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Lazio. “Sui Fondi Europei urgono risposte diverse”. Contestazione alla convention

Nella suggestiva cornice dell’Auditorium di Roma, questa mattina il presidente della Regione Lazio Zingaretti, ha presentato il suo programma di utilizzo dei Fondi Europei.  Per l’occasione, all’evento si sono presentati un nutrito gruppo di attivisti sociali, sindacalisti della Usb e attivisti della Carovana delle Periferie, i quali da tempo e con diverse manifestazioni alla Regione Lazio hanno chiesto che i fondi europei vengano utilizzati per le numerose emergenze sociali, da quella abitativa a quella del lavoro e del reddito e alla riqualificazione urbana delle periferie.  Dopo un avvio piuttosto “movimentato” tra contestazioni e slogan, il sindacalista della Usb ha ottenuto di intervenire dal palco della conferenza illustrando le ragioni della contestazione e le proposte avanzate dai sindacati di base e dai movimenti sociali. “Ci avevano promesso un cambio di verso – prosegue Lutrario – ma finora nessuno lo ha avvertito. I fondi per le imprese sono destinati come sempre alle grandi aziende, eppure il 95% delle aziende della nostra regione impiega meno di 10 dipendenti e il 65% ha un solo addetto. Non è previsto alcun intervento sulle periferie di Roma; hanno completamente ignorato la politica della casa e per quanto riguarda le politiche di inclusione sociale sono previsti interventi non integrati, insistendo nella vecchia logica che in passato ha portato a buttare i soldi o a disperderli tra le solite lobby”. E’ noto infatti che molto spesso i fondi europei vengano utilizzati su priorità che vengono decise al chiuso delle stanze dei “programmatori” istituzionali e mai confrontati con le istanze sociali che invece hanno elaborato idee, progetti e possibilità sulla base delle esigenze popolari del territorio e dei disoccupati. “La programmazione di questi nuovi Fondi europei è nata male – sottolinea l’esponente USB – perché non hanno voluto confrontarsi con i territori, con i cittadini, con le stesse amministrazioni locali. Finanche la giunta di Roma è stata tenuta fuori dalla porta, pur avendo costituito  nell’autunno del 2013 una Agenzia ad hoc di collegamento tra Regione e Comune, la CREA, che finora non ha prodotto assolutamente nulla”.

“L’USB, insieme ad un’ampia coalizione di associazioni e movimenti locali sta proponendo da tempo un cambiamento vero nella gestione dei Fondi, puntando sul rilancio dell’occupazione a sostegno di attività di grande impatto sociale, dalla ristrutturazione delle case popolari all’assistenza all’infanzia, dalla cura del verde al rilancio della ricerca pubblica” insiste Lutrario che ha chiesto anche di intervenire all’evento organizzato dalla Regione Lazio, “Al centro della nostra proposta c’è la funzione del pubblico, mentre la Regione continua a perseverare nel sostegno al mercato. Ora devono dimostrare di avere regione oppure dichiarare il fallimento”.

 

 

 

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