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Preghiamo per i reattori nucleari dell’Ucraina

Per defor­ma­zione pro­fes­sio­nale, assi­stendo in que­sti giorni all’agonia dell’Ucraina, non ho potuto non pen­sare con allarme ai suoi reat­tori nucleari.

L’Ucraina — infatti — è for­te­mente dipen­dente per il suo approv­vi­gio­na­mento di ener­gia elet­trica dal nucleare: ha ben 15 reat­tori che gene­rano circa la metà della sua elet­tri­cità.
Inol­tre, l’Ucraina riceve la mag­gior parte dei suoi ser­vizi nucleari (tec­no­lo­gia, manu­ten­zione) e del com­bu­sti­bile nucleare (ura­nio arric­chito) dalla Rus­sia.
Lo stato ex-sovietico ha (aveva) un pro­gramma nucleare in svi­luppo: nel 2004 il governo ha com­mis­sio­nato due grandi nuovi reat­tori. Pre­ve­de­vano di man­te­nere la quota di nucleare nella pro­du­zione di elet­tri­cità al livello attuale fino al 2030, il che avrebbe com­por­tato note­voli nuove costruzioni.

Una gran parte del fab­bi­so­gno di ener­gia pri­ma­ria in Ucraina viene dall’uranio del paese, oltre che dal car­bone. Il resto è dato da petro­lio e dal gas, per lo più impor­tati dalla Russia.

Dal 1991, nel primo decen­nio di indi­pen­denza, a causa del crollo dell’Unione Sovie­tica, l’economia del paese ha avuto un netto ridi­men­sio­na­mento, testi­mo­niato dal suo con­sumo di elet­tri­cità che è sceso dra­sti­ca­mente: da 296 miliardi di kWh nel 1990 a 170 del 2000, dovuto essen­zial­mente allo sman­tel­la­mento di cen­trali a car­bone e gas vetu­ste.
Il secondo decen­nio ha visto una sta­gna­zione: la pro­du­zione totale di ener­gia elet­trica nel 2009 è stata pari a 173 miliardi di kWh: il 41% dell’energia pro­dotta pro­viene da car­bone e gas (circa il 20 % gas) , il 48% da nucleare (82,9 TWh, cioè 82.9 miliardi di kWh) e il 7 % dall’energia idroelettrica.

Prima della crisi attuale, era pro­gram­mato fino al 2030 un forte pro­gramma di manu­ten­zione, rin­novo e svi­luppo del nucleare, con inve­sti­menti pre­vi­sti di 25 miliardi di dollari.

Lo svi­luppo dell’energia nucleare in Ucraina è ini­ziato nel 1970 con la costru­zione della cen­trale di Cher­no­byl, la cui prima unità è stata inau­gu­rata nel 1977. L’industria nucleare ucraina è stata sem­pre stret­ta­mente asso­ciata con la Rus­sia.
La tra­ge­dia dell’evento di Cher­no­byl nel 1986 è tal­mente nota da non doversi nep­pure men­zio­nare, ed ora tutti e quat­tro i reat­tori di Cher­no­byl sono chiusi.

Oggi, come detto, le 15 unità nucleari dell’Ucraina (ripar­tite in quat­tro siti prin­ci­pali) sono gestite da Ener­goa­tom, la uti­lity nucleare del paese. E’ cosa abba­stanza recente l’aggiunta di due nuovi reat­tori VVER –1000 di modello russo nel 2005. Tutti i reat­tori ucraini sono di modello russo VVER ad acqua in pres­sione (simili ai nostri reat­tori PWR): due sono da 440 MWe (modello V — 312), il resto sono unità più grandi (1000 MWe, modello V-320).

One­sta­mente, Cher­no­byl a parte, i reat­tori nucleari ucraini non hanno mai cau­sato grossi guai.

