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Askapena, anche in Italia i processi popolari contro l’imperialismo spagnolo

Mercoledì 26 agosto si è tenuto presso la festa di Radio Onda d’Urto a Brescia il primo “processo popolare” realizzato in Italia allo Stato Spagnolo da parte dei comitati di solidarietà con il popolo basco (EHL- Euskal Herriaren Lagunak), una risposta popolare partita da Euskal Herria che ha coinvolto tutti i paesi solidali contro la criminalizzazione di Askapena e dei suoi militanti.
Askapena è un’organizzazione internazionalista basca che da sempre ha contribuito a costruire un progetto solidale, politico e ideologicamente schierato per una solidarietà fatta dal basso, dal proprio stesso popolo, una solidarietà definita di “ida y vuelta” (andata e ritorno). Recentemente, il clima repressivo messo in campo dalla stato spagnolo in Euskal Herria è tornato a scagliarsi contro l’internazionalismo basco dopo la retata del 2010. L’Audiencia Nacional spagnola pretende, infatti, di condannare a 6 anni di carcere 5 attivisti del movimento internazionalista: Walter Wendelin, Gabi Basañez, David Soto, Aritz Ganboa e Unai Vázquez; chiede inoltre l’illegalizzazione e la dissoluzione di Askapena e del collettivo Askapeña, protagonista delle feste popolari a Bilbao; l’illegalizzazione di Elkar Truke, un’organizzazione concentrata sulla gestione di un commercio solidale “meno ingiusto” e anche l’illegalizzazione dell’organismo solidale Herriak Aske.
La reazione del popolo basco non si è fatta attendere ed è stata ampia e forte. Sono state infatti organizzate numerose iniziative in tutta Euskal Herria ma anche nel resto d’Europa e in Latinoamerica coordinate attraverso il movimento popolare “herriak libre” (Popoli liberi). Una campagna per dimostrare che il popolo basco e tutti gli altri popoli solidali rifiutano questo nuovo attacco all’internazionalismo e non riconoscono legittimità al processo che colpisce i compagni e le organizzazioni basche.
Il “processo popolare” di Brescia ha quindi giudicato lo stato spagnolo per la politica imperialista che pratica, per essere membro della NATO, per la colonizzazione del Sahara Occidentale, per la violazione dei diritti umani del popolo sahariano e per la negazione e la sistematica oppressione di tutte le nazioni senza stato come Euskal Herria. Inoltre ha condannato la repressione perpetuata sistematicamente contro il popolo basco e contro la sua lotta per l’indipendenza e per il socialismo: 492 militanti baschi assassinati; più di 1000 persone ferite; 19.700 arresti e incarcerazioni; messa al bando di numerosi partiti politici e di organizzazioni politiche e sociali; chiusura di mezzi di comunicazione e più di 3200 torturati. La sentenza popolare di Brescia si unirà a tante altre sentenze che verranno rese pubbliche il prossimo 12 Ottobre, “dia de la hispanidad” che celebra la scoperta dell’America e l’imperialismo spagnolo, da molti ancora definito “Giorno della Razza”. Lo Stato Spagnolo verrà inevitabilmente condannato dall’originalità e dalla dignità che contraddistingue questo grande “processo popolare” e tutto il movimento popolare basco.

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