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Morto Doddore Meloni, indipendentista sardo, in sciopero della fame

Doddore Meloni è morto questa mattina alle 9.10 all’ospedale SS. Trinità di Cagliari.

Era stato arrestato il 28 aprile scorso e quasi immediatamente aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la condanna a 4 anni e 11 mesi per reati fiscali, che lui riteneva solo un modo di occultare la persecuzione politica. Era infatti una delle figure più note dell’indipendentismo sardo.

Rinchiuso a Uta, il suo stato di salute era progressivamente degenerato.

La scorsa settimana, solo dopo la visita del medico di fiducia in carcere, era stato ricoverato d’urgenza. I medici del carcere, a quanto pare, lo riteneva in ottima salute…

Nonostante I 74 anni di età e il fisico molto indebolito dal digiuno, Doddore piantonato da numerosi agenti della polizia penitenziaria.

Nelle settimane scorse c’erano stati moltii appelli affinché gli venissero garantite le normali cure ospedaliere. L‘avvocato aveva anche chiesto la detenzione domiciliare, ma Il 21 giugno il Tribunale di Cagliari aveva rigettato la richiesta in quanto secondo i servizi sanitari del Centro Clinico del Carcere di Uta “le sue condizioni di salute non era incompatibili con la detenzione in carcere”. Come si è visto…

Per la sua vicenda c’erano state anche interrogazioni in Consiglio regionale e in Parlamento.

La morte di Doddore Meloni suscita dolore, sgomento e rammarico ma soprattutto fa riflettere”, afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme.

In effetti c’è molto da riflettere. A partire dal suo arresto, avvenuto la mattina dello scorso 28 Aprile con la messa in scena di un blitz, con tanto di inseguimento nella strada fra Nuraxinieddu e Massama. Doddore stava infatti andando in macchina verso il carcere di Massama. Per consegnarsi. Davvero un pericolo per la sicurezza pubblica…

Al momento dell’arresto – riferiscono dei giornali sardi – dentro al suo borsone con gli effetti personali, c’era anche la biografia dell’indipendentista irlandese Bobby Sands, 27enne militante dell’Ira che nel 1981 era deceduto in seguito ad un prolungato sciopero della fame e della sete nel carcere di Long Kesh.


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