Menu

Bologna, assemblea in piazza su Grecia e UE: “rompere la gabbia delle trattative”

Alla vigilia del primo sciopero contro il governo Tsipras in Grecia, ieri sera in Piazza S. Francesco a Bologna, la Rete dei Comunisti ha promosso, insieme a collettivo Hobo, Noi Restiamo e Ross@, una serata di dibattito in solidarietà con il popolo greco e su quanto sta accadendo in questi giorni.
Dopo una introduzione, due collegamenti dalla Grecia hanno ricordato la difficile situazione che si vive in queste ore, dove il Parlamento si appresta a votare il nuovo Memorandum, sancendo molto probabilmente la spaccatura dentro Syriza, dove la reazione del popolo tradito si alterna tra la confusione e la rabbia, dove la sinistra fuori Syriza si sta organizzando per presidiare le piazze e per essere pronta a far sentire la sua voce contro la troika e contro l’avanzata possibile delle nuove destre.
La serata è stata partecipata da un centinaio di persone, tutti gli interventi successivi hanno portato la loro solidarietà ai compagni greci, e hanno rimarcato sotto varie forme la natura politica di questi eventi. Ciò che sta accadendo in Grecia è un messaggio chiaro a tutti i popoli dell’Unione Europea, le stesse dichiarazioni di Varufakis sono utili su cosa sia l’Unione Europea, e dovrebbero togliere ogni ombra di dubbio sulla sua irriformabilità. Non c’è futuro dento questa gabbia, dove la disoccupazione galoppa soprattutto tra le fasce giovanili, dove il lavoro è svenduto al primo offerente e si diventa sempre più simile ad un modello schiavistico, dove l’avanzata delle destre reazionarie cavalca populismi e nazionalismi che parlano alla pancia della gente ma che in verità rappresentano soltanto l’altra faccia della schiavitù di classe.
Le reazioni di Shauble, Merkel e compagnia sono state durissime, mostrando che nemmeno con il consenso popolare si può invertire la rotta delle politiche di austerità, e confermando una volta per tutte che questa Unione Europea non è fatta per i popoli, ma solo per i capitali delle borghesie europee. 
Occorre immaginare un alternativa che si basi su valori di solidarietà e di rispetto tra i popoli. Anche per questo è stato distribuito il testo dell’appello Eurostop, una campagna lanciata a conclusione del Forum Euromediterraneo di Napoli promosso dalla Rete dei Comunisti, che è stata presa ad esempio come primo tentativo di creare una rete transnazionale che si basi su una proposta credibile di superamento dell’Unione Europea e di rottura del giogo dell’Euro, di uscita dalla NATO e di stop al trattato TTIP.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *