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Un inutile Consiglio Straordinario e un tunnel che ha portato nimbysmo, strumentalità e divisione

Dopo quattro ore di discussione, tra interventi dei cittadini e dei consiglieri, con l’assenza degli assessori della Giunta Regionale del Lazio e di quella di Roma Capitale, l’assemblea del Consiglio del IX Municipio, viene sciolta per aver superato i tempi programmati, senza che nessuno abbia chiesto e messo in votazione la prosecuzione dei lavori. Interveniamo sull’unica “novità”: il tunnel dei PDini all’Agostini. Diciamo subito che al di la delle parole, nemmeno chi lo propone ha portato uno straccio di progetto di massima. Siamo andati a rileggere la delibera con le prescrizioni. Ebbene, l’unica cosa che abbiamo trovato è la richiesta di prosecuzione dell’autostrada fino a prima del GRA venendo da Latina, fatta dalla Giunta Marino. Per poterla commentare/criticare  immaginiamo che questa prescrizione lasci a libera interpretazione e quindi che in sede di progetto esecutivo si possa fare una variante. Mettiamo in chiaro che il tunnel non è alternativo al tratto A12-Tor de Cenci, ma si aggiunge. Si dovranno fare Studi di fattibilità, verifiche d’impatto ambientale, stima dei costi che aumenteranno vertiginosamente (20 volte di più di una autostrada a raso e 10 volte di più di una in viadotto) e parliamo di almeno ulteriori 200 milioni di euro. Ricordiamo che proprio nella zona dove dovrebbe iniziare la cantierizzazione del tunnel (Malpasso), ci saranno gli svincoli per l’A12 e si innesterà l’autostrada (GRAbis) proveniente dall’A1 (Fiano-S. Cesareo) di cui la bretella è un tratto fondamentale. Quindi un buco vicino ad un groviglio di asfalto e cemento. Adesso andiamo a simulare ciò che accadrà con il cantiere del tunnel/galleria lungo mille e ottocento metri e largo almeno quarantadue (!?). Visto, almeno da quanto dichiarato, che “camminerà” sotto l’attuale Pontina, la prima cosa che dovranno fare, quando inizierà il cantiere, sarà quella di chiudere/sbarrare la strada, non prima però, di costruire un by pass stradale “provvisorio”. A sinistra non si potrà fare, visto la presenza della tenuta del presidente della repubblica e gli edifici dei quartieri di Tor de Cenci e Spinaceto. Allora si dovrà fare a destra, dentro il parco di Decima-Malafede per sbucare prima del GRA, ma con grossi problemi di reinnesto, data la presenza di aree commerciali e non. Altri costi di costruzione ed espropri. E’ indubbio che non avrà alcun effetto, come d’altronde, tutta l’autostrada a pedaggio, sulla fluidificazione del traffico. I poveri pendolari rimarranno imbottigliati a fare la fila sotto il tunnel, respirando il gas di scarico delle loro auto dentro il “tubo” della galleria. Per i pendolari dei quartieri limitrifi, su auto private e trasporto pubblico su gomma, non cambierà nulla, continueranno, dopo essersi inseriti con la solita difficoltà, a fare le file insieme ai pontini. E c’è chi vuole l’autostrada, ma non sotto casa sua, come il CdQ di Tor de Cenci: … se proprio devono costruirle, che almeno spostino la bretella 500 metri più in là nella vallata del Risaro.

Chi si è già arreso come  un tizio chi verrà  espropriato: “… bisogna puntare a realizzarla nel miglior modo possibile (ndr: l’autostrada)”. Chi è contrario ma se la spostano… come l’Ass.ne Viviamoromasud: “… Io non sono completamente sordo all’idea di una galleria sotto al raccordo anulare“. (Queste dichiarazioni sono stralciate dal seguente art: http://eur.romatoday.it/spinaceto/consiglio-straordinario-bretella-interventi-comitati.html).

Una domanda a questo punto sorge spontanea: perché le Giunte della Regione Lazio e i Governi non hanno mai sostenuto l’unica soluzione di tutti i mali, proposta da anni dal nostro Comitato, intervenendo con opere intermodali su ferro e in particolare con la costruzione della metropolitana leggera in complanare alla Via Pontina adeguata in sicurezza, che consentirebbe a tutte/i, con minor costo, minor inquinamento, minor tempo di percorrenza, di risolvere il problema centrale della fluidificazione del traffico? La risposta purtroppo è sempre la stessa: gli amministratori subalterni ai prenditori rapaci privati, devono supinamente obbedire per portare nelle tasche di Impregilo/Salini il più grosso malloppo possibile: almeno duemilasettecentoventi milioni di euro! E il rapporto costi/benefici? Costi, devastazione, disoccupazione a carico delle nostre comunità, benefici per miliardi di euro a chi costruirà l’opera e per i politicanti corrotti che la sostengono trasversalmente. A quei cittadini (pochi) utili idioti un pugno… di mosche e il danno certo.

Concludiamo, ribadendo che l’unità delle nostre comunità è la forza e un bene prezioso con cui continuare a difendere la nostra terra, per questo invitiamo tutte/i a solidalizzare e a stringersi intorno al movimento Nocorridoio/NObretella per opporsi con ogni mezzo a disposizione alla devastante autostrada a pedaggio!

 

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