Menu

A Milano il M5S sostiene lo sciopero dei tranvieri. E a Roma?

Hanno ragione i lavoratori Atm a scioperare oggi perché difendono un bene che appartiene a tutti i cittadini e che, purtroppo, l’attuale amministrazione a guida Pd non sembra voler tutelare”. Ad affermarlo sono i consiglieri comunali del M5S Milano in una nota. “Le motivazioni espresse nel volantino con cui i lavoratori spiegano le modalità della protesta – proseguono i consiglieri – sono esattamente le stesse che portiamo avanti nella nostra battaglia in Consiglio comunale: no alla liberalizzazione, alla privatizzazione e alla finanziarizzazione del TPL, no alla quotazione in borsa e la conseguente vendita delle azioni ATM sì all’affidamento diretto in house del tpl al gruppo Atm. Gli esponenti del M5S hanno ricordato quindi di aver presentatato “una mozione proprio per chiedere che non ci fosse una gara nel futuro di Atm. Siamo stati costretti a ritirarla grazie a infantili giochetti di palazzo del Pd che, di fatto – con un emendamento – è riuscito a stravolgere il significato della nostra mozione. Non ci arrendiamo e, a breve, depositeremo un Odg con l’obiettivo – hanno concluso – di salvaguardare un inestimabile patrimonio pubblico che Milano non può perdere”.

Non possiamo che apprezzare questa presa di posizione a sostegno dei tranvieri milanesi che ieri hanno scioperato con la Cub contro i progetti di privatizzazione dell’Atm. A Milano, come noto, la giunta comunale è in mano al Pd di Sala e il M5S è all’opposizione. Sorge così il problema di capire se l’orientamento – più che apprezzabile – dei consiglieri comunali M5S milanesi, sia sintonizzato e sintonizzabile con quello dei consiglieri e della giunta comunale M5S di Roma, dove i tranvieri dell’Atac sono alle prese con la medesima posta in gioco – la privatizzazione dell’azienda municipalizzata di trasporti – e verranno chiamati allo sciopero il prossimo 29 settembre, tra l’altro insieme ad altre categorie e alle altre aziende municipalizzate.

A Roma, quindi con il M5S di governo e non di opposizione, le posizioni di principio espresse in campagna elettorale erano le stesse dei consiglieri M5S milanesi. Poi però di questa coerenza si sono perse le tracce tradendo non poco le aspettative create. Adesso la Giunta comunale (ma anche il consiglio) si sono trincerati dietro la furbata del concordato, cioè l’affidamento al tribunale della risoluzione del contenzioso con i creditori. Una soluzione che di fatto deresponsabilizza il Comune e affida alla “tecnicità” di un magistrato una questione che è invece tutta politica.

Il modello Livorno sul concordato che viene presentato come panacea, non è replicabile in una realtà come Roma. E’ semplicemente il fattore Godzilla (le dimensioni contano) a renderlo non praticabile proprio per le dimensioni dei debiti e dell’azienda. Lo hanno spiegato con dovizia di dettagli, numeri e particolari gli stessi lavoratori dell’Atac che sono andati a manifestare in Campidoglio il 7 settembre scorso. “L’unica strada sicura per salvare il trasporto pubblico locale era la ricontrattazione del debito, a partire da quello contratto con la Regione Lazio ed un piano regionale sulla mobilità che prevedesse la reinternalizzazione di tutto il trasporto e di tutti i servizi. Il comune ha scelto la strada più impervia e pericolosa e noi glielo abbiamo detto in tutti i modi” ricordano all’Usb confermando lo sciopero cittadino – dei trasporti ma non solo – del prossimo 29 settembre

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *