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Bologna, “ammazzateci tutti”. La polizia carica

A Bologna dopo il presidio organizzato sotto la sede della Prefettura dopo l’omicidio di un lavoratore durante i blocchi di ieri sera alla Gls di Piacenza, centinaia di manifestanti aderenti all’Unione Sindacale di Base e ad altre realtà sociali, politiche e sindacali cittadine – come ad esempio l'Asia, il Si.Cobas, Noi Restiamo – si sono mossi in corteo per via Indipendenza fino ad arrivare alla stazione centrale. 

Dai manifestanti sono arrivate dure accuse al Governo, in particolare al Jobs act, e al Partito democratico, che «a Bologna mostra la sua vera faccia quando sgombera le occupazioni abitative». I manifestanti attaccano anche Gls, contro cui gridano «assassini». I rappresentanti dell'Usb fanno sapere di aver parlato con il capo di gabinetto della Prefettura, che ora «presenterà le nostre richieste al ministero del Lavoro». Un impegno che, affermano, «non induce all’ottimismo, e anzi ci convince ancora di più della necessità di alzare il livello della lotta».

Qui però la polizia presente in forze ed in assetto antisommossa ha sbarrato l’accesso alla stazione ed ha caricato la testa della manifestazione. A quel punto il corteo ha deciso di continuare comunque a sfilare e si è chiuso in piazza dell’Unità, nel quartiere popolare e multiculturale dietro la stazione centrale del capoluogo emiliano-romagnolo.

 

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