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Stop Orte-Mestre. Due giorni di mobilitazione

STOP OR_ME 20-21 SETTEMBRE – TUTTE LE INIZIATIVE

TUTTE LE INIZIATIVE ORGANIZZATE DAI NODI LOCALI DELLA RETE STOP ORTE-MESTRE:

–       Riviera del Brenta: i comitati si attivano per un’intera giornata con manifestazione al mattino sulla SS 309 Romea in località Giare di Mira (ore10.30)  e festa in piazza a Dolo nel pomeriggio (dalle ore 15.00);

–       A Cesena il coordinamento Stop Or-Me ha indetto una biciclettata domenica 21 con partenza alle ore 14.30 dalla stazione dei treni di Cesena;

–       La rete di Terni organizza un presidio con volantinaggio al casello dell’autostrada a Orte sia sabato che domenica pomeriggio;

–       In Umbria il Coordinamento Umbro – No E45 Autostrada organizza sabato 20, alle ore 15.30, un’assemblea popolare con i cittadini a Deruta, presso l’Hotel Asso di Coppe e volantinaggi in altre città;

–       Altri presidi e volantinaggi sono previsti venerdì in piazza a Adria, sabato a Cavarzere, domenica a Piove di Sacco nel padovano e alla chiusa di S.Marco a Ravenna;

–       Il coordinamento Stop Al Consumo di Territorio di Argenta sarà presente con striscioni e volantini all’incrocio tra la vecchia SS 16 e la Strada S.Antonio;

–       Infine Legambiente dell’Emilia-Romagna organizza un tour regionale nei paesi minacciati dall’autostrada per lunedì 22;
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20-21 SETTEMBRE DUE GIORNI DIMOBILITAZIONE DIFFUSA IN 5 REGIONI PER DIRE NO ALLA ORTE-MESTRE
Il Decreto “Sbanca Italia” del Governo Renzi rimette in pista la Orte-Mestre, comitati e associazioni delle 5 regioni attraversate dalla nuova autostrada e riuniti nella Rete Nazionale Stop Or-Me (www.stoporme.org) rispondono con 2 giorni di mobilitazione diffusa nei territori sabato 21 e domenica 22 settembre, proprio  in concomitanza con la Marcia Mondiale per il Clima.  
Numerose le iniziative previste: i comitati della Riviera del Brenta si attivano per un’intera giornata con manifestazione al mattino sulla SS 309 Romea in località Giare di Mira e festa in piazza a Dolo nel pomeriggio; il coordinamento Stop Or-Me di Cesena ha indetto una biciclettata domenica 21 con partenza alle ore 14.30 dalla stazione dei treni di Cesena, mentre la rete di Terni organizza un presidio al casello dell’autostrada a Orte sia sabato che domenica pomeriggio. Altri presidi e volantinaggi sono previsti a partire da venerdì nelle piazze di Adria, Cavarzere e Piove di Sacco; ad Argenta, nel ferrarese, presidio e volantinaggio venerdì nei pressi della bretella di collegamento con la nuova SS16. Infine la Legambiente dell’Emilia-Romagna organizza un tour nei paesi minacciati dall’autostrada per lunedì 22.
Per le organizzazioni che aderiscono alla Rete Stop Or-Me, la nuova autostrada lunga 400km e dal costo preventivato di 10 miliardi di euro oltre ad essere estremamente impattante e pericolosa sotto il profilo ambientale e della salute,  è anche un’opera che non sta in piedi da nessun punto di vista, tantomeno da quello economico–finanziario, come emerge dai dati dello stesso proponente. Per far quadrare i conti e ottenere il vialibera dal CIPE, il ministro Lupi si è dovuto inventare trucchi di ogni genere: dalle defiscalizzazioni, al project financing, dai project bond alle ultra-semplificazioni amministrative. La stessa Corte dei Conti solo due mesi fa aveva bloccato la delibera di approvazione del progetto preliminare emanata a novembre 2013 dal CIPE: nel provvedimento dei giudici  era stata giustamente eccepito che il Decreto del Fare (98/2013) impediva l’applicabilità dell’esenzione di IRES, IRAP e IVA (ai sensi dell’Art. 18 della Legge 183/2011) per le opere dichiarate di pubblica utilità prima del 2013. Un colpo mortale per la Orte-Mestre che essendo stata dichiarata di pubblica utilità nel 2003, non avrebbe potuto godere degli 1,8 miliardi di sconto fiscale sui quali vorrebbero fare leva le società della cordata proponente guidata dalla GEFIP Holding di Vito Bonsignore.  
Fatto sta  che il Governo Renzi con il Decreto “Sbanca Italia”, contro ogni logica, ha cancellato l’ostacolo opposto dalla Corte dei Conti rendendo possibili le defiscalizzazioni per tutte le opere in project financing (si veda Art. 4 comma2), anche per quelle dichiarate di pubblica utilità prima del 2013. Un provvedimento pensato ad hoc per la nuova autostrada visto che in questo modo l’iter di approvazione di una delle grandi opere più costose e devastanti tra quelle previste in Legge Obiettivo potrà ripartire: ora infatti in pochi mesi ANAS può indire il bando per la progettazione definitiva e la concessione dell’opera. Una scelta insensata e inaccettabile per i comitati e le associazioni No Or-Me che tra l’altro denunciano come tra tutti gli interventi previsti e finanziati per strade e autostrade nello “Sblocca Italia”, non figura nemmeno un centesimo per la messa in sicurezza della SS 309 Romea né della E-45. Mettere in sicurezza E-55 e E-45 costerebbe molto di meno e darebbe risposte alle comunità in tempi più rapidi, così come numerose sono le alternative di trasporto già sui tavoli del Governo e delle Regioni, a cominciare dal corridoio ferroviario Adriatico-Baltico per il quale sono stati stanziati fondi miliardari dalla stessa Comunità Europea.
Per la Rete Stop Or-me la verità è che questa autostrada serve solo a chi la fa, alle cricche mafiose del cemento e dell’asfalto che dopo il MOSE vogliono appropriarsi di un “bottino” ancora più succulento, come emerge dalle intercettazioni dell’inchiesta sul “sistema Veneto” per stessa ammissione dell’ex segretaria di Giancarlo Galan, Claudia Minutillo.
A pagare queste scelte sciagurate saranno sempre e solo i cittadini e i lavoratori con tagli ai servizi e al welfare, tasse e disoccupazione. Di qui l’appello ai cittadini perché rispondano partecipando alle manifestazioni organizzate nei territori, ma anche un messaggio forte e chiaro a tutti i parlamentari affinché in sede di conversione del Decreto si faccia marcia indietro mettendo definitivamente la parola fine su un progetto vecchio, pericoloso e distruttivo

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