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“Sarà un cous cous che vi seppellirà”

Avevamo paura delle nuvole e della pioggia, ma abbiamo squarciato il cielo creando un buco convesso al centro, li era possibile guardare le stelle mentre tutto intorno alla grande città pioveva, approdando con il nostro vascello alla Darsena di Milano

Non abbiamo avuto paura, sfidando le arroganze e le burocrazie così come altri uomini e donne abbiamo navigato in imbarcazioni di fortuna sfidando intemperie, le stesse che non fermano gli uomini che attraversano i mari e le donne che superano burrasche nella notte per arrivare con i figli, cercando nella notte le luci ed i colori di un faro, con la speranza di non trovare il porto chiuso

Con pazienza abbiamo costruito l’impossibile e trasformato il sogno in realtà e ci siamo sentiti tutti membri dell’equipaggio.

IL BLOCCO SOCIALE- nostro popolo è venuto applaudendo il nostro coraggio, cantando, ballando sorridendo e abbracciandoci, mangiando cous cous e portandoci calore e solidarietà, grazie a loro abbiamo costruito un ponte reale con Il Mali per una bambina a cui garantiremo gli studi e non un muro come vorrebbero gli indifferenti.

LA GRANDE CITTA’- Non era la prima volta che la grande città rispondeva così e non sarà l’ultima, il meticciato ha avuto la meglio ed i tiranni sono fuggi terrorizzati dalla grande energia che abbiamo messo in campo in una notte in cui guardavamo le stelle da un buco del cielo.

LA DARSENA – era ampia come un porto, la grande città calda e umida, i navigli non ci hanno diviso, gli occhi e gli sguardi che abbiamo incrociato sono gli stessi di chi arriva da lontano.

I PONTI- Nel mare ci sono molte cose, ci sono navi di sofferenza, bambini soli, madri, ma soprattutto c’è acqua, acqua, sempre acqua che è vita e non morte come vorrebbero e noi siamo ponti.

IL VENTO – ha portato Rubio nella grande città e ha fatto uscire dall’indifferenza molti, abbiamo lavorato fianco a fianco da pari con lui, come un esercito che combatte una guerra, ma senza generali, chi montando strutture, chi sfarinando cous cus, chi spillando birra o offrendo un the alla menta, chi ballando, ogni uno al suo posto, facendo la cassa, montando impianti, sostenendo la St.Ambreous o le iniziative per Abba, mai comandando ma tutti obbedendo, con il sorriso sulle labbra e la rabbia in fondo al cuore, per costruire la nostra umanità e la nostra organizzazione da contrapporre alla loro ignoranza.

LO CHEF- Si è divertito con noi e noi con lui e non sarà l’ultima volta sappiamo che il vento gira e che torna e noi sappiamo che si imbarcherà di nuovo con noi per un’altra impresa perchè Rubio è parte dell’equipaggio e perchè non lasciamo nessuno a terra.

L’AMORE- Lo abbiamo tirato fuori lentamente quest’amore che ci batte nel cuore e che ci fa respirare rivolta. Ce lo hanno scosso, usurpato, violentato affinché si svegli, e adesso lo abbiamo tirato fuori ed è diventato coscienza di classe e non lo riponiamo più perchè ci muove la passione e non il calcolo, perchè Amare continua ad essere difficile al tempo dello sfruttamento, ma abbiamo capito che non possono più fermarci, ed è qui nella grande città che succede tutto.

ADESSO ANDIAMO AVANTI-
abbiamo bevuto e brindato insieme, abbiamo costruito e sognato insieme la realtà, e adesso continuiamo a camminare, a navigare, a volare, a sognare, la rotta la conosciamo anche ciò che dobbiamo fare ci è più chiaro. Costruire un mondo che contenga molti mondi come diceva il sub comandante, un mondo meticcio rispondiamo noi ed è la stessa cosa, un meticciato fatto di lavoratori, di studenti, di precari di sfruttati, pronti ad andare all’attacco con la consapevolezza che solo facendone uno nuovo possiamo liberarci dallo sfruttamento.

IL BALLO-
Eravamo in tanti a ballare, a cantare e a lottare in Darsena.
Vi metteremo paura, cominciate ad avere paura!! questo lo sapete già.
Abbiamo iniziato a contare le spese per il cous cous Klan e i rotocalchi dicono che è stata una serata positiva, non solo perchè eravamo in tanti a divertirci a costruirla ma perchè le formichine che raccoglieva i soldi ne hanno contati tanti di euro a fronte delle spese, il dettaglio è presto fatto ed i ragionieri lo metteranno a disposizione, tutti Inizialmente abbiamo avuto paura di non farcela a garantire una borsa di studio per la figlia di Soumaila Sacko dirigente sindacale USB, ma poi abbiamo capito che il cielo si tocca con un un dito e che con un pugno chiuso possiamo colpirlo e squarciarlo, siamo consapevoli e coscienti…ce l’abbiamo fatta.

IL BUCHI BUCHI VI SEPPELLIRA’
Non è obbligatorio sapere le note delle spese dice qualcuno, ma le daremo ugualmente, a noi le note che ci piacciono sono quelle musicali, come ci piacciono le rime, le poesie ed i ritmi, i nostri occhi si sono riempiti quando abbiamo visto ballare il buchi buchi alla darsena, quando in tanti abbiamo cantato sotto la pioggia una nuova canzone di lotta si proprio quella che hai nel cuore, nonostante le differenze di genere, di età di religione o di pigmento della pelle è la canzone della lotta e del conflitto di cui c’è bisogno e noi siamo un bel coro.

Il cous cous clandestino è finito, l’antipasto è servito, il vascello fischia e dalla darsena ci stiamo imbarcando di nuovo e in tanti sapendo che presto approderemo in un nuovo porto tutti insieme, figli della stessa rabbia…

siete avvisati, giochiamo all’attacco!!

Milano la grande città
cus cus Klan

*Usb Milano

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