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Firenze. Caselli contestato, rinuncia

Questa mattina Giarcarlo Caselli era stato invitato a tenere una ‘lezione antimafia’ nella sede universitaria di Novoli, invitato dall’associazione Libera-Contro le mafie e dalla lista universitaria Udu-SU (alle quali qualcuno dovrebbe spiegare la non poca differenza tra legalità e giustizia).

Ma non tutti a Firenze hanno gradito l’invito rivolto a quello che in un comunicato che nei giorni scorsi annunciava la mobilitazione veniva definito “un inquisitore che ha dedicato l’intera vita alla difesa degli interessi economici e politici dominanti, sia legali che illegali, contro i movimenti politici e sociali”.
Concetto più volte ribadito questa mattina negli slogan di una cinquantina di studenti che hanno anche realizzato alcune scritte sui muri del Polo delle Scienze Sociali di Firenze manifestando così l’opposizione alla presenza all’interno delle facoltà universitarie dell’ex procuratore capo di Torino, noto negli ultimi anni per la vera e propria crociata giudiziaria – e politica – portata avanti contro il movimento No Tav della Val di Susa e contro le mobilitazioni contro l’alta velocità che hanno attraversato più volte il capoluogo piemontese.
Quando i manifestanti aderenti ai Collettivi e ad altre realtà studentesche stavano sfilando all’interno del Polo di Novoli al grido di ‘torturatore’ era già arrivata la notizia che lui, Giancarlo Caselli, aveva già dato forfait proprio per evitare ogni tipo di contestazione. Alcune decine di contestatori hanno anche voluto presenziare all’iniziativa «Cento passi all’Università» organizzata a scopi elettorali dalla Sinistra Universitaria, esponendo l’esplicito striscione che recitava «Caselli boia dei movimenti sociali e dei lavoratori». Un po’ di tensione ma nessuno scontro, raccontano le cronache.
Gli organizzatori dell’iniziativa e i responsabili dell’invito a Caselli non hanno accolto bene la contestazione. “Sono profondamente dispiaciuto – ha detto don Andrea Bigalli, coordinatore toscano di Libera – dalla manifestazione d’intolleranza nei confronti di un personaggio e di un magistrato che ha istruito processi fondamentali per la lotta ai clan. Così è messo in discussione il principio cardine della democrazia”.
“Per noi è un grosso colpo perché in questo modo viene leso il diritto di manifestare il proprio pensiero. Caselli avrebbe dovuto fare un intervento sulla legalità e la lotta alla mafia. La Tav non era oggetto dell’incontro e su questo argomento anche all’interno di Libera ci sono posizioni contrastanti. Ma tutto ciò non può minimamente sminuire quello che Caselli ha fatto nella sua attività di magistrato”, ha detto Luca Grillo, uno dei referenti di Libera a Firenze. Al quale è sfuggito il piccolo particolare che in Val Susa magia e alta velocità sono sinonimi, e non solo in senso filosofico ma soprattutto materiale.
Ancora più duro Caselli che ha parlato di “intimidazioni e comportamenti incivili, compatibili forse con lo squadrismo ma di certo non con la democrazia”.
Naturalmente il Senato Accademico ha espresso “la sua totale solidarietà al giudice Gian Carlo Caselli che, a seguito delle intimidazioni ricevute, consapevole del rischio reale di incidenti all’interno degli spazi universitari, ha rinunciato a partecipare ad un incontro dedicato a illustrare i suoi contributi alla lotta contro le mafie all’interno di un’iniziativa organizzata da un gruppo studentesco e dall’Associazione Libera”.
Solidarietà a Caselli anche da parte di Emiliano Poli, responsabile legalità del Pd Toscano: “Il Partito Democratico della Toscana esprime solidarietà al Procuratore Giancarlo Caselli che ha rinunciato ad essere presente oggi a Firenze ad un’iniziativa organizzata Sinistra Universitaria e propedeutica alla giornata della memoria di Libera. I Collettivi studenteschi hanno annunciato un presidio di protesta per impedirgli di parlare. Consideriamo inaccettabile che un Magistrato che ha dedicato la propria vita alla lotta al terrorismo ed alla criminalità organizzata venga definito un personaggio sgradito”.

Di seguito il comunicato diffuso in serata dall’Assemblea contro la presenza di Caselli a Novoli:
Sulla contestazione a Caselli e sulla libertà d’espressione (del dissenso)

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