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Bologna. Contestati Tajani e i liberisti guerrafondai del partito radicale

Oggi eravamo in piazza Nettuno per lanciare la manifestazione di sabato prossimo per le Nazionalizzazioni qui ed ora, perchè i settori strategici dell’economia non siano più schiavi delle logiche del profitto, perchè tragedie come quelle del ponte Morandi non succedano mai più. Scenderemo in piazza a Roma perchè le Autostrade ritornino ad essere pubbliche e sottoposte a controllo popolare, ma questo non ci basta. Pubblici devono tornare pezzi fondamentali del nostro sistema economico, a partire dall’ILVA, in modo che il ricatto della scelta tra lavoro e salute non possa più esistere.

Mentre eravamo in presidio abbiamo contestato il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, che ha quindi lasciato la piazza. Proprio l’Unione Europea di cui è rappresentante è da trent’anni la principale promotrice delle privatizzazioni e della svendita del patrimonio pubblico, e quindi responsabile del massacro sociale che ne consegue. Lo stesso Tajani pochi giorni fa criticava da destra la manovra del governo, che sebbene sia una manovra di austerità che presuppone tagli pesantissimi, viene considerata comunque insufficiente dai burocrati di Bruxelles. La fondamentale opposizione a questo governo deve ripartire deve partire dagli interessi popolari, dalle periferie e dal contrasto della guerra fra poveri che alimenta, non dall’asservimento ai mercati!

Alla stessa maniera abbiamo contestato il banchetto dei Radicali, in presidio di solidarietà contro un’ “aggressione” subita nella loro sede a Roma. Tale “violenza” si è trattata semplicemente di un secchio di vernice sulla porta venerdì scorso, e bene hanno fatto i compagni giù a contestare chi si è fatto promotore del referendum per la privatizzazione del trasporto pubblico romano, perchè la vera violenza è il massacro sociale. I Radicali nelle loro varie forme (ultima “Più Europa”) sono da sempre in prima linea per chiedere tagli della spesa pubblica e liberalizzazioni, arrivando a difendere direttamente quella barbarie della riforma Fornero. Cercano di ripulirsi dicendosi a favore dell’accoglienza dei migranti, ma hanno sostenuto tutti gli interventi militari occidentali che hanno obbligato milioni di persone a lasciare le loro case, e i migranti con cui lottiamo tutti i giorni lo sanno bene cosa significa quella bandiera della UE dietro cui si nascondono: furti, guerre e saccheggi.

CI VEDIAMO TUTTI A ROMA IL 20 OTTOBRE
NAZIONALIZZAZIONI QUI ED ORA
CONTRO IL MASSACRO SOCIALE

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