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Palermo: studenti denunciati dalla Digos, scuole in rivolta

Striscioni di solidarietà con gli studenti del liceo linguistico Ninni Cassarà interrogati e denunciati dalla Digos venerdì scorso con la complicità della preside Daniela Crimi sono comparsi stamattina in numerose scuole di Palermo, dal Ferrara al Garibaldi all’Umberto I, dal Regina Margherita al Cannizzaro, dal Benedetto Croce al Marco Polo. Gli striscioni recitavano slogan come “Fuori la polizia dalle scuole”.

Venerdì scorso una squadra di agenti della Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali della Polizia di Stato è entrata all’interno del liceo linguistico Cassarà ed ha interrogato numerosi studenti e anche alcuni docenti a proposito dell’occupazione realizzata nel mese di dicembre. Alla fine del blitz quattro adolescenti sono stati denunciati per violenza privata e interruzione di pubblico servizio.

L’inconsueto e gravissimo comportamento della Digos ha scatenato l’immediata reazione dei coordinamenti studenteschi e dei sindacati di base del capoluogo siciliano.

 “Con il totale consenso del dirigente scolastico – denuncia in una nota il Coordinamento degli Studenti medi – una ventina di studenti sono stati sottratti con l’inganno alle loro lezioni per permettere agli agenti di effettuare interrogatori, identificazioni e denunce. Molti professori interrogati hanno fornito nomi dei propri alunni mentre pochi altri si sono rifiutati di collaborare con le operazioni degli agenti in nome del rispetto nei confronti dell’istituzione scuola che dovrebbe formare e dialogare con i propri studenti piuttosto che entrare in contraddizione con essi allestendo uffici di questura all’interno dei locali scolastici”.

 Ha denunciato invece alla stampa locale Federica Marino, membro del coordinamento e studentessa dell’istituto magistrale Regina Margherita: “Critichiamo fortemente il comportamento della preside che ha permesso l’ingresso di agenti all’interno della scuola e che in combutta con essi ha trasformato in luogo in cui ci formiamo e dovremmo sentirci protetti in una questura con l’intento di intimidirci. Le scuole non sono sicure e crollano, soprattutto nei quartieri popolari si registra una forte dispersione scolastica, i libri di testo hanno un costo sempre più inaccessibile e davanti a questo sconfortante scenario ci si preoccupa di denunciare noi giovani studenti semplicemente perché vogliamo far valere i nostri diritti”.

Dura e immediata anche la presa di posizione dell’Unione Sindacale di Base Scuola di Palermo che in un comunicato accusa:  
“L’interrogatorio, che ha visto coinvolto anche il nostro responsabile regionale in quanto insegnante della scuola, si è svolto a metà mattinata mentre le classi erano regolarmente a scuola, con docenti ed alunni che venivano volta per volta chiamati in presidenza per le dichiarazioni, alla presenza del Dirigente Scolastico che ha consentito questa procedura “poco ortodossa”. In un clima di tensione, con docenti sottoposti ad interrogatori “sostenuti” ed “incalzanti” che mettevano in dubbio la loro professionalità, al termine degli stessi alcuni alunni sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio e violenza privata. Troviamo inaccettabile che il dirigente scolastico abbia consentito tutto questo, trasformando la scuola in una “sala interrogatori” (…). L’accusa di violenza privata è assurda, nei confronti di ragazzi appena maggiorenni, che avevano vissuto la stessa esperienza l’anno precedente senza che avvenisse tutto questo; invece, quest’anno, si vedono catapultati in una condizione “delinquenziale” che non ha nessun presupposto logico: non un solo docente è stato vittima di alcuna violenza fisica ed il personale Ata ha potuto svolgere regolarmente il proprio servizio nella scuola durante l’occupazione”.

Domattina diverse realtà cittadine – il Collettivo Autonomo Universitario, il Coordinamento degli Studenti Medi, Usb, Cobas, Slai Cobas e Rifondazione Comunista – hanno indetto a partire dalla 10.30 un presidio di solidarietà con gli studenti del Cassarà davanti al liceo linguistico. 

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