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Napoli. Parte la campagna, elettorale e non solo

Ivan Trocchia

L’inizio è alle 10.30, come da locandina, ma i post su Facebook raccomandano di presentarsi prima che si va verso il pienone. Arrivo alle 9.30 e fuori il cinema è già pieno di gente. C’è l’apertura della campagna elettorale del sindaco De Magistris e io sono stato scelto dai compagni di Ross@ come candidato della circoscrizione di Napoli centro storico. Insomma devo esserci. Per una antagonista dai capelli quasi canuti come me è la prima volta elettorale. E’ una circoscrizione certo, è in sostegno della candidatura di Rosario Maresca a consigliere comunale ma mi fa comunque uno strano effetto. Quasi a scrollarmi di dosso un tabù. Incontro subito Gennaro Sorrentino , altro compagno di battaglie sindacali, candidato per Barra\Ponticelli il quartiere dove sono cresciuto. Dovremmo vederci con Rosario ma non succede perché arriva in ritardo e rimarrà fuori con un altro migliaio di persone circa. Noi invece entriamo. Riusciamo a piazzarci nelle ultime file. Il cinema può contenere 500 persone e i posti a sedere si riempiono rapidamente. Anche i posti in piedi in realtà . Sold out assoluto. Mi guardo intorno per bene. Faccio l’osservatore. Cerco di capire la composizione sociale della platea. Chi sono i sostenitori del sindaco uscente. In effetti a fotografia instantanea ne ricavo un senso di trasversalità, molta gente di sinistra, qualche faccia da centro sociale, alcuni volti conosciuti in lotte sindacali e sociali, e tante persone francamente sconosciute. Poche cravatte. Lo prendo per buon segno. Gli uomini con le cravatte di solito sono pericolosi. Ci sono vomeresi e gente dei quartieri , milf in bei abiti e ragazzette casual. Il centro e la periferia.  Tanta piccola borghesia. Anche l’età è composita. Vecchi , giovani e mezza età.
I meridionalisti di MO hanno pure la bandiera con sé e la sventolano. Le facce sono generalmente allegre e rilassate e non potrebbe essere altrimenti. Stamattina la città si è svegliata in una luce splendida e se il sole di oggi ha fatto agli altri l’effetto che ha fatto a me è normale avere in faccia il sorriso.
Mettiamoci pure che è sabato e non si lavora e il gioco è fatto.
Ripenso al fatto che neanche 24 ore prima ero , in qualità di delegato sindacale, a battagliare con gli assessori della giunta comunale insieme ai compagni di JeSoPazzo per la risoluzione di un problema logistico per dei rifugiati a cui la Prefettura ha revocato i benefici d’accoglienza. Insomma stavo dall’altra parte. Anche se i 2 assessori ( Piscopo e Fucito ) hanno cercato di farsi in 4, per me non era sufficiente, si poteva fare di più . Avevamo appena occupato uno stabile abbandonato a Scampia e pensavo che potesse essere elemento di pressione maggiore, con la destra cittadina che mostrava subito il suo volto peggiore e cercava di aizzare gli animi. Volevo che il problema lo risolvessero subito. Ho pure litigato con Fucito. In realtà l’incontro non è andato male. Abbiamo avviato un serio percorso di collocazione di questi ragazzi e martedì ci si vede per la definizione. Però insomma stavo dall’altra parte. E ci continuerò a stare. Sostenere non vuol dire appiattirsi. E comunque nessuno sconto in tema di diritti e di lotte. Mai. Quando abbiamo organizzato come Ross@ la candidatura di Rosario abbiamo avuto come intento di portare nel consiglio comunale le ragioni del lavoro. Che probabilmente è anche il punto debole della coalizione pro De Magistris. Molti diritti civili, onestà e trasparenza, meridionalismo e orgoglio napoletano ma poca rappresentanza dei settori e delle ragioni provenienti dal mondo del lavoro. Rosario è uno storico dirigente dell’Usb campano e ideale quindi per le nostre istanze. Come Ross@ staremo nella lista del sindaco proprio perché la sua giunta è stata l’unica in Italia che si è opposta al governo Renzi. I sindaci grillini hanno giocato a fare i bravi ragionieri così alla fine hanno fatto tagli e licenziamenti per far tornare i conti. La Merkel e Draghi ringraziano.

Con un po’ di ritardo inizia la Convention.  Il programma prevede una serie di interventi di noti personaggi cittadini che sostengono il sindaco. In realtà la prima che parla è una signora a me sconosciuta,  Rosaria De Cicco una dirigente di una istituzione culturale che narra i rapporti intercorsi tra la Giunta e l’ente da lei guidato. Non me ne voglia l’illustre signora ma l’intervento è soporifero e lo passo leggendo le notizie dallo smartphone. A Bagnoli i compagni di Iskra e il comitato disoccupati stanno contestando la Valente che è andata al circolo Ilva per fare passerella elettorale. Per lei festa rovinata. Rappresenta quell’autentico cancro che è il PD cittadino. Nauseabonda accozzaglia di interessi opachi e malaffare. La polizia impedisce ai contestatori di partire in corteo. Tensione. Domani saremo tutti lì a Bagnoli per il primo maggio. Il quartiere simbolo dell’opposizione sociale ed  elettrico contenitore di lotte e vertenze collettive. Prima però farò un presidio a via Toledo con i compagni di Usb per i lavoratori di Zara che durante la festa dei lavoratori saranno costretti a lavorare.

