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Foibe. Un professore di storia che nega la storia

Mercoledì 23 Marzo avrebbe dovuto svolgersi a Massa, presso le stanze del teatro comunale Guglielmi, una conferenza dal titolo “Foibe: smontare una narrazione tossica”, tenuta da Sandi Volk, storico triestino che, da anni, si occupa delle vicende storiche legate alle terre Dalmate e Giuliane.

Il giorno prima della conferenza, l’amministrazione comunale di Massa, dopo aver concesso quasi da un mese i permessi per la sala, ha vietato lo svolgimento dell’iniziativa, definendo questa un evento “inopportuno” e che “per motivi di necessità” non poteva svolgersi in uno spazio comunale in centro città.

Riteniamo vergognoso questo divieto da parte dell’ amministrazione comunale, specialmente perché il sindaco di Massa, Alessandro Volpi, ricopre l’incarico di docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Pisa. Non vogliamo entrare nell’ambito di un concetto ambiguo come quello della “libertà di parola”, vogliamo entrare nel merito della ricerca e della verità storica, che, in questo caso, un professore universitario è stato il primo a vietare.

Siamo stati abituati a vedere la figura dello storico, e dello studioso in generale, come una figura sempre pronta a mettere in discussione gli avvenimenti storici e ad analizzarli, non come una figura che si assoggetta al pensiero dominante accettando aprioristicamente ciò che viene imposto. Vietando una conferenza sul tema delle “foibe”, tema, tra l’altro, strumentalizzato per anni dalle varie organizzazioni di destra, che mirava a smontare, con tanto di prove documentate, un falso storico imposto nell’immaginario di gran parte della popolazione italiana, il sindaco Volpi e la sua giunta hanno dimostrato di essere perfettamente inchinati a una visione della storia di quei luoghi, che ha fatto propria la menzognera verità ufficiale.

Abbiamo deciso, come Centro Sociale Occupato “Casa Rossa”, di rilanciare l’iniziativa Mercoledì 30 Marzo in una piazza del centro di Massa, perfettamente consci che la conferenza potrebbe essere contrastata, oltre che dai quattro fascistelli locali, anche dalla stessa amministrazione comunale. E’ per questo che chiediamo la solidarietà a chi lavora all’interno del mondo della formazione, a chi, insomma, fa dell’ amore per la ricerca della verità e della conoscenza in generale il proprio mestiere, a tutti quei docenti che trovano inaccettabile il divieto perpetrato dal proprio collega.

“Il potere, lungi dall’ impedire il sapere, lo produce.” – M. Foucault

 

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2 Commenti


  • Simone

    Hanno fatto bene a visitarlo, voi dareste la possibilità di parlare a un professore negazionista ? Andiamo su ,non siate ridicoli


  • Simone

    Vietarlo non visitarlo

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