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DDL 1660 approvato alla Camera: un passo avanti verso lo Stato di Polizia

L’approvazione alla Camera del DDL 1660 fa fare un passo avanti ulteriore all’istituzione di uno Stato di Polizia, con l’obiettivo esplicito di togliere spazio e legittimità a tutte le azioni di lotta, di protesta, di dissenso e di disobbedienza.

Questo, infatti, fornisce formidabili strumenti agli apparati repressivi e svuota pericolosamente le armi di autodifesa del mondo del lavoro e degli sfruttati.

La strategia è chiara: espungere dall’alfabeto politico il conflitto e l’idea stessa di solidarietà, trasformando l’esplosione delle questioni sociali in problemi di ordine pubblico.

Non è un caso che questo avvenga all’interno di uno scenario di guerra e all’interno di una crisi sociale senza precedenti.

A una economia di guerra si affianca ora una guerra interna che, con questo provvedimento, il governo si appresta a inasprire nei confronti di chiunque provi a difendere le proprie condizioni materiali di vita.

USB intende opporsi a questo piano scellerato: stando dentro le mobilitazioni già in preparazione, attrezzando il suo quadro attivo a non accettare questo gravissimo arretramento, ponendo con forza l’esigenza di una risposta politica che coinvolga i settori sociali, ma anche quanti non possono non vedere in questo provvedimento uno dei pezzi della regressione degli istituti della democrazia borghese verso misure da regime poliziesco.

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3 Commenti


  • Mara

    Io penso che se ci fossero state prima mobilitazioni più numerose di quelle che ci sono state finora questo decreto non avrebbe visto la luce.


  • Pasquale

    Tutti, in Italia, si sapeva chi è questa gente. Nessuno l’ha calata dall’alto per governare. Il popolo ha scelto, anche se con una legge elettorale perversa. ‘Chi elegge ladri, fascisti e malfattori non è vittima. E’ complice’.


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