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Milano. Il prefetto chiude la Statale per impedire l’assemblea No Expo

Tempi di caccia alle streghe e decisione gravissima da parte del Prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, che ha ordinato la chiusura per tutto il fine settimana – da oggi fino a domenica – dell’Università Statale. “Motivi di sicurezza”, nessuna spiegazione dettagliata. Raduni fascisti? Macché, quelli le loro assemblee le possono fare tranquillamente in sedi istituzionali.
L’obiettivo delle autorità è impedire che all’interno della sede di via Festa del Perdono dell’ateneo milanese si possa svolgere la programmata assemblea nazionale dei comitati No Expo prevista per la giornata di domani e anticipata da alcune iniziative già oggi. 

“La decisione, condivisa con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – ha spiegato laconicamente la direzione dell’Università – si è resa necessaria a tutela della sicurezza di studenti, personale e docenti, a fronte della manifestazione nazionale autoproclamata da alcuni centri sociali e dall’area antagonista”.
Per autorità accademiche e autorità di pubblica sicurezza la mobilitazione contro la kermesse – sotto accusa per l’infiltrazione della malavita organizzata e per altri consistenti motivi – non sarebbe altro che una scusa, insomma, per occupare i locali dell’ateneo.
Per ora non è dato sapere cosa pensa l’amministrazione comunale guidata dal sindaco ‘arancione’ Pisapia, rappresentata all’interno del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha adottato la draconiana e intollerabile decisione di chiudere letteralmente le lotte in faccia a chi si batte contro la speculazione e la devastazione ambientale.

Gli organizzatori dell’assemblea nazionale – Comitato abitanti San Siro, centro sociale Il Cantiere e Cut- Collettivo Universitario The Take e altri ancora – non ci stanno, denunciano l’atto d’imperio e informano che le attività di dibattito già previste si terranno altrove. A Milano il fine settimana si annuncia più caldo del previsto. Intanto a metà mattinata un gruppo di attivisti ha affisso davanti alla sede universitaria sbarrata uno striscione che recitava, in riferimento alla retorica utilizzata dai governi e dai media mainstream europei dopo gli attacchi alla redazione del giornale francese satirico Charlie Hebdo, “Tutti paladini della libertà d’espressione. Chiudono l’Ateneo per bloccare un’assemblea”.

Nel pomeriggio di oggi gli organizzatori della mobilitazione hanno diffuso un comunicato di denuncia di quanto accaduto informando sul luogo dove si terranno le attività impedite dalla chiusura della sede della Statale di Via Festa del Perdono. Lo riproduciamo di seguito:

Nella Milano che rivendica la libertà di espressione le porte dell’Università statale rimangono chiuse a studenti, docenti, lavoratori e la città intera.
Nella Milano dove Expo patrocina iniziative omofobe perché “Expo lascia spazio a posizioni diverse e a volte antitetiche tra di loro”, si chiude un luogo di cultura per impedire dibattito e confronto.
Nella città di Expo le direttive sono chiare: impedire lo sviluppo di discorsi critici e lo scambio di saperi in relazione al grande evento e cristallizzare un modello di società in cui non c’è spazio per l’autodeterminazione di sé, del proprio corpo, del proprio diritto alla città.
Oggi l’Università Statale di Milano è stata blindata per “motivi di sicurezza”. Serrata, chiusa fino lunedì per ostacolare la realizzazione di un’assemblea nazionale di confronto su Expo, la corruzione e speculazione che lo caratterizza, le conseguenze che il grande evento avrà e che sta già avendo sul territorio nazionale in tema di diritti, reddito e lavoro.
Non vogliamo cadere nella trappola di chi vuole costruire un “nemico pubblico” e un clima di tensione, perché condividere con la città di Milano temi, contenuti e opinioni è la cosa più importante.
La due giorni si svolgerà nello spazio di via Mascagni 6,  luogo simbolo delle politiche che caratterizzano la città di Expo: svendita del patrimonio pubblico e PGT.
Invitiamo tutte e tutti a sostenere la libertà di espressione e a partecipare a questo ricco programma:

Venerdì 16 gennaio

dalle 19.30: teatro contadino, aperitivo bio, serata hiphop, balkan e reggae vs expo e omofobia! 

Sabato 17 gennaio

h11-12.30

“Expo e genere”

“Riappropriazioni debite”

“Atenei contro Expo2015″

h12.30-13 pausa pranzo

h13-14.30

“ExpoxXChi? Casa, reddito, saperi”

“I tentacoli di Expo”

“Destituire la metropoli”

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1 Commento


  • Mic

    Anche il prefetto è Charlie Hebdo, immagino…

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