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Campania: contestato Renzi, cortei contro l’inceneritore e per l’acqua pubblica

Si è tenuto ieri un corteo cittadino per le strade di Giugliano in Campania (NA) contro la costruzione dell’inceneritore che – stando al bando di gara emesso dal Commissario straordinario campano – dovrebbe bruciare milioni e milioni di balle di rifiuti accumulati negli ultimi anni in giro per la regione: eco-balle solo sulla carta, in verità rifiuti “tal quale” imballati e stipati in maniera “provvisoria” da anni in attesa di restituire ingenti profitti ai loro “proprietari”. 
Un corteo di circa 1.500 persone che ha ribadito il NO secco agli inceneritori in generale: tecnologia superata, inquinanti, che non risolvono il problema delle discariche perché producono altri rifiuti (dalle nanopolveri che vengono “smaltite” dalla natura e dai nostri corpi, avvelenandoli, fino a quelli speciali come le ceneri che vanno comunque destinate in discariche). 
Un importante spezzone è stato animato dal locale “Comitato NO Inceneritore” che da anni si batte sul territorio contro le politiche scellerate di istituzioni, imprenditori e camorra. Spezzone animato dagli studenti coordinati dai collettivi operanti in zona, dall’area antagonista, dal locale Movimento Lavoratori Disoccupati, USB ed ambientalisti. 

La questione relativa all’acqua pubblica ha interessato un’altra manifestazione organizzata nel capoluogo campano ieri pomeriggio: un corteo regionale per ribadire le ragioni dell’acqua sottratta alle logiche del profitto privato. Corteo che ha mosso i passi da Piazza Mancini, composto da circa un migliaio di persone. Presenti i Cobas e l’Usb, una delegazione da Giugliano, dai territori del Sannio contro le trivellazioni, da Bagnoli c’era il Comitato contro lo Sblocca-Italia. Presenti anche il Sindaco e vicesindaco di Napoli. Il corteo si è concluso di fronte al palazzo della Regione. 

Intanto, ieri Matteo Renzi ha compiuto una visita alle zone industriali dell’Irpinia dove, per l’intera giornata, è stato atteso dalle delegazioni  di attivisti No Triv, delegati sindacali di aziende in crisi e militanti delle zone interne della Campania. Il premier era atteso per le 13 ma è giunto in serata accompagnato da un enorme dispositivo repressivo per il timore delle annunciate contestazioni che comunque sono riuscite a farsi notare nonostante la blindatura dispiegata dalle forze di polizia. 

In serata, poi, lo stesso premier è giunto, non annunciato, a Capodichino presso lo stabilimento dell’Atitech dove ha incontrato l’esponente di centro-destra, nonché capo dell’opposizione in Consiglio Comunale, Gianni Lettieri. Un blitz sul quale il sindaco De Magistris in un tweet ha ironizzato sul fatto che Renzi dà la benedizione politica a chi, come Lettieri, auspica un nuovo sacco urbanistico e speculativo sull’area metropolitana partenopea.

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