Sul palco viene annunciato Patrizio Oliva , mitico pugile degli anni ’80 , campione mondiale e mio mito adolescenziale,vero ballerino del ring. Tecnica sopraffina. Una volta sono andato pure a vederlo. Era l’unificazione di due corone mondiali.Ovviamente vinse.  L’unico incontro di boxe visto dal vivo. Quando, finito l’intervento pro DeMagistris, scende dal palco lo seguo con lo sguardo per vedere dove va. Non mi dispiacerebbe un selfie con l’ex eroe. Purtroppo raggiunge rapidamente l’uscita dal lato opposto dove sono. Peccato.

E’ il turno del professore di filosofia che cita Platone , poi dello scrittore De Giovanni che si cimenta in un letterario monologo di orgoglio partenopeo , un inno alla necessità di riscatto partenopeo.  Partono le prime piogge scroscianti di applausi. I meridionalisti si alzano tutti in piedi a bandiere spiegate.
Però l’intervento che commuove, che emoziona all’inverosimile è quello di Geppino Aragno. In realtà trattasi del professore Giuseppe Aragno ma Geppino è un compagno, uno che trovo nelle lotte, uno che ha fatto diverse volte il relatore per convegni organizzati da noi di Ross@. Uno di noi insomma. E spacca proprio. Dieci e lode. Vuole raccontare perché un uomo di sinistra dalle tante battaglie , facente parte di una generazione disposta persino a prendere le armi e rischiare la vita per cambiare la società ,alla soglia dei settant’anni abbia invece deciso di sostenere attivamente l’esperienza anomala di De Magistris. Lo fa a suo modo da storico. Fornendo le coordinate dei tradimenti e dei drammi della sinistra  che lo hanno portato negli ultimi anni a trincerarsi tra i ragazzi dei centri sociali. Ha narrato l’insostenibilità del presente, la violenza delle cricche di potere, nazionale e transnazionale e il coraggio invece della giunta DeMagistris a resistere ad esse. L’intervento è interrotto diverse volte da autentiche ovazioni, un po’ di meno a dire il vero, quando denuncia la violenza della polizia contro i movimenti sociali ieri come oggi. Ma quando finisce è uno spettacolo, la platea si alza tutta in piedi ad applaudirlo per 5 minuti buoni. Aragno è commosso. Per congedarsi accenna un lieve inchino tra un tripudio di battere di mani e di grida di esultanza. Uno di noi.

Ora mi sento anche un po’ meno impacciato. Non sono fuori luogo. Non sono in un pianeta sconosciuto. Accanto a me Gennaro pare un tarantolato. Anche lui appagato dall’intervento di Geppino. Ci diamo il 5.
Gli interventi finiscono con me però sempre più concentrato sui fatti di Bagnoli. Scorro la home di Facebok per guardare le foto che i compagni mettono. Sembra che nessuno si sia fatto male. Bene. E dopo  lo spot video della campagna elettorale con colonna sonora di Valerio Jovine e 99 Posse è il turno del sindaco. Un’autentico show. Sa che la giornata di oggi è fondamentale. C’è il popolo di attivisti e candidati che di fatto determineranno la sua eventuale vittoria. E li deve motivare, caricare. Lo fa in maniera gigionesca ed elegante. Sfotte Renzi , ribadisce che preferisce stare con i centri sociali piuttosto che con i Casalesi, come fa il PD dell’avversaria Valente. Sui centri sociali si sofferma molto. Si capisce il perché: la stampa cittadina lo attacca sempre con la solita motivazione che è amico degli estremisti e dei violenti. E allora lui rilancia. I centri sociali sono l’orgoglio del mondo giovanile napoletano, dove si accumulano esperienze  importanti. Dove si crea cultura e assistenza dal basso. Bei luoghi in cui non si vergogna a farsi vedere. Anzi.
Mi piace proprio questo passaggio.
Poi un occhio a il voto grillino. Anche qui facilmente comprensibile. 5 anni fa il M5s a Napoli non esisteva e di fatto quell’elettorato fu determinante per la vittoria a sorpresa di Giggino con la bandana. Ora il movimento di Casaleggio è il primo partito in città ma  parte del suo elettorato preferisce  De Magistris a Brambilla. Il sindaco lo sa ed elenca i meriti di trasparenza e onestà della sua amministrazione. Musica per le orecchie dei grillini.
Infine incita la platea a darsi da fare per il prossimo mese per fare si che la vittoria avvenga al primo turno. Che al secondo è scontata.
Non deve essere eccessivamente superstizioso il sindaco, neanche io che manco credo in Dio però una grattatina me la farei….

Fuori all’uscita più gente che dentro. Tutti vogliono la foto col sindaco. Gennaro ci riesce e la posta subito in rete. Io Giggino lo sostengo, mi piace come sindaco però  il selfie lo volevo con Oliva . Campione del mondo e napoletano.

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2 Commenti


  • Giuseppe Aragno

    Grazie, davvero, Ivan. E’ stata una giornata splendida, all’alba di una battaglia importante, che sono orgoglioso di combattere con tutti vo e certo che vinceremo. .


  • Giovanni Lamagna

    Caro Ivan, io sono uno che mette spesso la cravatta, almeno di inverno, per proteggersi il collo. Allora sono uno pericoloso? Sono un vomerese’? Di sicuro non sono vomerese perché abito a Stella. Ma spero di non essere manco (tanto) pericoloso…

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