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Firenze. “Ci avvelenano fin dalla nascita!”

“La salute è un diritto non una merce!”
MENSE SCOLASTICHE E SERVIZI DI CONTROLLO
I nostri bambini cosa mangiano? Prodotti ittici, carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane, di ignota provenienza, in assenza di documentazione di tracciabilità e custoditi in cattive condizioni igienico-sanitarie.
La “ salutare e bucolica” Toscana non è immune da questo andazzo Dai servizi di controllo nazionale alle mense scolastiche, effettuato dai NAS, RISULTA CHE a Firenze sono stati denunciati i rappresentanti di 2 aziende fornitrici di materie prime utilizzate nella preparazione dei pasti presso mense scolastiche del capoluogo e in altre province toscane, per aver erogato prodotti alimentari di qualità inferiore a quelle prescritte nel capitolato d’appalto (olio extravergine di oliva di provenienza comunitaria anziché nazionale, formaggio DOP di stagionatura inferiore a quella richiesta, pollo di classe B anziché pollo di classe A). Sequestrati kg. 312 di alimenti.

A livello nazionale, come riportato da comunicato ripreso dal portale www.salute.gov.it/, emerge che sono stati eseguiti n. 2.678 controlli, di cui n.670 hanno evidenziato irregolarità di vario tipo, che hanno prodotto la contestazione di n.164 violazioni penali, n.764 violazioni amministrative alle normative nazionali e comunitarie, con il conseguente deferimento di n.101 persone alle competenti Autorità Giudiziarie, la segnalazione di n.487 soggetti alle Autorità Amministrative e comminate sanzioni per € 491.496,00.

Nel medesimo contesto è stata disposta la sospensione dell’attività/sequestro di 37 strutture (valore immobiliare stimato in circa 13 milioni di euro) per riscontrate carenze igienico sanitarie e strutturali. Sono state altresì sottratte al consumo oltre 4 tonnellate di derrate alimentari (prodotti ittici, carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane) di ignota provenienza, in assenza di idonea documentazione atta a dimostrarne la tracciabilità; custodite, in alcuni casi, in cattive condizioni igienico-sanitarie; stoccate in ambienti inadeguati; recanti termini di scadenza già superato all’atto del
controllo.

Le violazioni penali più ricorrenti riguardano: la frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.), il commercio di alimenti nocivi. (art.444 c.p), le inadempienze in pubbliche forniture. (art. 355 c.p), la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione (art. 5 L. 283 /1962) e le inottemperanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (D. L.vo 81/2008).

Tra le violazioni di natura amministrativa rilevano il mancato rispetto dell’attuazione del piano di autocontrollo e le carenze igienico strutturali, seguite dalle irregolarità di etichettatura e dalla non corretta tracciabilità degli alimenti. Non sono mancate talune trasgressioni alla normativa afferente il divieto di fumo (D. L.vo 3/2003).

Per la Ministra della salute Lorenzin “non sono dati allarmanti”.

Noi rispondiamo uso Totò: “ Alla faccia del bicarbonato di sodio!”
Firenze 21 giugno 2016

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