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La Tav tra Francia e Spagna dichiara fallimento, stessa sorte per la Torino Lione?

La notizia è rimbalzata sui media spagnoli e francesi: la TP Ferro, società che gestisce la ferrovia – e il tunnel sotto i Pirenei – che collega Parigi a Barcellona, è costretta a portare i bilanci in tribunale. Conseguenza inevitabile dopo che non ha trovato l’accordo con i suoi creditori per rinegoziare il debito che la affligge. Debito causato dalla “insostenibilità del suo modello economico” che ha costretto la società a fare istanza di fallimento volontario. (Cfr El PaisLes EchoesLe Monde)

La linea è ampiamente sottoutilizzata, solamente 70 treni passeggeri e 32 merci a settimana, ben al di sotto delle previsioni. Il costo della sezione transfrontaliera fra Perpignan e Figueras, comprendente il traforo, è stato di 1,2 miliardi di Euro, e ora il debito della TP Ferro supera i 400 milioni. Il tratto di linea in questione fa parte del fantasioso Corridoio Mediterraneo e la sua costruzione era stata finanziata dall’Unione europea. Lo stesso corridoio della Torino-Lione, e la società ora in fallimento ci teneva a sottolinearlo:

The S.I. [International Section] makes part of freight corridor 6 according to (UE) rule 913/2010.

This corridor connects Spain to Hungary passing through France, Italy and Slovenia at the following cities: Almería – Valencia – Barcelona – Marseille – Lyon – Turin – Milan – Trieste – Koper – Liubliana – Budapest – Zahony (border Hungary – Ukraine)

La sezione transfrontaliera della Torino-Lione costa oltre sette volte la Figueras-Perpignan (8,6 miliardi di euro a preventivo a cui però bisogna aggiungerne 1,6 per studi e progettazione). Ma nulla lascia intravedere un futuro più roseo per la linea francoitaliana rispetto a quella francospagnola. A maggior ragione se si considera che fra Italia e Francia già esiste una ferrovia, che passa per la Val Susa, in grado di trasportare le merci e su cui transitano regolarmente i Tgv. Linea anch’essa sottoutilizzata.

A quando il fallimento della NLTL, che ricadrà inevitabilmente sulle casse di Francia, Italia e Europa?

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