Altret­tanto one­sta­mente, non è dato sapere e desta pre­oc­cu­pa­zione cosa suc­ce­derà ora, nel momento in cui una tec­no­lo­gia deli­ca­tis­sima e che neces­sita know-how, manu­ten­zione ed è ovvia­mente un ber­sa­glio sen­si­bile in caso di guerra o disor­dini, si tro­verà immersa:

  • In una guerra, spe­ra­bil­mente no, ma pos­si­bile. I due siti di “South Ukraine” e “Zapo­ro­zhe”, con 9 reat­tori in tutto, sono nel sud del paese, non distanti dalla Crimea.
  • In un paese al quale man­che­ranno in futuro gli aiuti e la col­la­bo­ra­zione tec­nica russa.

Il Pre­si­dente russo Putin ha comu­ni­cato oggi in una con­fe­renza stampa sull’Ucraina che, da aprile, ci sarà la ces­sa­zione dello sconto sul gas natu­rale all’Ucraina, che dovrà pagarlo a prezzo di mer­cato e rego­lare al più pre­sto il suo debito di circa 2 miliardi di dol­lari con la Rus­sia. D’altra parte — ragio­nando sem­pre ogget­ti­va­mente — non si vede il motivo per il quale la Rus­sia debba fare favori ad uno stato che vuole pen­co­lare pesan­te­mente nell’orbita di Unione Euro­pea e Stati Uniti. Quale sarà il suo atteg­gia­mento riguardo alla col­la­bo­ra­zione con l’Ucraina in cam­pio nucleare? Nes­suno se ne pre­oc­cupa, per il momento.

Il nuovo pre­si­dente ucraino Yatse­nyuk volerà gio­vedì a Bru­xel­les per ren­dere omag­gio ai nuovi part­ner dell’Unione Euro­pea, non so se accom­pa­gnato dai tre mini­stri neo­na­zi­sti. L’Unione Euro­pea (cioè noi) gli pagherà senz’altro i debiti. Non sarebbe male se Yatse­nyuk accen­nasse anche — di sfug­gita — al pro­blema dei suoi quin­dici reat­tori nucleari abban­do­nati a loro stessi e che neces­si­te­ranno in futuro di un pesante inter­vento da parte dell’Europa, come già avvenne per chiu­dere i tre reat­tori super­stiti di Cher­no­byl.
Il segre­ta­rio di stato USA John Kerry sta volando in que­ste ore a Kiev per visi­tare i nuovi pos­se­di­menti: magari anche a lui il nuovo governo ucraino potrebbe chie­dere lumi sul destino della sua tec­no­lo­gia nucleare, finora in mano russa.

Un’altra cosa pro­por­rei, a chi ha buoni rap­porti con l’Eterno: pre­gare per i reat­tori nucleari dell’Ucraina, che non siano col­piti da qual­che bom­bar­da­mento o azione ter­ro­ri­stica, e che in futuro non vadano in pezzi come fu per Cher­no­byl. Amen.


Fonte per dati sul nucleare ucraino: World Nuclear Association

Reat­tore Tipo
V=PWR
MWe Ini­zio della pro­du­zione commerciale Chiu­sura pre­vi­sta, e probabile
         
Khmel­ni­tski 1
V-320
950
Aug 1988
2018, 2032
Khmel­ni­tski 2
V-320
950
Aug 2005
2035, 2050
Rivne/Rovno 1
V-213
402
Sep 1981
2030
Rivne/Rovno 2
V-213
416
Jul 1982
2031
Rivne/Rovno 3
V-320
950
May 1987
2017, 2032
Rivne/Rovno 4
V-320
950
late 2005
2035, 2050
         
South Ukraine 1
V-302
950
Oct 1983
2023, 2033
South Ukraine 2
V-338
950
Apr 1985
2015, 2030
South Ukraine 3
V-320
950
Dec 1989
2019, 2034
Zapo­ro­zhe 1
V-320
950
Dec 1985
2015, 2030
Zapo­ro­zhe 2
V-320
950
Feb 1986
2016, 2031
Zapo­ro­zhe 3
V-320
950
Mar 1987
2017, 2032
Zapo­ro­zhe 4
V-320
950
Apr 1988
2018, 2033
Zapo­ro­zhe 5
V-320
950
Oct 1989
2019, 2034
Zapo­ro­zhe 6
V-320
950
Sep 1996
2026, 2041
Totale (15)   13,168 MWe netti (13,835 MWe lordi – Ener­goa­tom May 2010)

 

da ilmanifesto.it

 

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