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Campania. “Non si perda l’occasione dell’alternativa al sistema Pd”

Una riedizione della Sinistra Arcobaleno? No grazie, dichiara Appello/Maggio, una rete di attivisti che alcuni mesi fa ha lanciato un appello per la costruzione di una Coalizione Politica e Sociale alternativa al PD e a Caldoro.

“Dopo settimane di discussioni interminabili e continui rinvii “si legge nel documento che circola in rete “il tavolo delle forze politiche di sinistra sembra avere intrapreso una deriva irreversibile con un accordo elettorale fra sigle partitiche, completamente staccato dalla realtà sociale. Più che andare verso il modello Syriza o Podemos sembra di tornare alla “Sinistra Arcobaleno” in sedicesimo.

Noi crediamo che in questo modo si stia sprecando una grande occasione”

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Con Appello/Maggio ci siamo rivolti a quanti si sono mobilitati per la difesa del lavoro, della scuola, della cultura, dell’ambiente, e del territorio, dei beni comuni, per la ripresa del Mezzogiorno; a quanti credono non sia più rinviabile un’alleanza politica e sociale chiaramente alternativa alle politiche di austerità di cui si fanno interpreti tanto il PD quanto Caldoro; a quanti, liberamente e con la propria storia, vogliono investire anche in un progetto di rinnovamento delle modalità di azione politica nelle istituzioni.
Abbiamo proposto un percorso autonomo ed indipendente, di donne e di uomini, che desse nuovamente senso all’agire politico; un’alternativa capace, tra l’altro, di fare emergere con l’impegno collettivo un nuovo modo di fare politica nelle istituzioni, con persone preparate e disinteressate al tornaconto personale.
In questo percorso abbiamo incontrato centinaia di attivisti e semplici cittadini in assemblee pubbliche tenutesi nei territori ed abbiamo avviato l’elaborazione di un programma politico articolato e puntuale.
Quando le forze politiche a sinistra del PD in Campania hanno annunciato di volere costruire una alternativa elettorale per le prossime elezioni regionali ci è parso naturale confrontarci per costruire insieme una coalizione sociale e politica che, a partire dalla elaborazione programmatica, dalla sperimentazione di pratiche inclusive e partecipate e da una chiara collocazione in alternativa tanto a Caldoro quanto al PD, potesse rappresentare una valida alternativa anche sul terreno elettorale.
Oggi, dopo settimane di discussioni interminabili e continui rinvii, questo tavolo delle forze politiche sembra avere intrapreso una deriva irreversibile con un accordo elettorale fra sigle partitiche, completamente staccato dalla realtà sociale. Più che andare verso il modello Syriza o Podemos sembra di tornare alla “Sinistra Arcobaleno” in sedicesimo.
Noi crediamo che in questo modo si stia sprecando una grande occasione.
Gli eventi internazionali, con la vittoria di Syriza in Grecia e l’ascesa di Podemos in Spagna, stanno cambiando l’agenda politica dell’Europa; l’autunno che abbiamo alle spalle ha visto il ritorno sulla scena politica italiana di nuove e vecchie soggettività sociali; le manifestazioni sindacali contro il jobs act si sono intrecciate con lo sciopero sociale ed a Napoli ed in Campania le manifestazioni Block/BCE di inizio ottobre hanno fatto da apripista alle proteste contro il decreto Sblocca Italia a difesa dell’ambiente, del territorio e della democrazia. Nonostante questo grande fermento sociale e politico, il tavolo delle forze politiche di sinistra è rimasto chiuso nelle proprie stanze paralizzato da ambiguità politiche e vecchie logiche opportunistiche.
Alcune delle forze partitiche sedute al tavolo, ancora oggi, subordinano al ritiro della candidatura di De Luca, la presentazione di una candidatura indipendente. La proposta politica è ferma alla vuota enunciazione di generici punti programmatici.
La metodologia proposta per la costruzione della lista elettorale ricorda nefaste esperienze di fallimentari accordi pattizi.
In questa settimane abbiamo agito con senso di responsabilità e spirito costruttivo, anche perché riteniamo necessario seguire un percorso aggregativo ed inclusivo e non minoritario. Purtroppo, però, dobbiamo oggi constatare, la mancanza a quel tavolo di ogni sforzo sulla strada dell’innovazione politica e la assoluta incapacità di attivare una connessione tra sociale e politico. Il prevalente non può essere l’unità, se questa è intesa solo come una somma di sigle, che, anzi, finisce per rappresentare proprio il principale ostacolo alle spinte sociali al cambiamento.
Restiamo dell’idea che ci sia una diffusa voglia di innovazione nel nostro corpo sociale di riferimento, ma che la proposta politico/elettorale che sta maturando al tavolo della sinistra non sia assolutamente capace di intercettare.
Per queste ragioni, Appello/Maggio dichiara la sua indisponibilità a proseguire su questa strada salvo un immediato cambio di passo che chiarisca definitivamente ogni ambiguità nel rapporto con il PD, che superi le vecchie logiche pattizie ed avvii con decisione un processo di innovazione della proposta politica e programmatica.
Continueremo, invece, in ogni caso le attività già avviate per la costruzione di una Coalizione Sociale e Politica in Campania. In tal senso nei prossimi giorni terremo una assemblea dei sottoscrittori dell’Appello aperta alle realtà di movimento interessate al percorso e prepareremo una serie di iniziative pubbliche per affrontare specifiche tematiche a partire dalla questione del Reddito.

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