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Atene. Il giorno dopo la vittoria del NO

ATENE. Oggi ad Atene è una giornata tranquilla. Tutto è ripreso come il giorno prima, le code ai bancomat, i trasporti gratuiti, la quotidianità di un popolo che vive gli effetti pesanti dell’austerity ormai da anni. Con una piccola grande differenza, quella di aver dato ieri una risposta decisa alle istituzioni europee, di dignità e determinazione. Una vittoria schiacciante che ha mostrato un popolo unito nonostante ancora non sia chiaro a cosa porterà l’affermazione dell’Oxi.
È chiaro a tutti ormai che la risposta di questo referendum è un no non solo al memorandum proposto dall’Unione Europea, ma è un no che va oltre, che rifiuta il debito e qualsiasi trattativa che vada contro i propri interessi. E di certo oggi la consapevolezza di cosa rappresenti – in negativo – l’Unione Europea e l’euro è aumentata in Grecia ma anche in tutta l Europa.
Le dimissioni di Varoufakis, colte per lo più come un gesto sacrificale del ministro per le trattative del governo, suonano come il regalo di Tsipras ai creditori e propedeutiche alla riapertura delle trattative. Di certo però il governo dovrà ragionare attentamente sul significato del no greco, che ha riposto ancora una volta la sua fiducia nel suo primo ministro e in Syriza. Una piccola breccia all interno della fortezza europa è stata aperta ieri dal popolo greco, e ci auguriamo che il suo governo ora sia in grado di far tesoro di questo no, che si presenta piu come l’inizio di una lunga marcia che come la fine di una battaglia.

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