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Il Patto del Nazareno si fa il “tagliando”

E’ arrivato dunque il giorno del “tagliando”, ossia la tenuta del patto del Nazareno tra il premier Renzi e Berlusconi. Si stanno incontrando questa mattina a Palazzo Chigi per fare mettere a verifica l’accordo che ha preparato il terreno alle leggi controcostituzionali e ad una nuova legge elettorale, dopo che la Consulta, tardivamente, ha bocciato parti significative del Porcellum ancora in vigore. Al premier serve un “forte alleato sulle riforme”, commenta oggi il Corriere della Sera “per controbilanciare gli eventuali diktat dei partiti della maggioranza, a partire dall’Ncd, e della minoranza interna del Pd. E serviva a Berlusconi concedere all’avversario anche un successo di immagine e un sostegno parlamentare forte per ricevere in cambio una ritrovata centralità politica, un ruolo da «padre delle riforme», una nuova legittimazione dopo le pesantissime mazzate della condanna Mediaset in parte attutite dall’assoluzione nel processo Ruby”.

Alcune indiscrezioni segnalano che tra le materie non negoziabili Berlusconi abbia messo il suo esplicito veto ad una eventuale elezioni di Prodi a Presidente della Repubblica.

Berlusconi e Renzi saranno affiancati dai loro fedelissimi (tutti uomini) Gianni Letta e Denis Verdini per Forza Italia e Lorenzo Guerini e Luca Lotti per il Pd.

La ciccia del tagliando sul Patto del Nazareno è un nuovo accordo sulla legge elettorale, l’Italicum sul quale il Senato comincerà a votare a settembre. Renzi torna così a contare molto sulla collaborazione di Berlusconi per portare a casa anche la nuova legge elettorale. Sulla carta ci sarebbe intesa sull’abbassamento delle soglie di sbarramento sia per i partiti nelle coalizioni che per quelli fuori (richiesta dai partiti minori, incluso il Ncd di Alfano) e sulla soglia necessaria per accedere al premio maggioranza (che dovrebbe salire dal 37 al 40% dei voti) mentre non c’è feeling sulla reintroduzione delle preferenze. L’incontro di oggi dovrebbe però essere ancora interlocutorio in attesa dei prossimi mesi. I maligni (una categoria che pare meglio informata dei “gufi”) non escludono che proprio sul terreno della legge elettorale Berlusconi potrebbe fare uno scherzetto al giovane fiorentino, magari creando o approfittando di un incidente parlamentare a settembre/ottobre e andando alle elezioni anticipate con l’attuale legge elettorale (il Porcellum ma senza gli aspetti cassati dalla Corte Costituzionale).

 

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