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Milano Bicocca. Come far fuggire i dottorandi

Pubblichiamo qui lo “sfogo di una dottoranda”, che segnala come una delle più importanti università italiane violi tranquillamente – di sicuro, o si spera, non per ignoranza – le leggi e i regolamenti europei in materia di dottorati di ricerca, primo gradino di una lunghissima e non sempre felice carriera universitaria.

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La mia cara Università degli Studi di Milano-Bicocca ha approvato in CdA e in Senato Accademico delle modifiche al Regolamento degli Assegni di Ricerca. Pur avendo segnalato la cosa Nmila volte, e dopo un incontro della sottoscritta con Prorettore alla didattica e Prorettore alla ricerca, il Regolamento é stato ANCORA approvato con il DISCRIMINATORIO limite di età anagrafica di 35 anni per gli Assegni cosiddetti “junior”.

Mi spiego. Ci sono 2 tipologie di assegni: junior e senior. Secondo la Carta Europea del Ricercatore e le conseguenti Direttive Europee, recepite nella legge nazionale, é VIETATO discriminare per genere, etnia ed ETÀ sia nelle professioni che nella formazione alle professioni di ricerca. Dunque la distinzione junior e senior dovrebbe essere SOLTANTO di carriera e CV.

MA in Bicocca per candidarsi agli “assegni junior” bisogna non aver superato i 4 anni dal titolo di Dottore di ricerca (ok) e ANCHE non aver superato il TRENTACINQUESIMO ANNO DI ETÀ (per niente ok!). Invece per gli “assegni senior” bisogna avere alle spalle 2 anni di attività di ricerca (ok).

La mia domanda é: perché dopo ripetute segnalazioni e interventi, anche di docenti, non é stata SEMPLICEMENTE e A NORMA DI LEGGE abrogata la riga sui 35 anni di età??? Ovviamente agli incontri ho portato la documentazione, che porto anche alla vostra attenzione.

Basta fare una ricerca veloce con i termini “età discriminazione” per capire di che parlo. Non chiedevo neanche di abrogare i 4 anni di limite dal titolo di Dottore di ricerca, ma solo di non discriminare palesemente per età anagrafica.

E a chi potrebbe ribattere che bisogna aiutare i giovani rispondo, come? Discriminando chi é più grande?

Si crea cosí una reale discriminazione di chi ha finito il Dottorato a 35 anni e non ha ancora effettuato i 2 anni di attività di ricerca. Sottolineo soprattutto che stiamo parlando di possibilità di CANDIDARSI al bando e non certo di vincere un assegno. Inoltre le norme sono chiare.

DUNQUE, domanda: ho 35 anni, finisco il Dottorato tra poco, che faccio? Mi candido e faccio ricorso? Si apra il dibattito. Tenete conto che io sono una belva ora, perché ho segnalato queste cose e non mi hanno minimamente ascoltata, hanno lasciato il regolamento cosí.

PS ho scoperto che é così anche all’Uni Orientale di Napoli. E magari in altre. Anche se le leggi sono queste. Bisogna fare qualcosa.

Direttiva Europea:
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do…

Carta Eu dei Ricercatori
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/…

Regolamento Univ. Milano-Bicocca:
http://www.unimib.it/…/Assegni-per-la-collaborazione-ad-att…

ADI Milano FLC CGIL Nazionale Flc Cgil Unimi ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani – Sassari ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani. Cagliari ADI Palermo – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Palermo ACID – Associazione Culturale Italiana Dottorandi USB Ricerca Pubblica Coordinamento Ricercatori Non Strutturati Universitari

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1 Commento


  • Daniele

    Come facevamo bene tanti, tanti anni fa a cacciare i baroni dalle aule……….

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