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Bologna: antifascismo è anticapitalismo

E’ stata quella di ieri una giornata importante, in cui si è avuta l’emersione compatta di quelle forze che da settimane hanno ripreso ad accumularsi a Bologna, in un corteo partecipato e determinato che ha saputo coniugare al meglio la lotta antifascista con quella anticapitalista.

Abbiamo risposto al governatore di Bankitalia, Visco, per dirgli che non abbocchiamo al disegno di chi, con Renzi e Draghi, millanta una crescita fatta di precarietà, sfruttamento del territorio,privatizzazione, smantellamento del welfare, concentrazione della ricchezza e dei processi decisionali in poche sporche mani.

Ci siamo rivolti ai lavoratori in lotta, ai migranti sfruttati, ai compagni che non mollano, a chi difende gli spazi liberati dalla polvere, agli abitanti che nelle occupazioni hanno trovato una casa e un tetto altrimenti negati da un sistema ingiusto, ai nostri coetanei che non si arrendono all’idea di veder cancellato il proprio futuro. Abbiamo detto tutti insieme che nella crisi sociale ed economica di questi anni non lasceremo alcuna agibilità a chi pensa di risolvere i problemi portando odio, xenofobia e sessismo per distogliere lo sguardo degli oppressi dal loro nemico reale, una classe padronale che dall’alto della cupola dell’Unione Europea affama le fasce più deboli della popolazione di questo continente. Forza Nuova, Fiore e ogni forma di vecchi e nuovi fascismi si sono quindi visti sbattere nuovamente la porta in faccia, in una città che oggi si è assunta la responsabilità di scacciarli senza diritto di appello, perchè l’unico odio che possiamo sostenere è quello contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.Non ci hanno fermati dunque i manganelli di chi pensa di fare del disagio, economico e sociale, materia di competenza per il Ministero degli Interni, e una volta in più abbiamo fatto un passo in avanti verso la generalizzazione politica di questioni che come tali devono essere trattate.
Solidali con chi lotta per un futuro diverso ovunque nel Mediterraneo, solidali con i compagni che oggi hanno pagato la propria deteterminazione con le ferite inferte dalle FdO.
E soprattutto solidali con Teo, che vogliamo vedere presto tornare a lottare in questa città!

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