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Mafia Capitale. Sui Punti Verde Qualità serve un cambio di passo. Il caso di Ponte di Nona

Sullo scandalo dei Punti Verde Qualità a Roma, il nostro giornale ha condotto inchieste e denunce da diversi anni. Nelle settimane scorse il Comune, con una conferenza stampa dell’assessore alla legalità Sabella, ha illustrato come intende mettere fine ad un “buco nero” che ha accumulato un buco nel bilancio comunale per decine e decine di milioni di euro. Si è cominciato con verifiche e maquillage nei Punti Verdi Qualità di San Basilio e Nomentana. Ma le istanze delle realtà sociali presenti nel territorio vogliono vederci chiaro, molto più chiaro di quanto la giunta comunale abbia detto e fatto finora, in particolare sul Pvq di Ponte di Nona (periferia est di Roma). Fin dall’ipotesi di questo Punto Verde Qualità, una parte degli abitanti del quartiere ha dimostrato sensibilità al tema del decoro urbano e della tutela ambientale al punto che, dopo aver visto vari anni di abbandono e incuria, sono stati costretti a non essere più di stimolo ma di denuncia per l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma. Dal 1996 al 2003 lo stato di abbandono è stato totale in quanto per uno strano gioco di scatole cinesi l’area era stata affidata dal Comune ad una società fallita. Dinanzi agli incendi estivi, le infezioni e il degrado del P.V.Q. prospiciente le abitazioni gli abitanti ,costituirono l’Associazione “L’Isola che non c’è” ed aprirono una vertenza che richiamava alla trasparenza. Dopo aver preteso la bonifica dell’area dall’Assessorato all’Ambiente viene spontaneo chiedersi come mai, dopo aver regalato queste aree ai privati a causa della non sostenibilità dei costi di gestione, il Comune doveva ancora curarne la manutenzione a sue spese: qual è ne è stato il senso?

Allo scopo di non far calare l’attenzione sul P.V.Q. ogni estate per circa due mesi questa associazione occupava simbolicamente l’area organizzandovi feste ed assemblee che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone ottenendo dall’Assessorato all’Ambiente di quei tempi del Comune di Roma il riconoscimento di un tavolo propositivo e rappresentativo concordando:

Nei 12 ettari complessivi alcune strutture dovevano essere adibite esclusivamente come socio- culturali e ricreative (vedi Centro Anziani e Sala Polivalente). Che la loro gestione venisse affidata alle Associazioni del territorio proprio per la peculiarità per rispetto ambientale, umano e sociale.

Che il personale che avrebbe dovuto lavorare su questo P.V.Q. venisse assunto fra i tanti disoccupati del Municipio ora VI, compatibilmente con le professionalità.

Che il nuovo concessionario si confrontasse con il territorio sia nella progettualità che nell’esecuzione e manutenzione delle opere.

Ebbene di tutto questo oggi non ce n’è traccia, come non c’è traccia del Centro Anziani previsto nella convenzione. Concessionari decaduti, Comune garante con le banche, l’illegalità che ancora la fa da padrona, la politica come strumento di depredazione delle periferie… Mafia Capitale è storia dei nostri giorni.

Nonostante questo le Associazioni ancora continuano la loro battaglia contro il degrado, l’illegalità, i drammi di intere famiglie umiliate dalla disoccupazione. Nonostante questo vive la speranza che si promuova un cambiamento radicale nell’affrontare le questioni sociali della povertà e della scarsa qualità della vita.

Per sabato 19 settembre, a Ponte di Nona è stata convocata una giornata di mobilitazione che intende mettere nero su bianco sia le ambiguità perduranti sulla gestione del Punto Verde Qualità sia le priorità sociali del territorio e dei suoi abitanti nella gestione di servizi pubblici che continuano ad essere consegnati agli interessi privati.

Carovana delle Periferie, Lista Disoccupati del VI municipio, Anpi VI Municipio, Associazione Nuova Umanità hanno emesso un comunicato su questa iniziativa che trovate qui di seguito:

Contro la precarietà lavorativa e la povertà, per il reddito di cittadinanza

Contro la desolidarizzazione e la corruzione, per i diritti sociali e la solidarietà di classe

Contro Mafia Capitale, per l’autorganizzazione sociale

Le politiche di austerità portate avanti dai vari governi sotto la stretta direzione dell’Unione Europea hanno ridotto i nostri territori, già colpiti fortemente dal degrado e dalla disoccupazione, in una condizione di estremo disagio e solitudine.

Mancanza di lavoro, carenza dei servizi essenziali e abbassamento della qualità di quelli esistenti hanno determinato una società basata sulla diseguaglianza crescente, sul clientelismo, sulla corruzione che porta i giovani, e non solo i giovani ad emigrare o a perdere la propria dignità con lavori malpagati e in condizioni di semi schiavitù. Sembra che solo la criminalità organizzata abbia capito che i corsi di formazione si fanno direttamente sul territorio mentre chi amministra i Fondi Europei è distante migliaia di anni luce da quelli che sono i reali bisogni di chi vive le nostre periferie.

Quest’azione di devastazione e saccheggio ha visto saldarsi gli interessi di controllo sociale da parte del potere con quelli più biechi della criminalità organizzata, riducendo sempre più lo spazio della politica (basta considerare il livello qualitativo della sua rappresentanza anche istituzionale!).

DICIAMO BASTA ALLA PREDAZIONE DELLE RISORSE PUBBLICHE DA PARTE DEGLI SPECULATORI PRIVATI

PRETENDIAMO LA RESTITUZIONE DEL MALTOLTO

IMPONIAMO IL RISPETTO DELLA NOSTRA DIGNITÀ DI CITTADINI

SABATO 19 SETTEMBRE ORE 10 MANIFESTAZIONE A PONTE DI NONA DALLA PIAZZA DEL LOTTO 5 A VIA DELLA RISERVA NUOVA

Carovana delle Periferie. Lista disoccupati VI Municipio. Quartieri Riuniti in Evoluzione

 

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