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La Resistenza e i prigionieri palestinesi. Napoli darà la cittadinanza a Bylal Kayed

Il 6 febbraio a Napoli, presso l’Università Orientale si terrà un’iniziativa sulla detenzione amministrativa, strumento repressivo largamente utilizzato da Israele nei confronti dei detenuti politici palestinesi il quale consente di prolungare ad libitum la detenzione senza formulare accuse precise, di sei mesi in sei mesi. Lo spunto che ha dato il là all’organizzazione di una simile iniziativa è stata anche la delibera d’indirizzo approvata dal consiglio comunale di Napoli lo scorso agosto con cui si avviava l’iter che dovrebbe portare alla concessione della cittadinanza onoraria al compagno Bilal Kayed del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. Il compagno Bilal, dopo aver trascorso 14 anni e mezzo nelle carceri sioniste per la sua lotta di Resistenza all’occupazione, lo scorso giugno, il giorno del rilascio, si è visto notificare un provvedimento di prolungamento della detenzione attraverso, appunto, lo strumento della detenzione amministrativa. Bilal Kayad ha risposto cominciando uno sciopero della fame; in seguito, a dicembre è stato scarcerato.

L’iniziativa sarà un’occasione per discutere della Resistenza Palestinese in generale e del problema della detenzione amministrativa in particolare, ma anche per chiamare il consiglio comunale ad essere coerente e a portare a termine l’iter di concessione della cittadinanza onoraria al compagno Bilal, come espressamente richiesto anche dal FPLP; al momento, infatti, date le pressioni della comunità ebraica (sionista) e l’eterogeneità della maggioranza del consiglio comunale, tale percorso sembra affossato. Parteciperanno Marwan Abu Al, responsabile per la ricostruzione del campo profughi di Naher El Bared, in Libano e altri storici esponenti dell’internazionalismo a favore della Resistenza Palestinese del nostro paese; le tematiche verranno inquadrate sia dal punto di vista giuridico che politico. Tutti gli internazionalisti sono invitati a partecipare.

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