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Rottura e unità nella proposta di Ross@. Una interessante due giorni a Parma

Rompere gli indugi, sul piano dei contenuti e su quello dell’azione politica. Domenica a Parma si è tenuta una assemblea nazionale degli attivisti di Ross@ per discutere della fase politica e decidere sul programma di azione dei prossimi mesi. Il giorno precedente, sempre a Parma, Ross@ ha organizzato un interessantissimo e utile convegno nazionale su Unione Europea ed euro che ha prodotto una prima conclusione: l’Unione Europea non è riformabile e dunque le ipotesi di un’altra Europa possibile senza rompere quella che esiste non hanno futuro e portano fuori bersaglio i movimenti di lotta e le stesse possibilità di alternativa al sistema dominante.

Introducendo la discussione dell’assemblea di domenica Giorgio Cremaschi ha avanzato alcune osservazioni sulla fase politica ma anche sulla entrata in campo di Landini sul piano politico: “L’abolizione dell’art.18 è come la bandiera nazista issata sul Partenone, ha un valore simbolico… L’Unione Europea e il regime di Renzi non sono riformabili ma c’è chi si adatta a questa condizione, noi invece dobbiamo indicare una alternativa… Il regime investe anche su quello che dovrebbe essere il terreno dell’opposizione decidendo chi deve essere l’opposizione. La sovraesposizione mediatica di Salvini e Landini ne è la conferma. Il regime incentiva la rappresentazione ma attacca la rappresentanza. Emblematico lo sciopero alla Fiat di Melfi che ha visto la disobbedienza di operai e delegati alle indicazioni della stessa Fiom. Il che rivela le contraddizioni della cd coalizione sociale avanzata da Landini. Certo se ci sarà il referendum contro il Jobs Act anche Ross@ sosterrà il referendum ma sul progetto ci sono troppe cose che non ci tornano”.

A seguito del confronto tra le varie realtà territoriali, nei prossimi mesi Ross@ ha deciso di impegnarsi su alcuni terreni. Se e quando verranno definiti i referendum contro il Jobs Act e quello sulle  controriforme costituzionali imposte dal governo Renzi, sarà in campo in modo unitario. E’ stata messa in cantiere una iniziativa pubblica di Ross@ insieme a costituzionalisti e a giuristi per cominciare a preparare già da adesso la resistenza e la mobilitazione contro il referendum confermativo previsto dal governo a sostegno delle controriforme costituzionali. Verranno avviati i contatti internazionali per preparare un nuovo incontro sulla rottura dell’Unione Europea come quello del 14 marzo ma stavolta con ospiti provenienti da altri paesi europei coinvolti dalla nostra stessa mobilitazione.

A Milano Ross@ organizzerà una iniziativa pubblica prima delle manifestazioni a ridosso della inaugurazione dell’Expo il 1 maggio. Una iniziativa contro il modello Expo sul lavoro ma anche contro l’uso capitalistico delle città e delle aree metropolitane. Ross@ parteciperà alla manifestazione nazionale del 1 maggio a Milano contro l’Expo delle multinazionali e dei comitati d’affari, fiore all’occhiello del governo Renzi (e della Lega). Infine per i prossimi mesi Ross@ animerà o collaborerà alle attività e alle iniziativa per l’uscita dalla Nato e contro il riarmo, incluso quello europeo.

Nei prossimi mesi in diverse regioni ci saranno poi le elezioni regionali. Ross@ è già attivamente impegnata in Campania con l’appello “Maggio” e la sua sfida anche elettorale al sistema bipolare Caldoro/De Luca. Ross@ ribadisce la sua posizione di alternatività e opposizione ad ogni collaborazione o coalizione con il partito-sistema Pd, diventato garanzia della governance autoritaria e antipopolare dell’Unione Europea. (su questo il documento preparatorio per il convegno di Parma ha scritto parole chiare e definitive). Per questo motivo guarda con favore alle scelte che nelle varie regioni daranno vita a liste di sinistra o civiche alternative al Pd e porterà dentro i contesti in cui queste opzioni diventeranno concrete, il proprio contributo politico. In particolare sul terreno della sfida aperta ai ricatti del Patto di Stabilità e della sussidiarietà alla rovescia nelle amministrazioni locali che stanno tagliando servizi, lavoro, tutele ambientali e sociali e consegnando tutto in mano agli interessi e ai soggetti privati. La sfida è quella, in caso di risultato, di non accettare i vincoli del Patto di Stabilità anche puntando al commissariamento delle amministrazioni disobbedienti ovunque sia possibile. Questa affermazione va fatta prima delle elezioni e praticata coerentemente dopo le elezioni. Accettare la gabbia del Patto di Stabilità significa, appunto, accettare condizioni inaccettabili, legarsi le mani e adeguarsi a quel meno peggio che si è rivelato disastroso nel rapporto tra sinistra, politica e settori popolari.

E’ stato presentato infine il sito nazionale di Ross@ – www.rossa.red – che sarà operativo a breve e che rappresenterà uno strumento di comunicazione e confronto aperto utile non solo agli attivisti di Ross@.

 

 

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