrale di Simone Cristicchi (intitolato Magazzino 18) di scena a Scandicci (Firenze) al Teatro Aurora. Davanti diverse centinaia di persone accorse per l’evento, abbiamo rivendicato la volontà di non trasformare la storia in una fiction, in un maquillage di quart’ordine ad uso e consumo dell’ennesimo tentativo revisionista.

L’uso politico della storia cavalcato dall’allora Alleanza Nazionale e da tutte la varie destre neofasciste, trova breccia, come ben sappiamo, nel mondo della “sinistra”. 

Questa volta a giocare sporco è Simone Cristicchi, che con il suo spettacolo mette in scena il peggior revisionismo storico volto a legittimare il nazionalismo italiano anti-slavo. Secondo Cristicchi, che evidentemente ha scoperto la questione istriana dalle dichiarazioni di Giorgia Meloni o da qualche esponente di Forza Nuova, l’Istria, raccontata nello spettacolo come “territorio italiano”, avrebbe vissuto negli anni a cavallo tra il ’45 e il ’50 una vera e propria riproposizione dell’olocausto nazista, tra massacri collettivi ed esodi forzati. Niente di tutto questo, ovviamente, è avvenuto nella realtà. Basti pensare che ancora oggi i cosiddetti “martiri” delle foibe ammontano a 798 persone, secondo il resoconto del maresciallo dei Vigili del Fuoco Harzarich, ufficiale fascista che diede conto di tutti i corpi ritrovati nelle cavità carsiche istriane denominate foibe. 798 persone, molte delle quali militari fascisti che combatterono e morirono contro i partigiani italiani e jugoslavi tra il ’43 e il ’45. Una guerra antifascista che fece i suoi morti, alcuni dei quali vennero gettati nelle foibe utilizzate a quel tempo come fosse comuni.

L’invenzione dell’Olocausto “di destra” ha contribuito in maniera determinante non solo a sdoganare una posizione politica marginalizzata nel corso della “prima repubblica”: le foibe assumono la connotazione di un mito, una costruzione ideologica e mistificante che ha un solo scopo, salvare i fascisti dalle proprie responsabilità politiche. Di fronte a tutto questo è però necessario opporre una nostra visione del mondo, per non rassegnarci all’ineluttabile verità somministrata dai media e fatta propria dalle istituzioni. Anche quest’anno, cioè, contesteremo la farsa della giornata del ricordo. Anche quest’anno, noi ricordiamo tutto.

Come percorso nazionale “Noi Saremo Tutto” abbiamo ritenuto obbligatorio fare uno sforzo e contribuire all’esercizio collettivo di memoria intesa come recupero e messa in pratica del patrimonio di classe in un momento come quello attuale. 

RETE NAZIONALE  NOI SAREMO TUTTO

www.noisaremotutto.org

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2 Commenti


  • hassukana

    Mi é sempre piaciuto essere obbiettivo e ho sempre cercato di esserlo il piú possibile soprattutto quando si parla di morti non lasciandomi influenzare troppo dalle ideologie. I morti secondo schede di identitá delle vittime accertate sono non meno di 5500 e non piú di 12000. Harzarich su sua stessa ammissione disse che poté controllare solo alcune foibe perchè i soldati jugoslavi gli sparavano per impedirgli qualsiasi tipo di censimento. Le foibe furono usate solamente dopo la fine del conflitto mondiale (e non durante come luogo dove buttare i militari fascisti) perché Tito, che voleva rimpossessarsi dei territori sottratti dall’Italia alla Jugoslavia (Dalmazia, Istria), voleva che in quei territori fossero eliminati tutti coloro che potessero essere punti di riferimento della comunitá Italiana. Questo perché l’unico modo per potersi presentare al tavolo della conferenza di pace e rivendicarne il possesso era che in quei territori nessuno potesse rivendicarne l’italianità. Poi oltre alle Foibe si parla di un esodo di 350000 Italiani costretti a fuggire dall’Istria e dalla Dalmazia, ora che su 350000 fossero tutti fascisti mi sembra francamente ridicolo.


  • Partito Socialista dei Lavoratori Croato

    Hassukana non dire fesserie. Forse non ti lasci influenzare dalle ideologie, ma ti lasci influenzare dalle baggianate. Cita qualche fonte, piuttosto.
    Le tue supposizioni sul progetto politico di Tito non trovano alcun riscontro nella realtà, tranne che per una dichiarazione del dissidente liberale (anticomunista) Gilas negli anni ’90.
    E poi, nessuno oggi dice che gli emigranti (non solo italiani autoctoni, ma anche “regnicoli”, croati e sloveni) erano “tutti fascisti”: quando siete a corto di argomenti vi inventate le accuse?
    Sarebbe illuminante aggiungere che nell’elenco dei premiati per il Giorno del Ricordo figurano in buona parte criminali di guerra e invasori/oppressori, sia Camicie Nere che ufficiali dell’esercito.

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