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Per i servizi segreti italiani Biden diffonde fake news

Quella di Biden era una fake news, anzi la madre di tutte le fake news. Il Governo Gentiloni convochi immediatamente l’Ambasciatore Usa

(Questo articolo compare in contemporanea su Contropiano e L’Antidiplomatico)

In tanti devono aver avuto una qualche crisi d’identità dopo le parole scritte da Biden su Foreign Affairs. Ma, tranquilli, oggi potete affermare con certezza che non vi eravate trasformati in troll russi quando nel dicembre scorso votavate per salvare la Costituzione italiana.

A confermare che il vostro cervello il 4 dicembre non era stato hackerato da qualche nuovo sistema informatico ideato dal Cremlino, infatti, sono stati i direttori dei servizi segreti italiani, Aisi ed Aise –  Mario Parente e Alberto Manenti – in audizione oggi al Copasir. I due hanno riferito che non ci sono evidenze su quanto denunciato dall’ex vicepresidente Usa Joe Biden.

Lo riporta l’ANSA con queste parole:

C’è un “attento monitoraggio” da parte dell’intelligence sul rischio di ingerenze straniere sulle consultazioni elettorali italiane. E, finora, non ci sono evidenze che quanto denunciato dall’ex vicepresidente Usa Joe Biden a proposito di interferenze russe nella campagna per il referendum sulla riforma costituzionale, si sia verificato. Lo hanno riferito – si apprende – i direttori di Aisi e Aise, Mario Parente e Alberto Manenti, ascoltati rispettivamente ieri e oggi dal Copasir.

Vi ricordate l’orgia goliardica con cui i giornali mainstream avevano rilanciato per giorni la “prova” del coinvolgimento russo nelle elezioni italiane e gridato alla vittoria? Sono bastate due righe di Biden, colui che tanto per intenderci si era lasciato sfuggire che la NATO (Turchia) finanziava l’Isis, per fermare il paese.

Bene, quella di Biden era una fake news, anzi la madre di tutte le fake news smascherata oggi dai servizi segreti italiani. Ma la reazione dei giornali non è affatto orgiastica. Tutt’altro. Aspettiamo fiduciosi le prossime ore.

Aspettiamo fiduciosi anche che il governo Gentiloni trovi finalmente il coraggio di convocare l’ambasciatore degli Stati Uniti e pretenda che l’ex Vice- Presidente di quel paese porti le prove di quello che ha scritto.

In tanti devono aver avuto una qualche crisi d’identità dopo le parole scritte da Biden su Foreign Affairs. Ma, tranquilli, oggi potete affermare con certezza che non vi eravate trasformati in troll russi quando nel dicembre scorso votavate per salvare la Costituzione italiana.

A confermare che il vostro cervello il 4 dicembre non era stato hackerato da qualche nuovo sistema informatico ideato dal Cremlino, infatti, sono stati i direttori dei servizi segreti italiani, Aisi ed Aise –  Mario Parente e Alberto Manenti – in audizione oggi al Copasir. I due hanno riferito che non ci sono evidenze su quanto denunciato dall’ex vicepresidente Usa Joe Biden

Lo riporta l’ANSA con queste parole:

C’è un “attento monitoraggio” da parte dell’intelligence sul rischio di ingerenze straniere sulle consultazioni elettorali italiane. E, finora, non ci sono evidenze che quanto denunciato dall’ex vicepresidente Usa Joe Biden a proposito di interferenze russe nella campagna per il referendum sulla riforma costituzionale, si sia verificato. Lo hanno riferito – si apprende – i direttori di Aisi e Aise, Mario Parente e Alberto Manenti, ascoltati rispettivamente ieri e oggi dal Copasir.

Vi ricordate l’orgia goliardica con cui i giornali mainstream avevano rilanciato per giorni la “prova” del coinvolgimento russo nelle elezioni italiane e gridato alla vittoria? Sono bastate due righe di Biden, colui che tanto per intenderci si era lasciato sfuggire che la NATO (Turchia) finanziava l’Isis, per fermare il paese.

Bene, quella di Biden era una fake news, anzi la madre di tutte le fake news smascherata oggi dai servizi segreti italiani. Ma la reazione dei giornali non è affatto orgiastica. Tutt’altro. Aspettiamo fiduciosi le prossime ore.

Aspettiamo fiduciosi anche che il governo Gentiloni trovi finalmente il coraggio di convocare l’ambasciatore degli Stati Uniti e pretenda che l’ex Vice- Presidente di quel paese porti le prove di quello che ha scritto.

A mentire in questa vicenda sono i servizi segreti italiani o J. Biden. Una terza via non esiste. 

Dopo le parole dei nostri servizi al Copasir si conferma che l’unica ingerenza esterna avvenuta per condizionare il referendum costituzionale italiano del dicembre 2016 fu quella degli Stati Uniti di Obama – l’ambasciatore dell’epoca addirittura minacciò la tenuta degli investimenti – e quella dell’Unione Europea (particolare impegnato a cercare di distruggere la Costituzione italiana è stato in particolare il governo tedesco.

  In conclusione, ma ci torneremo ancora nel futuro prossimo, sarebbe davvero molto interessante sapere se qualche deputato della Repubblica all’interno del Copasir abbia chiesto delucidazioni a proposito dello Scoop de il Sole 24 ore sui legami tra i servizi segreti italiani e l’”informazione” in questo paese attraverso i conti della Banca Popolare di Vicenza (Video sotto). E’ da quelle informazioni che si potrebbe davvero far luce sulle migliaia di fake news giornaliere che infestano il nostro paese e sulla reale provenienza di quell’ingerenza esterna che minaccia la nostra democrazia. 

P.S. Avete ancora pochi giorni per votare la bufala dell’anno, la fake news del mainstream. In questo video tutte le indicazioni per votare

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