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USB invita gli insegnanti a non usare la Carta Docenti per sostenere l’occupazione israeliana

L’USB invita gli insegnanti a non utilizzare la “carta docente” per l'acquisto di prodotti Hewlett Packard (HP) poiché HP fornisce materiale e prodotti che vengono impiegati da Israele nel controllo repressivo e coercitivo del territorio occupato palestinese a partire dai posti blocco, passando per le carceri. Il governo israeliano ha impresso un’ulteriore accelerazione alla politica antipalestinese, come testimonia la decisione di costruire oltre 3000 nuovi alloggi, negli insediamenti illegali. Questo è l'ultimo atto di un processo iniziato nel 1948 e che vede oggi Israele occupare la quasi totalità della Palestina storica.

Contro questa occupazione lunga e tremendamente ingiusta diviene sempre più importante rafforzare la campagna di Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele che l'USB sostiene. La campagna BDS ha rivolto la sua protesta verso la multinazionale High Tech Hewlett Packard, di seguito è riportato l’appello.
USB Scuola
USB Dipartimento Internazionale

https://bdsitalia.org/index.php/comunicati-hp/2243-carta-docente

Car* insegnanti e docenti,
se state pensando di usare la “Carta del Docente” per acquistare un nuovo computer, tablet o stampante, vi chiediamo di non lasciare che la vostra scelta sostenga l’apartheid e l’oppressione. Vi chiediamo di non acquistare prodotti della Hewlett Packard (HP).
Oltre ad essere tra i più grandi fornitori all’industria bellica statunitense, HP fornisce un sostegno tecnologico al governo e all’esercito di Israele nelle violazioni dei diritti umani dei palestinesi, tra cui il diritto all’istruzione.
HP ha sviluppato sistemi biometrici installati ai checkpoint militari israeliani nella Cisgiordania occupata, che impediscono i movimenti, tra gli altri, di insegnanti, docenti e studenti palestinesi mentre cercano di raggiungere la scuola o l’università. HP fornisce sistemi informatici all’esercito israeliano, che solo nel più recente attacco su Gaza ha ucciso oltre 2,200 palestinesi, in maggioranza civili, un quarto dei quali bambini, e ha danneggiato oltre 200 scuole. L’esercito israeliano inoltre compie regolarmente raid e chiusure di scuole e università palestinesi.
HP ha anche contratti per forniture informatiche con le prigioni israeliane, dove sono detenuti i prigionieri politici palestinesi, anche minori, spesso senza capi d'accusa e soggetti a torture.
Per questi motivi è un atto una campagna internazionale di boicottaggio di HP promossa dalla società civile in vari paesi, tra cui l'Italia, volta a convincere HP a ritirarsi dal fare affari con l'occupazione israeliana. Campagne simili hanno contribuito alla fine del regime di apartheid in Sudafrica.
In Italia hanno aderito alla campagna Pax Christi e Rete Ebrei contro l'occupazione, il Forum italiano dei movimenti per l'acqua, il fumettista Zerocalcare, il Centro Studi Sereno Regis, l'ONG Un ponte per…, i sindacato USB e Cobas, tra gli altri. Nel mondo tantissime organizzazioni, tra cui molti consigli e sindacati studenteschi, hanno votato per il boicottaggio e il disinvestimento da HP. (vedi un riassunto delle misure contro HP)
Vi chiediamo, quindi, di sostenere i diritti umani e, in particolare, il diritto all’istruzione in Palestina, unendovi alla campagna #IoNonComproHP fino a quando la Hewlett Packard non porrà fine alla sua complicità con l'occupazione israeliana e all’oppressione dei palestinesi.
Per maggiori informazioni sulla campagna: https://bdsitalia.org/hp
Firmate l’appello internazionale: http://bit.ly/2leXyF2
Campagna #IoNonComproHP
BDS Italia

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