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Napoli. Studenti antifascisti rinchiudono quelli di Casa Pound

Martedi alcuni fascisti di Blocco Studentesco – gruppo neofascista legato a Casa Pound – avevano organizzato un volantinaggio fuori all’istituto Cuoco-Campanella, ma i ragazzi della scuola li hanno allontanati e per tutta risposta gli esponenti del Blocco hanno brandito le cinture e aggredito gli studenti.
Ieri, dopo quanto avvenuto davanti alla scuola e a seguito delle molte aggressioni avvenute in zona nelle ultime settimane, molti studenti antifascisti napoletani si sono dati appuntamento per ribadire che i discorsi e le pratiche di fascisti, omofobi e razzisti non hanno spazio all’interno delle loro scuole. Dopo un breve presidio davanti all’istituto, hanno percorso via Foria scandendo slogan e distribuendo volantini. All’altezza dell’Orto Botanico, dalla famigerata ex sezione Berta del MSI (quella da cui partì la spedizione che uccise la compagna Jolanda Palladino negli anni ’70), oggi sede di Casapound, è sbucato un nutrito gruppo di fascisti che ha aggredito i manifestanti. Ma la determinata reazione di questi ultimi ha costretto i fascisti a rinchiudersi nella propria sede, aiutati da alcuni agenti della polizia in borghese (vedi foto).   Cambiano i nomi (MSI, Casa Pound, Blocco Studentesco, Noi con Salvini, Sovranità etc…) ma le modalità di azione, vigliacche, e le parole d’ordine, infami, restano le stesse.
Napoli non vuole i fascisti! Sono passati 70 anni ma il ricordo e il sentimento delle Quattro Giornate della Resistenza a Napoli resta vivo nei cuori, nelle fogne sono stati confinati e nelle fogne resteranno!

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