Menu

Aggressione fascista a Roma, picchiato uno studente

Ennesima aggressione fascista a Roma. Questa volta, ad essere preso a calci e pugni a Roma dopo esser stato circondato da tre picchiatori di estrema destra in quanto riconosciuto come antifascista, è stato un diciottenne. L’aggressione dello studente del Liceo Mamiani, che a causa del pestaggio è stato ricoverato all’ospedale San Giovanni col naso rotto, è avvenuta a Piazza Epiro poco prima della mezzanotte di venerdì.

«Stavo tornando da casa della mia fidanzata, che abita poco distante dalla mia abitazione – racconta la vittima – quando ho notato due persone ferme in strada. Mi fissavano e sembrava che mi stessero aspettando. Quando ho raggiunto una zona poco illuminata, uno di loro mi è venuto incontro e mi ha chiesto se fossi un antifascista. Gli ho risposto di sì e allora, insieme all’altro che era con lui, hanno iniziato a contestare la mia affermazione, dicendo cose del tipo ‘ma non ti vergogni a dircelo?’ E’ chiaro che si trattava di un pretesto per litigare».
Ad un certo punto le minacce si trasformano in pestaggio. All’improvviso, da dietro arriva un terzo estremista di destra che colpisce lo studente con un pugno in volto, rompendogli gli occhiali. Nonostante la vittima fosse caduta a terra con il naso sanguinante la squadraccia inizia a prenderlo a calci. Per fortuna il ragazzo ha uno scatto e riesce a fuggire. Ma l’aggressione non finisce.
«Poco distante incontro un ragazzo con il cane. Gli chiedo aiuto. Mi vede sanguinante e chiama l’ambulanza e il 112. Gli racconto cosa è successo – spiega – E’ allora che gli aggressori ci raggiungono. Ci chiedono se avessimo chiamato la polizia. Mi dicono di stare tranquillo, è evidente che hanno paura. Io sto continuando a sanguinare e inizio ad urlare contro di loro, facendoli fuggire».
Davide viene trasportato in ospedale, domani sarà operato al naso, la prognosi è di 20 giorni. «Non conoscevo nessuno degli aggressori, anche se li saprei riconoscere – aggiunge – Ho fatto attività politica in passato, frequentando il collettivo della mia scuola. Sul fatto che fossero estremisti di destra non avrei dubbi. Poco prima di prendermi a pugni mi hanno chiamato ‘compagno’».
Secondo le agenzie di stampa gli aggressori sarebbero esponenti di Blocco Studentesco.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *