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Stati Uniti. Gli hacker attaccano il sito della Cia.

Il sito della CIA avrebbe riscontrato problemi di funzionamento e sarebbe diventato inaccessibile da alcune città come Londra, New York, San Francisco e Bangalore. I responsabili alla sicurezza della CIA hanno smorzato la notizia, dichiarando che questi hacker vogliono solo ottenere l’attenzione del pubblico. “Quello che vogliono fare è dire: guardate come siamo bravi. Li metteremo in imbarazzo dimostrandogli che la loro sicurezza è inefficiente.” In altre incursioni, Lulz Security avrebbe pubblicato informazioni personali dei clienti, degli amministratori e le configurazioni di altri siti alla quale aveva ottenuto illegalmente accesso, tra cui Sony Corp, News Corp e il sistema di trasmissione della Tv pubblica americana. Per una ironica legge del contrappasso, qualche giorno fa il capo del Dipartimento di Stato, Hillary Clinton aveva dichiarato “In giro nel mondo vediamo ogni giorno sempre più persone usare Internet, la telefonia mobile e le altre tecnologie, per dare più forza alla loro voce e alle loro proteste contro l’ingiustizia, e per realizzare le proprie speranze di libertà e democrazia”. Ovviamente il Segretario di Stato Usa si riferiva al programma “Shadow internet” con cui gli Stati Uniti intendono mettere a disposizione ai “dissidenti” coperture internet e di telefonia mobile non intercettabili dai governi sulla “lista nera” degli Usa. Ma la realtà può sempre creare dei ritorni indesiderati, un po’ come avvenuto l’11 settembre.

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