Menu

Donbass. La Carovana Antifascista racconta e guarda avanti

I componenti della Carovana Antifascista che il 1 maggio si è recata in Donbass, ieri a Roma hanno presentato un resoconto pubblico della loro attività. E’ toccato a Davide e Picchio della Banda Bassotti aprire la discussione, sia spiegando le ragioni che hanno visto la band impegnarsi da subito nel sostegno alle repubbliche popolari che si sono opposte frontalmente al regime fascista installato a Kiev dagli Usa e dall’Unione Europea. La solidarietà popolare è un ponte, che prima non c’era e adesso c’è. Picchio ha lamentato la complice disattenzione – e talvolta avversità – di gran parte della sinistra italiana su quanto avviene in questa periferia dell’Europa.

Giorgio Cremaschi, che per la prima volta ha visitato le repubbliche del Donbass, ha denunciato quella che ha definito come vera e propria pulizia etnica. Mentre l’esercito ucraino combatte svogliatamente, il lavoro sporco viene affidato alle milizie fasciste che si rivelano strategiche per il governo ucraino. In Europa si sottovaluta la puzza di fascismo che spira da Kiev.

Marco Santopadre (Rete dei Comunisti) ha ricordato le responsabilità dell’Unione Europea che insieme agli Stati Uniti, pur con interessi diversi, ha fomentato l’aggravamento della crisi e poi il colpo di stato del febbraio 2014 sfociata poi nella guerra tuttora in corso. L’Ue non ha esitato, per imporre l’allargamento ad est della sua sfera d’influenza, ad appoggiare forze scioviniste o dichiaratamente neonaziste. I leader europeisti che come in Francia chiamano spesso il popolo ad un “voto antifascista” in occasione delle elezioni sono assai poco credibili.

Paola Palmieri ha ricordato l’impegno dell’Usb per il Donbass già in passato, come quando una delegazione del sindacato visitò la Federazione dei Sindacati della Repubblica Popolare di Lugansk l’anno scorso nel quadro del suo ingresso nella Federazione Sindacale Mondiale. L’internazionalismo è un dovere anche perché le guerre portano ad una deviazione di risorse tolte al lavoro, al welfare e ai servizi sociali. Ha denunciato che di fatto l’unico sindacato che si sta spendendo a fianco delle popolazioni del Donbass, e in particolare dei lavoratori e dei sindacati antifascisti delle due repubbliche, è l’Usb, mentre la Cgil tace completamente.

Eleonora Forenza, europarlamentare del Prc, ha descritto le enormi difficoltà con cui dentro al Parlamento Europeo deve battersi per sbarrare la strada a decisioni ostili su teatri di crisi come il Venezuela o il Donbass. Sull’Ucraina c’è la totale complicità delle istituzioni europee, incluso il parlamento di Starsburgo, con il governo fascista dell’Ucraina. Una battaglia che non sempre ottiene il sostegno necessario dal resto della sinistra europea. Ha anche rammentato di aver dovuto fronteggiare il ministro degli Esteri di Kiev, il cui governo aveva chiesto l’arresto e l’estradizione in Ucraina sia di Eleonora come deputata europea che del resto della delegazione.

Un intervento fuori programma, ma di grande interesse è stato quello di Bahar Kymiongur, un compagno turco/siriano ormai residente in Belgio (arrestato più volte per la sua attività politica, una volta anche in Italia). Bahar si è soffermato a lungo sulle analogie tra le situazioni in Venezuela, Donbass e Siria. In particolare ha ricostruito lo scenario siriano che conosce e segue da tempo con grande attenzione e profondità. Infine è intervenuta una compagna ucraina, Svetlana, immigrata da anni in Italia e attiva nel Coordinamento per l’Ucraina antifascista che ha presentato una petizione internazionale che chiede il riconoscimento delle repubbliche del Donbass.

Un resoconto obiettivamente interessante quello di ieri, soprattutto perché nella discussione si intrecciavano quasi naturalmente richiami alle situazioni in Venezuela, Donbass e Siria segnalando l’importanza e la necessità di una visione e azione internazionalista. Resoconti analoghi della Carovana Antifascista nel Donbass sono previsti anche in altre città. Si comincia mercoledi 31 maggio al Cpa di Firenze.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *