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Milano. Madri nella crisi: protesta a tutto campo

Aggiornamento. Questa mattina le Madri nella Crisi hanno occupato la sede della Regione Lombardia. Un tweet avvisa che: “ci sono stati tafferugli con la polizia e tre feriti occupato il palazzo della regione. Il conflitto si alza vogliamo lavoro dice Rosanna una delle madri.la polizia non ci fa paura”

Sono salite sul tetto del Policlinico, poi sono andate nel cuore del business nella capitale economica del paese– l’Expo – dove si sono incatenate. Proseguono l’occupazione del tetto e parlano con i volantini, le azioni di lotta ed anche dalla televisione. Sono le Madri nella Crisi, un centinaio di donne che stanno perdendo il lavoro ma che dimostrano una visione “lunga” dei loro problemi e di quelli di tutti. “Da tre giorni occupiamo il tetto del padiglione Alfieri del Policlinico di Milano e abbiamo installato un presidio davanti alla Clinica Mangiagalli, in via delle Commenda. Sotto il nosocomio milanese dormiamo in tende e sacchi a pelo, con il sole  e con la pioggia, e oggi abbiamo occupato l’EXPO GATE in Piazza Cairoli”.  Sono le parole di Rosanna, la portavoce delle Madri nella Crisi le lavoratrici precarie che ancora stanno occupando il tetto del padiglione Alfieri del Policlinico . “E’ solo l’inizio! Le Istituzioni devono farsi carico della nostra situazione!” è’ l’urlo lanciato delle Madri nella Crisi, il gruppo di cento donne precarie che hanno perso il posto di lavoro al Policlinico di Milano, a seguito di un concorso che non ha tenuto conto della professionalità acquisita nel loro rapporto di lavoro ultradecennale nella struttura ospedaliera milanese.

“Abbiamo deciso di incatenarci al Gate di EXPO 2015, l’evento grazie al quale i soldi che vengono tagliati alle pubbliche amministrazioni, finiscono nelle tasche del malaffare e dei corrotti. Chiediamo che il Prefetto si occupi della nostra situazione e convochi urgentemente un tavolo con gli assessori regionali Mantovani e Cantù e quelli comunali Majorino e Tajani”. Permane nel frattempo l’occupazione del tetto al Policlinico da dove ieri mattina si è tenuto un collegamento in diretta con la trasmissione di RAI3 Agorà. “Non faremo gesti drammatici, vogliamo rassicurare i nostri cari, ma se non si darà una risposta concreta al nostro dramma, saranno altri a doversi preoccupare, perché noi donne-madri sapremo far valere i nostri diritti e riscattare con la lotta la nostra dignità” dicono le Madri nella Crisi “Noi non siamo sole, facciamo appello alle tante donne e madri precarie, licenziate,  sfruttate, violentate dal ricatto della precarietà a vita a unirsi al nostro gruppo, per riscattare la nostra dignità di donne, di lavoratrici e di essere orgogliose di ribellarci.” Nel frattempo l’assessore Regionale Cantù ha espresso la propria disponibilità a un incontro, al pari dell’assessore comunale alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino; nessuna notizia invece dall’assessore regionale alla Salute Mario Mantovani e da Cristina Tajani, assessore del Comune di Milano alle Politiche del lavoro. “Abbiamo sollecitato la Prefettura ad aprire il tavolo con i quattro assessorati ma al momento non abbiamo ancora avuto risposta –dice Pietro Cusimano dell’USB – comunque, è la terza notte sul tetto e si preparano altre iniziative nella città di Milano”. Sabato scorso le Madri nella Crisi hanno animato uno degli spezzoni più combattivi del corteo che a Roma ha aperto il controsemestre popolare contestando Renzi e l’Unione Europea. Donne con le idee chiare.

Un primo video sulla lotta delle Madri nella Crisi

Un secondo video sull’azione di lotta all’Expo

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